Facciamo
un po’ di chiarezza perché Landini o non sa, o fa finta di non sapere.
Diamo
una mano al segretario nazionale della FIOM, in cerca di responsabili, data la
evidente confusione dimostrata  nelle ultime sue  dichiarazioni, in merito alla
spinosa questione Vaccarella, tanto da aver costretto la giornalista a scusarsi
con l’USB.
1)l’unico
organismo ad avere potere gestionale e amministrativo nel “Vaccarella” è il
C.D.A. con il presidente, i vice presidenti (segretari gen. Fim-Fiom-Uilm
Taranto) e i suoi membri designati dagli stessi segretari generali e non da
altri;
2)Per
quanto riguarda la Fiom, l’uomo designato e riconfermato dagli ultimi tre
segretari, a nostro avviso potrebbe aiutare Landini nella sua ricerca, dato che
ha ricoperto nel Vaccarella tutte le cariche disponibili negli ultimi 10/12 Â anni(membro
del CDA, Segretario Generale della Fondazione e, soprattutto, presidente del
“circolo”, luogo dove sembra siano state consumate parti consistenti delle “
stranezze”…  in conclusione caro Landini, se davvero vuoi fareÂ
chiarezza e restituire  un pizzico di moralitĂ alla tua organizzazione, saiÂ
dove bussare!!! sempre che tu riesca a sopprimere l’ossessione che ti
perseguita ogni volta che parli di Taranto. : quella di tirare in ballo
sempre i soliti: Rizzo e Battista anche su vicende distanti anni luce da
quest’ultimi……
Visto
che ci troviamo, diamo un po’ di “luce” anche alle ultime dichiarazioni del
segretario della Uilm tarantina, Antonio Talò. Egli ha affermato che la struttura
“vaccarella” è stata acquistata dalle organizzazioni sindacali, dimenticando,
però, di dire con quali soldi se non con quelli dei Riva, come da accordo 7
febbraio 96. Vogliamo ricordare a Talò che la famiglia Riva trasferisce ben 6
miliardi delle vecchie lire nei primi 5 anni, cifra che nel tempo si assesta
sugli 850 milioni di lire annui sino ad oggi. E’ facile, pertanto, notare come
siano sproporzionati i bonifici dei primi cinque anni rispetto agli altri. Facendo
un semplice calcolo aritmetico, si evince come nei primi cinque anni sono stati
elargiti circa 2 miliardi di lire in piĂą. A cosa sono serviti quei soldi in
più? Forse a contrarre un mutuo quinquennale per l’acquisto di quella
struttura?
La
vicenda la riassumiamo così: Riva vi ha dato una “manciata” di milioni di euro
per acquistare la proprietà “Vaccarella” e per fare quelle attivitĂ
dopolavoristiche svolte in passato dall’Italsider. Risultato è che molte di
quelle attivitĂ non sono mai state fatte da voi e che vi siete solo concentrati
nell’utilizzo di tutto quanto nelle vostre disponibilità per poter avviare una
vera e propria attivitĂ commerciale, tanto da attirare le giuste attenzioni
dell’agenzia delle entrate.Â
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Ta 24.05.2013Â
Il
coordinatore USB-Ilva Taranto
Francesco
Rizzo
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