Inceneritore Massafra e TAR: ennesimo passo falso di
Provincia e Regione.
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Il 30/04/2013 il TAR sezione di Lecce, ha depositato la
sentenza in merito alla vicenda dell'inceneritore Appia Energy di Massafra del
gruppo Marcegaglia.
Il TAR, annulla le delibere della Provincia di Taranto e
della Regione Puglia ritenendole viziate. Questi errori, di fatto
riaprono, la strada al raddoppio dell'inceneritore di Massafra.
Una vicenda grottesca quella delle autorizzazioni del
raddoppio, degne della migliore “soap opera†che queste amministrazioni hanno
sfornato.
Una prima delibera di autorizzazione è stata
imprudentemente rilasciata e poi goffamente ritrattata e annullata da una
seconda delibera dalla stessa Provincia di Taranto che ha dato modo al gestore
dell'impianto di impugnare le seconda delibera e ricorrere al TAR per annullare
il provvedimento. Il TAR ha ritenuto fondate le motivazioni e ha bocciato la
delibera per l'annullamento dell'autorizzazione.
“Sembrerebbeâ€, quindi, rimanere vigente il primo
provvedimento di autorizzazione, provvedimento che rischia di regalare un
ennesimo ed inutile inceneritore, per la gestione del ciclo dei rifiuti,
e dannoso per l'ambiente e la salute del territorio provinciale, e
che comporterà non solo l'aumento di emissioni in atmosfera ma anche un maggior
emungimento di acqua dalla falda già sotto stress idrico, e la possibilitÃ
concreta di “attirare†rifiuti da fuori provincia.
Infatti giova ricordare che anche se l'incenerimento in provincia viene
favorito dalle amministrazioni, contravvenendo alle direttive europee sui
rifiuti, a causa delle basse percentuali di raccolta differenziata (inferiori
al 20% mentre la legge ci obbligava ad arrivare al 65% al 31/12/2012), la
capacità di combustione degli attuali 4 impianti già autorizzati a bruciare
rifiuti è già più che sufficiente a bruciare più dei 2/3 dei rifiuti prodotti
dall'intera provincia, un quinto inceneritore potrebbe essere “utile†solo a
richiamare ulteriori rifiuti da altre località .
Poichè in queste settimane tramite la carta stampata e i media, la Regione
Puglia si è affrettata a riferire l'esistenza di un solo inceneritore attivo in
Puglia, per onestà intellettuale, vorremmo ricordare che la sola provincia di
Taranto ha già 4 impianti autorizzati a bruciare rifiuti: Appia Energy, Amiu,
Cementir, Ecodì.
Oltre a ciò, ci preme ricordare, che le Valutazioni Integrate
Ambientali e le Autorizzazioni Integrate Ambientali dei 4 impianti giÃ
autorizzati sono state rilasciate negli ambiti delle proprie competenze, dalle
giunte di centrosinistra Vendola e Florido.... in contiguità con la gestione
dell'ex governatore Fitto.
Qualora avvenisse il raddoppio dell'inceneritore di
Massafra, questo sarebbe il quinto impianto che si affiancherebbe al giÃ
esistente inceneritore Appia Energy.Â
Il fallimento di una politica legata al ciclo dei rifiuti
urbani ormai è evidente e tangibile anche per gli altissimi costi della tarsu
scaricati sui cittadini della Puglia, tra le regioni con i costi più alti in
Italia.
Situazione drammatica che diventa tragica quando si parla dei rifiuti speciali
transregionali smaltiti nelle discariche del tarantino e dei rifiuti speciali
transfrontalieri già abbondantemente trattati nel 2012 dalla relazione della
“Commissione Parlamentare sul ciclo dei rifiuti in Puglia†che dipinge la
Puglia come sede di smaltimento di rifiuti provenienti da tutta Italia e come
trampolino di lancio dei rifiuti illecitamente inviati verso i cosiddetti paesi
in via di sviluppo.
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TARANTO
10/05/2013
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Qui di seguito la sentenza
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Lecce/Sezione%201/2013/201300217/Provvedimenti/201300978_01.XML
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