A quando la formalizzazione
dell'atto di " scambio di proprietà "
tra i proprietari della Masseria
ed il Comune proprietario del
manufatto in angolo tra via Icco e via
Rintone ?
Auspico non si debba assistere nel frattempo al crollo
della
masseria, già tanto malandata.
Nevio
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E U R E K A….. E U R E K A !!!
Notizia dell’Ultimora !
La Masseria SOLITO, per il momento e per
fortuna è ancora in piedi, atteso che un provvidenziale intervento dell’ultimo
momento, è riuscito a fermare le ruspe, pertanto… non si procederà alla temuta
ed oramai scontata DEMOLIZIONE.
Speriamo le si voglia riconoscere quantomeno il ” VINCOLO STORICO”.
Nevio CONTE
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Pubblicato
il marzo 18, 2010 da
letaizia
Ci è giunta dall’architetto Nevio Conte una segnalazione. E’
stata ordinata la demolizione della Masseria Solito, sita nel Quartiere
Tre-Carrare Battisti. Nel 2008 lo stesso architetro scrisse questo appello:
Cara, Vecchia “Masseria
SOLITO” devi
sapere che : il
SILENZIO … NUOCE gravemente !!!
E
tipico della nostra Città… determinati argomenti si preferiscono ignorare,
tacere, far passare nel dimenticatoio; poi…quanto meno te
l’aspetti, ecco che si può benissimo ritentare eventuali colpi andati a male in
precedenza.
Purtroppo
e…nuovamente, atteso il cartello “VENDESI” recentemente apposto sul Muro di
Cinta, al Quartiere Tre Carrare si rincorrono preoccupate e preoccupanti voci
inerenti la possibile
demolizione del Manufatto noto come “MASSERIA SOLITO” sita alla via Plateja.
Si
ricorderà che ai primi di Gennaio 2004, l’Osservatorio ed il Comitato
GIUSTATARANTO avviarono una raccolta FIRME per cercare di sottrarre detto
“Monumento Cittadino” ad una fine ignobile quanto ingloriosa.
Copia
delle centinaia di FIRME raccolte furono protocollate presso le segreterie di
Palazzo di Città, del Difensore Civico e della locale Sovrintendenza; solo il
prof. Guadagnolo ha ritenuto sollecitare il Soprintendente ad intervenire per
apporre alla stessa quantomeno il “VINCOLO STORICO”.
Però,
se a distanza di poco tempo ci si riprova… vuol dire che a nulla son valse le
sollecitazioni del Difensore Civico, ma soprattutto le centinaia di FIRME dei
cittadini che hanno aderito con grande interesse alla petizione popolare.
Se
ancora una volta si ritenta il colpaccio vuol significare che il Sindaco non ha
inteso sospendere ogni e qualsiasi atto inerente l’inopinata
– insana richiesta di demolizione; ancor peggio, significa che la
Sovrintendenza non ha ritenuto considerare la possibilità di inserire il
manufatto nell’elenco dei beni da sottoporre a TUTELA … quantomeno “STORICA”.
E
così, a cuor leggero, senza porsi …”il minimo dubbio di liceità”… si ritenta il
colpo maldestro ritenendo possibile eliminare a mezzo demolizione un
“pezzo di storia” cittadino.
E
sì cari concittadini questa è l’attenzione, la sensibilità che si riesce ad
esprimere a Taranto… dunque non ci meravigliamo se senza soluzione di
continuità ci ritroviamo a soccombere ed a grattare il “fondo classifica” delle
annuali graduatorie.
A
cosa serve sprecare parole e paroloni inerenti …il GRANDE SALENTO… cos’altro
potremo mai porre sul piatto della bilancia… se non i soliti “Voli Pindarici”
che ci vedono primeggiare sempre e comunque… per cosa ed in cosa ci potremo mai
proporre se – come ampiamente dimostrato con la pubblicazione del CALENDARIO
degli orr…”ORI” di Taranto non abbiamo eliminato… anzi peggio… vogliamo
ignorare quelle che realmente sono le “Nostre Miserie”.
A
nulla sono valsi gli appelli di consiglieri, comitati, semplici cittadini
intervenuti per chiedere alle istituzioni preposte un intervento autoritario
per fermare la scriteriata richiesta di demolizione della “Masseria SOLITO”,
avanzata dagli attuali proprietari… per procedere alla realizzazione di un
fabbricato per civile abitazione.
Preoccupa
oltremodo ed altresì il silenzio della Circoscrizione, è questa l’attenzione
che rivolge al proprio territorio?
