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Due riflessioni
venerdì 4 ottobre 2013

da Preside Parisi



Il governo Letta è uscito l’altro giorno rafforzato con una maggioranza politica, con il sì di Berlusconi e del suo partito PDL. Nel senato è nato un moncone di dissidenti ed hanno fatto malissimo. Bisognava farlo prima, nel caso le indicazioni calassero dall’alto e cioè da Silvio. Qualcuno della sinistra ha gridato. Questa è la sconfitta di Berlusconi con una cecità politica assoluta e,ancora una volta, l’odio generato contro l’uomo di successo. Non ha chiesto nulla e ha dato la sua fiducia con il partito. Lui non si aspetta alcuna clemenza né sulla condanna della Cassazione né sulla l’interdizione dai pubblici uffici. Ha capito che ci sarebbe stato il vuoto assoluto e l’ha fatto per il bene di noi tutti italiani. Certa sinistra monocolore ed ottusa ha gridato alla sconfitta, quando invece si è trattato un gesto di generosità e filantropismo di un leader di un grande partito. Non ha perso i 10 milioni di voti. Gli si rovescia sempre addosso tanta cattiveria e malanimo: se non avesse dato la fiducia avrebbe provocato la crisi, invece è stata evitata. Ammesso che ci fosse una maggioranza, ora Letta è certo della stabilità a favore del popolo. Ma certa sinistra resta ancorata all’idea di distruggere l’avversario politico: questo si chiama rancore ed odio inveterato, non si va da nessuna parte. I dissidenti del PDL hanno torto a fare nascere una costola del PDL, avrebbero potuto rinviare e non dimostrare una vera dialisi nello stesso partito. Grave, gravissimo!. Ora gli italiani dovrebbero aver capito la stoffa di Silvio, l’alto valore morale e non gettargli addosso il bunga-bunga, la D’Addario e Ruby, i festini di Arcore. Credo che con questa azione filantropica il consenso per Berlusconi sia aumentato. Non si poteva andare a votare con il porcellum, saremmo ricaduti nello stesso errore e nulla sarebbe cambiato. I grillini gridano e non fanno mai una proposta assennata, sono destinati a scomparire, a mio avviso. Bravo Berlusconi, bravi i ministri che lo sostengono, non cosi il gruppo nascente dei dissidenti e mi pare che un secondo Giuda della storia sia il suo pupillo preferito Angelino Alfano, peggio di Fini. Se un’azione parte da Berlusconi, apriti cielo, tutti addosso, se avesse negato la fiducia e caduto il governo ancor peggio, insomma come fai ,la sbagli ... Non so dove e cosa vogliono fare i dissidenti del PDL, la nascita di un ennesimo partito non giova agli italiani, ma alle beghe ed interessi personali molto e tanto. E’ davvero uno scandalo, invece di pensare al dare lavoro a tanti giovani disoccupati, questi signori fanno nascere un partitino che non ha alcun senso. Non ci si può liberare di Berlusconi come uno straccio qualsiasi, per venti anni ha retto le sorti del nostro paese, ora gli si vuole dare un calcio nel sedere per cacciarlo come è avvenuto per B. Craxi e B. Mussolini, ma Berlusconi non è stato un dittatore, nemmeno un ladro, molti dicono che ha fatto male, ma quelli di prima hanno fatto bene all’Italia? I tempi di De Nicola, Einaudi, Moro, Berlinguer sono passati per sempre.

Scuole paritarie, ben vengano, non il facile "diplomificio". Chi vuole mandare il figlio a scuola privata lo faccia, ma sappia che i docenti devono essere pagati come il dirigente, i bidelli, i libri di testo e la selezione deve essere giusta e severa, pari a quella per gli alunni delle scuole di stato, valida la preparazione, priva di ogni raccomandazione e pacca sulla spalla.
Oggi, ci sono scuole private, quelle legalmente riconosciute, scuole religiose, parastatali, parificate. Chi è bocciato un paio di volte alla scuola di stato, si iscrive ad una di queste scuole, paga fior di quattrini, fa gli esami a Napoli e si diploma. Quello che ha perso in cinque anni, lo guadagna in uno, con esami addomesticati ed una commissione che promuove anche gli asini matricolati. E dire che tutti questi ciucci hanno un diploma valido e pari a quello dello stato. Capisco l’autodidatta, ma quanti sono i veri preparati? Capisco gli sfortunati che non hanno potuto studiare, lo potrebbero fare in età avanzata, ma dovrebbero rispondere sui programmi ministeriali negli scritti e negli orali, davanti ad una commissione vera e seria e non addomesticata ed addolcita da regali e prebende varie. Capita che l’asino matricolato con spintarelle varie occupi il posto di uno studente che ha percorso il ciclo normale degli studi, promosso con lode ogni anno. Il furbo avanza in questa nostra Italia e il merito spesso è misconosciuto. Uno viene respinto alla scuola di stato? Non c’è problema, c’è sempre la via del rifugio e dello scansafatiche.
Tutte chiuse dopo ispezione ministeriale, tranne qualcuna che ha il crisma del valore e della legalità. Non basta che le carte siano in regola, è necessario che il programma di stato sia svolto ed assimilato dallo studente. Il candidato deve rispondere sul programma. Perché dovrebbe essere promosso uno che appena sa leggere, scrivere e fare le quattro operazioni? Si dice: ha bisogno del titolo per il negozio, bene, avrebbe dovuto pensarci prima, se lo fa da adulto non ha diritto di scavalcare quelli che hanno davvero sgobbato sui libri.
Ma non ci pensa nessuno, la mia predica è vuota e le scuole private continuano a proliferare, quelle paritarie ancor peggio. Noi alla fine siamo una congrega di raccomandati, vi sono gli intoccabili in eterno, l’amico dell’amico e si va avanti cosi, tanto nessuno dice niente, con il beneplacito di gestori analfabeti che investono e guadagnano, pagando quattro soldi ai docenti o gratis dando loro il solo punteggio. I docenti di queste scuole ne hanno bisogno, sono eternamente precari con tanto di abilitazione vinta e laurea, ma restano a casa. Per questi docenti è una vera tragedia. Per insegnare gratis bisogna essere raccomandati, pure. Non se ne può più di uno stato di cose cancerogene da decenni, inveterato in questo nostro bel paese. I gestori diventano santoni di studio, quando in realtà sono quasi analfabeti.
Certo, vado e so di andare contro corrente, biasimato da quanti frequentano questo tipo di scuola, a loro basta un titolo, un diploma, so che non troverò il consenso di alcuno, tutti addosso a questo emerito imbecille che scrive cose che nessuno ha mai scritto, forse perchè un po’ tutti sono dei poveri don Abbondio manzoniani o per non aver nemici, intanto la vita è fatta di rischio e di coraggio. E’ facile essere diplomatici e bugiardi, galleggiare come un pezzo di sughero, se uno si nasconde dietro un dito non cambierebbe nulla.
Indro Montanelli è stato una vera cattedra di coraggio ed onestà intellettuale. Molte scuole private sono vere "officine di diplomificio facile", sopravvivono con i soldi degli altri e l’ignoranza degli alunni, dei genitori, passano tutti, specie gli asini matricolati. Non si usa più promosso o respinto, ma fermato. Il contenuto non cambia, todos caballeros oggi.
Non saprei aggiungere altro, convinto che questo mio scritto resterà nel vuoto, come tanti altri, per i sordi che non vogliono né sentire né cambiare disco.




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