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COMUNICATI USB Taranto
giovedì 30 maggio 2013
- VIDEO USB sul FATTO QUOTIDIANO - ESPOSTO/DENUNCIA per AMAT - OCCUPAZIONE SPESAL - COMUNICATO STAMPA USB NAZIONALE SU ESPROPRIO ILVA E NAZIONALIZZAZIONE
==> VIDEO USB sul FATTO QUOTIDIANO
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OCCUPAZIONE SPESAL
Taranto 30 Maggio 2013 Dalle ore 13.30 una delegazione di Operai del MOF appartenenti alla USB Lavoro Privato è in occupazione permanente presso lo SPESAL ASL DI TARANTO in atteaa di risposte concrete sulle indagini prescrizioni eseguite dopo la morte di Claudio Marsella e a seguito dei tanti provvedimenti disciplinari e vessazioni nei confronti di quei lavoratori che chiedono sicurezza sul lavoro. Lo spesal dal 27 febbraio avrebbe dovuto dare risposte a seguito di due incontri ufficiali avvenuti nella sede dell' ente al cui tavolo erano seduti l' USB e i rappresentanti di altri enti quali Inail e Ispettiorato del lavoro. L'intento dell' USB e dei lavoratori in occupazione è quello di stracciare l'accordo del 10.11.2010 firmato da ilva - fim - fiom e uilm ritenuto un atto pericolosissimo così dimostrato dalla morte di Claudio e da altri incidenti successivi.
Coordinamento USB ILVA TARANTO
Occupazione spesal
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COMUNICATO STAMPA
ILVA: PAPI (USB), COSA ASPETTA IL GOVERNO A DECIDERE SUBITO INTERVENTO PUBBLICO E TOGLIERE AI RIVA LA PROPRIETĂ€?
“Cosa si aspetta ad espropriare i Riva, a nazionalizzare l’ILVA e ad usare quanto sequestrato per il risanamento? Non si vede come i responsabili di questa situazione stiano ancora tentando in tutti i modi di mestare nel torbido, cercando di rendere ingovernabile lo stabilimento, anche attraverso le dimissioni dei quadri dalle loro funzioni, terrorizzando i dipendenti?”, è la riflessione di Emidia Papi, dell’Esecutivo nazionale USB.
“La magistratura ha scoperto e sequestrato quasi 10 miliardi alla famiglia Riva - ricorda Papi - una parte neppure tanto grande dei profitti che questi prenditori hanno realizzato con l’ILVA e che sono costati centinaia di morti sul lavoro in quegli stabilimenti e centinaia di morti da inquinamento nel territorio tarantino. Inoltre le misure di risanamento imposte nei mesi scorso dall’AIA, parziali a nostro giudizio, nelle verifiche di questi giorni risultano non essere state neppure attuate completamente”.
Prosegue la dirigente sindacale: “Il governo sta ancora riflettendo se nominare uno o due commissari, se separare o meno la gestione della fabbrica dalla proprietà ; potrebbe chiedere consiglio alle migliaia di dipendenti ILVA, alle loro famiglie, ai cittadini e crediamo che tutti non avrebbero alcun dubbio”.
“I Riva, che hanno goduto per decenni dello sfruttamento, debbono togliersi di mezzo – attacca Emidia Papi - debbono pagare per tutto il male che hanno causato, come debbono pagare tutti coloro che per anni sono stati sul loro libro paga, tutti coloro che hanno prosperato sulle tragedie che hanno colpito Taranto e i lavoratori dell’ILVA chiudendo gli occhi a tutti i livelli, politico, istituzionale e sindacale”.
“L’USB ribadisce la sua richiesta di incontro al Governo e al Ministro dello Sviluppo Economico ritenendo incredibile che ancora una volta siano ascoltati coloro i quali, chi più chi meno, in questi anni hanno appoggiato o non ostacolato le malefatte dei Riva”, conclude Papi.
Roma, 30 maggio 2013
UFFICIO STAMPA
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Cell. 3474212769
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Unione Sindacale di Base
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