Movimento Civico
Rinascere
Corso Umberto I, 145 – 74123Â
Taranto
Ai tarantini chiediamo di non dimenticare
Malgrado la vivace opposizione
dei senatori SEL e l’ostruzionismo generosamente tentato dai senatori M5S, il
Decreto Legge 61 del 4 giugno 2013, cosiddetto “salva Ilva bis”, è divenuto
legge dello Stato con le “sciagurate” modifiche apportate dalla Camera dei
Deputati e non emendate dai senatori dell’anomala maggioranza PD, PDL e SC.
Anche il Movimento RINASCERE ha
criticato tali modifiche con argomentazioni rigorose ricevendo l’ipocrita ed
inutile condivisione del relatore ufficiale degli emendamenti al Senato, per
giunta senatore pugliese. La giustificazione per non accettare le modifiche
proposte è stata la mancanza di tempo: modificare il testo pervenuto in Senato
avrebbe comportato una seconda lettura alla Camera, con il rischio di far
decadere il D.L. non convertito entro il 4 agosto.
Non c’è giustificazione che
tenga: ancora una volta il sedicente interesse strategico nazionale
rappresentato dalla sopravvivenza comunque dell’Ilva di Taranto ha prevalso sugli
interessi della comunitĂ tarantina.
Tra tutti, i maggiori
responsabili del misfatto sono i deputati tarantini, che avrebbero dovuto
essere i piĂą attenti a quanto accadeva in Parlamento, mentre invece non si sono
accorti, nella migliore delle ipotesi, del veleno contenuto in alcuni
emendamenti approvati alla Camera dei Deputati, verosimilmente patrocinati da
ignoti lobbisti. Tali deputati tarantini sono Michele Pelillo, Gianfranco
Chiarelli, Alessandro Furnari e Vincenza Labriola: che i tarantini se ne
ricordino quando saranno chiamati alle urne, sempre che la legge elettorale
consenta ai cittadini di bocciare o premiare chi li ha rappresentati.
E si ricordino pure di Anna
Finocchiaro, autorevole esponente politico nazionale, che nella vicenda decreto
“salva Ilva bis” non ha fatto nulla per valorizzare le istanze della comunitĂ
che l’ha rieletta in Senato.
Ai tarantini ripetiamo quanto
disse Salvatore Borsellino, fratello del Magistrato Paolo Borsellino: “La
rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il vero cambiamento si fa
dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, piĂą forte di
qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello”.
Taranto 1 agosto 2013 Â Â Â Â Â Â Â Â Â Giacomo
Raffaelli coordinatore del movimento civico RINASCERE