Taranto
03/06/13
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Lettera aperta a tutti i
politici sostenitori della Reg 8
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La
strada di cui si parla ha 8 corsie ed occupa una carreggiata di 40 metri, passa
tra le campagne piĂą belle di Puglia, ha un impatto enorme, che stravolgerebbe
la stessa conformazione di gravine, campi immacolati, muretti a secco e quanti
ulivi ancora saranno strappati per far posto al cemento?
Ancora
continuiamo a credere che investire su cose inutili per far girare l’economia
sia un metodo che dia risultati a lungo termine.?
Cosi
facendo continueremo a distruggere ulteriormente la nostra storia, la nostra
risorsa per colpa della inconcludenza della politica e per arricchire i soliti
cementificatori ad oltranza. Per il rilancio della mobilitĂ nella provincia di
Taranto basterebbe riorganizzare in modo intelligente la viabilitĂ , esistono
parallele alla litoranea, decine di strade, che fanno tutte gli stessi
tragitti, completamente abbandonate che potrebbero diventare sensi unici e
decongestionare il traffico, invece che distruggere l’esistente. Le
associazioni, i comitati sono tutti d’accordo si può fare di meglio per la
nostra Regione, si può ad esempio utilizzare la Bradanico Salentina una strada
sotto utilizzata che potrebbe sostenere il traffico in entrata. In conclusione
chiediamo servizi per un turismo lento, in bici, a cavallo, non strade che
farebbero andare ancora piĂą velocemente via i turisti. Non ci accontentiamo di
una pista ciclabile per dire di si alla cementificazione di centinaia di
chilometri di natura, che potrebbe essere valorizzata attraverso le messa in
rete di percorsi turistici, magari percorsi da cavalli, dopo che le macchine
sono state posteggiate lontano dai luoghi simbolo della nostra terra. Prendiamo
ad esempio il parco delle dune di Campomarino, e domandiamoci ma che fine
faranno le dune quando una strada di 40 mt ci passerĂ sopra? Cosa verranno a
vedere i turisti, la strada parco? Invito i nostri amministratori a rivedere le
proprie critiche verso la prof. Barbanente ed invece pensare ad un sostegno
reale alla discussione sullo sviluppo del territorio, partendo dalla visione
lenta e diffusa del turismo, le macchine non devono servire per muoversi in
Puglia abbiamo bisogno di mobilitĂ dolce, una terra piatta come la nostra offre
grandi possibilitĂ , che restano nascoste a chi non vuole vedere.
Dott.Fabio
Millarte
Wwf
Taranto Onlus
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