Cosa
dire poi della Sovrintendenza…… atteso che compito precipuo della stessa è
censire “puntualmente” il patrimonio storico – artistico e provvederne alla
conservazione fisica.
Chi
dovrebbe sennò ed altrimenti provvedere a tutelare i beni “storici”… quanto
meno quelli “DATATI”?
Evitiamo
che si commetta un “crimine” nei confronti di un “gioiello cittadino”, che
anche a non voler considerare tale… rimane pur sempre un … “vecchio manufatto”
… di rilevante interesse storico cui prestare “rispetto”, soprattutto la
“giusta attenzione”.
Sito a poche decine di metri dalla “Cripta
del Redentore” (altro sito archeologico di rilevante interesse “storico –
artistico “ finito nel dimenticatoio…. di una Città
distratta e disattenta ……. Per non dire altro.
Il
complesso edilizio oggi noto come < Masseria
Solito > le cui tracce risalgono agli inizi
del 1600, è fuor di dubbio un bene “storico – culturale” per Taranto, e come
tale riteniamo che l’ultimo atto che può riguardarla sia proprio “la
demolizione”.
A
distanza di pochi mesi dalla tenta demolizione
fortunosamente sventata, nuovamente inquietanti ed allarmanti voci avvolgono un
manufatto del quale forse …non si è ancora riusciti a comprendere per lo meno
il “valore storico”.
Già nel 1996 era stato chiesto – senza
successo alcuno – l’intervento del Sindaco e della Soprintendenza a
protezione-tutela dello “storico reperto”, atteso che come ribadito all’art.10
del recente Codice dei beni culturali, lo stesso è piuttosto un bene da
tutelare, anche nel caso in cui non sia stato fatto oggetto di “procedimento di
dichiarazione di interesse culturale” da parte della Soprintendenza. Chiaro che
c’è sempre tempo…… ammesso
che nel frattempo, nell’assoluto silenzio di una Città … in tutt’altre faccende
affaccendata … non accada l’irreparabile…., non intervenga “improvvisa e
prepotente la demolizione”.
Si
auspica che la locale Sovrintendenza, in più occasioni – accoratamente adita –
vorrà quanto prima assumere le iniziative di propria specifica competenza,
atteso che: “sono
beni culturali oggetto di tutela” : < le tipologie di architettura rurale
aventi interesse storico od etnoantropologico quali testimonianze dell’economia
rurale tradizionale >.
Appare
dunque e tra l’altro assolutamente inspiegabile che, si continui ad ignorare
quanto disposto dal successivo art.. 21 … “sono
subordinati ad autorizzazione del Ministero”:
a) la demolizione delle cose costituenti beni culturali, anche
con successiva ricostituzione…
L’Osservatorio
sulla Legalità, nel ritenere che sia quanto mai opportuno garantire
l’incolumità dell’intera struttura – rigettando ed azzerando ogni e qualsiasi progetto
di demolizione – invita il Soprintendente ad
intervenire per ” imporre d’ufficio” gli interventi conservativi previsti
dall’art.33 del Codice dei beni culturali – interventi conservativi che si
possono agevolmente realizzare atteso tra l’altro la possibilità del concorso
pubblico alle relative spese.
L’Osservatorio
sulla Legalità nel rivolgere nuovamente appello agli ARCHITETTI ed a
quant’altri interessati alla tutela dei Beni Cittadini… nell’auspicare che si
proceda piuttosto ad un recupero funzionale destinandola ad utilizzo socio –
culturale,
C
H I E D E
A chiunque ritenga poterlo fare, di intervenire per sospendere
ogni e qualsiasi atto inerente l’inopinata – insana
richiesta di demolizione.
Taranto
li,
26.09.08 il
presidente arch. Nevio CONTE
E’ possibile che in questa città per mero interesse
economico(pare che i proprietari vogliano costruirci un palazzo) si possa
abbattere un edificio storico del 1600?!?
Qui dovremmo valorizzare i beni storici per creare
un’alternativa alla grande industria e invece…Chi ci aiuta a far qualcosa?!
Con sommo rammarico prendo atto che qualsiasi
sforzo sarà inutile… atteso l’immobilismo della solita Amministrazione assente
ed indifferente…… ciò che non è riuscito alle Ruspe dei palazzinari, riuscirà
alle intemperie… e già, le precipitazioni atmosferiche faranno collassare
quella meravigliosa struttura che credetemi… interessa a pochissimi, non già
all’A.C. attenta unicamente a :……..NIENTE !!!
Taranto lì, 02.06.13 arch. Nevio CONTE