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“Palestina, un carcere a cielo aperto”
lunedì 23 settembre 2013

mostra fotografica di Anna Svelto

da Vito Piepoli


Anna Svelto

Anna Svelto alla presentazione della mostra

Presso la Biblioteca Civica Italo Calvino di Torino è stata inaugurata la mostra fotografica di Anna Svelto “Palestina, un carcere a cielo aperto”. Sono  intervenuti Sami Hallac, presidente del Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino e la narratrice ed attrice Loredana Bagnato che ha letto  liriche tratte da autori contemporanei palestinesi. La mostra è stata  promossa dalle Biblioteche Civiche di Torino e rimarrà aperta al pubblico fino al 28 settembre.  L’autrice Anna Svelto di Taranto, vanta la partecipazione a diversi workshop di ripresa fotografica, di fotografia naturalistica e   a reportage con i fotografi Gabriele Basilico, Gianluca Colla, Davide Scagliola, Carlo Pinasco, Fabio Blanco, Erminio Annunzi e Sandro Santioli. Nel giugno 2008 ha esordito  a Roma, nella libreria Liber.mente a Campo de’ Fiori, nella mostra  “Contrasti e Simmetrie”. Ha esposto  sempre nel 2008 una personale dedicata a Taranto: “Per te” con 30 scatti della città tra scorci di vita sul mare ed immagini di denuncia dell’inquinamento industriale. 
Ha pubblicato foto di Bari e reportage  sul sito della redazione barese di Repubblica.it, foto naturalistiche on line su National Geographic – Ambiente Italia, un reportage sull’inquinamento alle Maldive su Repubblica.it e  foto della manifestazione di Bari 2008 contro tutte le mafie su Lavocelibera dell’Associazione Libera di Don Ciotti. Anche  il quotidiano “Il Corriere del Giorno” di Taranto ha pubblicato spesso suoi  reportage fotografici e racconti di viaggio. Una sua foto “ Sala da pranzo “  è presente nel MUVAC, museo virtuale. Nel 2009 ha presentato presso Casa Argentina dell’Ambasciata Argentina a Roma una sua mostra personale: “Emozioni argentine” con  40 scatti sulla Patagonia, Buenos Aires e Iguazu che è stata riproposta  a Bari presso il Consiglio Regionale, arricchita da altri 15 scatti. Sempre nello stesso anno è stata scelta e  pubblicata sul mensile Focus una sua foto “farfalla 80”. Dal 22 dicembre 2009 e fino al 15 febbraio 2010, nel Castello Svevo di Bari ha riscosso molto successo una sua mostra reportage sulla biodiversità in Puglia.
Il suo progetto fotografico, “I Tesori della Biodiversità: Quattro Luoghi d’Eccellenza” , è stato l’evento collaterale alla Mostra Internazionale Darwin ed ha riguardato quattro luoghi splendidi della Puglia poco conosciuti: la Foresta Mercadante di Cassano, l'Incremento Ippico di Foggia, l'Osservatorio Faunistico Regionale di Bitetto e la Masseria Russoli di Crispiano. La mostra sulla biodiversità è stata poi allestita nei maggiori centri pugliesi. Molti suoi scatti sulla Puglia sono stati esposti nell’Università di Buenos Aires nel 2010 e pubblicati in un libro “Cento itinerari più due in Puglia” ed un catalogo dallo stesso titolo editi da Gelso Rosso di Bari a fine aprile 2010. Da ricordare anche che una sua foto è stata scelta per la copertina del romanzo “La scala di Giacobbe”  di Marisa Giaroli, edito da Albatros a ottobre 2010.Nel maggio 2012, nell’ambito di Fotografia Europea di Reggio Emilia, ha presentato un progetto fotografico su Taranto: “Taranto, una comunità che rivendica salute e lavoro”. Nel  novembre2012 ha esposto a Bari nella mostra collettiva “Eternit(à)” sull’amianto. Nel maggio 2013, ha partecipato sempre a Fotografia Europea di Reggio Emilia nella prestigiosa sede di “Ateliers Viaduegobbitre” con un’esposizione di profilo ambientalista: “Taranto, una città che lotta per vivere”.  La mostra di Torino sulla Palestina
potrà essere visitata tutti i giorni esclusa la domenica, dal lunedì al mercoledì al pomeriggio mentre dal giovedì al sabato al mattino. La mostra racconta la vita quotidiana molto dura dei palestinesi. Anna Svelto ha definito la Palestina, un carcere a cielo aperto, poco conosciuto. E poi comunque “Un conto è sapere, un altro è vedere con i propri occhi quello che è la negazione dei diritti civili elementari di un popolo” ha riferito. In Palestina le hanno fatto promettere che non avrebbe fatto conoscere la sua testimonianza sulla loro tragedia. Questo l’ha spinta a volere questa mostra che sarà esposta anche a Roma ed in altre città. La serie di fotografie scelte contiene scatti che testimoniano gli incontri con coloro (palestinesi, israeliani ed italiani religiosi e non) che aiutano il popolo palestinese ad affrontare le gravi difficoltà del vivere nei territori occupati dalle foto emerge anche, la paura degli israeliani, vittime della stessa loro politica aggressiva di insediamenti, di demolizioni, di espulsioni. E su tutto incombe il muro, quello di separazione che come esclude l’altrui persona, fatalmente  isola anche se stessi. Dove c’è un muro, secondo Anna Svelto, c’è il fallimento del dialogo e della politica come ci insegna la storia ed i muri prima o poi cadono. Le foto  sono state realizzate ad aprile 2013 durante un viaggio nei territori occupati e a Gerusalemme. Attraverso i 40 scatti in bianco e nero in mostra, in definitiva la fotografa tarantina ha voluto far conoscere la realtà politico-sociale della Palestina e le difficili condizioni di vita quotidiana dei suoi abitanti.


Vito Piepoli

 




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