Domenica 23 giugno ore 18, "InDemaniati in bicicletta verso
i Baraccamenti Cattolica"
Domenica pomeriggio avrà
luogo l’Open Day indetto dal Comune per visitare l’area demaniale in
dismissione degli ex Baraccamenti Cattolica, in via Di Palma (vicino
all'Arsenale).
La
dismissione dei beni demaniali rappresenta un’occasione unica per ripensare la
città, ma il rischio è che si perseveri negli errori del passato. Per questo
alle 18,30 muoveremo in bicicletta dai giardini Totò De Curtis, in via Blandamura,
per arrivare ai Baraccamenti alle 19 per una critical mass di sensibilizzazione
su questo importante argomento.
Entro
fine giugno il Comune dovrà presentare il piano di fattibilità per le aree in
fase di acquisizione, pena la restituzione delle stesse al Demanio.
Successivamente si progetterà sulla base delle destinazioni pensate.
Per
questo oggi si presenta l'imperdibile occasione di ridiscutere sul futuro di
una parte della città da sempre militarizzata e della sua immagine complessiva.
Tengono
ancora banco le proposte di sempre, con in testa la costruzione di nuovi
parcheggi nel Borgo cittadino, considerata come l’unica soluzione per
risollevare le sorti delle agonizzanti attività commerciali. La mancanza di
fondi, poi, costringerà all'uso dello strumento del project financing, col
pericolo di speculazioni che allontanerebbero le aree dal loro utilizzo
sociale. Una visione miope e pretestuosa.
E’
questa la soluzione per favorire la rinascita commerciale, economica e sociale
della città?
Certo
che no. Il problema del commercio tarantino e dello svuotamento del Borgo ha
radici profonde:
-
la presenza di parcheggi a pagamento dai costi sproporzionati, soprattutto nel
contesto di una
realtà economica come quella tarantina
-
il malfunzionamento dei trasporti pubblici, che non facilita, anzi, scoraggia
l’utilizzo dei mezzi
-
politiche che hanno favorito la nascita di centri commerciali all’ingresso
della città
-
assenza di centri di aggregazione sociale e culturale
-
assenza di politiche per la mobilità sostenibile
E’
ora di porre fine alla sinfonia stonata che ripete ossessivamente che più auto
e più parcheggi facciano il bene del commercio e del centro.
Come
è stato ampiamente dimostrato fino a oggi, scelte improvvisate dettate dalla
fretta, senza la necessaria attenzione, possono solo chiudere momentaneamente
la falla.
Le
opportunità di creare nuove infrastrutture sociali, culturali e universitarie,
promuovere la mobilità sostenibile e aumentare la qualità della vita invece,
sono sicuramente un’alternativa che non possiamo lasciarci sfuggire e che
ripopolerebbe il Borgo umbertino, rendendo più attrattiva la nostra città.
Altre
realtà nazionali hanno dimostrato come l’ unione tra le nuove forme di
organizzazione economica e culturale garantiscano un progresso costante e
duraturo. E’ di fondamentale importanza che in questa nuova fase propositiva si
dia spazio a nuove e radicali idee alternative, che soddisfino il bisogno
sempre crescente di rinnovamento.
COSA PROPONGONO
LORO
- Parcheggi a pagamento
in centro
- Speculazioni dei
privati
- Partecipazione
fittizia
COSA PROPONIAMO
NOI
- Spazi pubblici
- Centri di
aggregazione
- Polo culturale
- Mobilità sostenibile
- Miglioramento del
trasporto pubblico
- Parcheggi di snodo
esterni al Borgo e alla città
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