COMUNICATO G.A.S.T.
La
rivolta degli Ausiliari della sosta nei confronti dell’A.M.A.T., già evidenziata
in alcuni articoli apparsi sui quotidiani locali, è motivata da quanto segue
:
·
ci ricattano con lo
straordinario;
·
mostrano evidente incompetenza
nella gestione e nella organizzazione del servizio;
·
assumono impegni programmatici
che sottoscrivono e non onorano se non nella parte relativa alle esigenze del
Trasporto Pubblico Locale anche a danno degli Ausiliari;
·
creano volutamente contrasti fra
gli operatori e gli addetti al controllo e più specificatamente tra quelli
precedentemente adibiti ai servizi amministrativi ed oggi incaricati di
sorvegliare, su strada, tutto il nostro operato molte volte carente per la
mancata organizzazione da parte della stessa Azienda;
·
Ordini di servizio a volte
disattesi per consensi o per deroghe verbalmente concesse che determinano, per
alcuni, lettere di contestazione propedeutiche a provvedimenti disciplinari;
·
Disinteresse nei confronti della
categoria, impiegando anche unità destinate a far “nulla” nei parcheggi chiusi
“OBERDAN” e “MAZZINI”;
·
Fornitura del vestiario a
parziale carico degli operatori nella misura del 30% per capi di corredo di
scadente qualità che non protegge né dalla pioggia, nè dal freddo, né dal
caldo;
·
Collocazioni, riparazioni e
sostituzione di parcometri guasti, dislocati in modo confuso a tal punto da
creare non poche perplessità nei cittadini;
·
Mancanza di costante
collaborazione con il Comando di Polizia Municipale;
·
Mancata applicazione delle norme
contrattuali vigenti;
·
Applicazione del part-time e
contestuale perdita dell’anzianità di servizio;
·
E quel che più ci rattrista è la
dichiarazione dell’Azienda che le nostre retribuzioni (da fame) sarebbero
aumentate se “ fossero aumentati gli incassi”.
La cittadinanza dovrebbe essere a conoscenza di questo
assurdo criterio sulle valutazioni della produttività fondate sulla quantità dei
verbali emessi o contestati. E pensare che il Presidente dell’AMAT Walter Poggi
è stato anche Direttore dell’Ufficio Provinciale del Lavoro e che per tale
qualifica rappresentava per noi motivo di garanzia dell’operato.
Tanto premesso e considerata la indisponibilità da parte
dell’Azienda e del Sindaco a valutare quanto da noi segnalato e richiesto, ci
permettiamo di sottoporre, sia a coloro che sono deputati a tanto che alla
pubblica opinione, le nostre proposte finalizzate alla funzionalità del servizio
e alla assistenza agli utenti :
Ø
Costituire un ufficio unico a
capo del quale dovrebbe esserci un responsabile di area per una diretta
collaborazione con tutto il personale per evitare incomprensioni e
privilegi.
Ø
L’ufficio inoltre dovrebbe avere
un responsabile per coordinare il personale amministrativo adibito al rilascio
dei permessi, alla consegna dei grattini, alle ricezione delle multe, alla
distribuzione di bollettari e quant’altro. Detto personale dovrebbe assicurare
la presenza nelle stesse ore previste per il parcheggio a pagamento.
Ø
Presso lo stesso ufficio
dovrebbero inoltre essere disponibili le unità adibite ai servizi tecnici sui
parcometri, per intervenire prontamente in caso di disfunzioni, di blocco, di
sostituzione pezzi o di richieste varie. Anche il predetto personale dovrebbe
assicurare la presenza nelle stesse ore del parcheggio a pagamento ed
essenzialmente dovrebbe essere qualificato, puntualmente aggiornato e
strutturalmente munito di materiale per fornire informazioni sulle varie
disposizioni relative alle zone a tariffa ridotta e quelle a
tariffa intera predisponendo apposite fasce di individuazione dei relativi
parcometri. Stessa operazione andrebbe effettuata per le giornate festive in
cui, quando è consentito il lavoro, è fatta deroga al parcheggio gratuito e
conseguentemente reso obbligatorio il parcheggio a pagamento.
Ø
Non è corretto applicare sanzioni
ai trasgressori in buona fede non effettuando le dovute informazioni.
Ø
Non dovrebbero essere consentite
la sovrapposizione di strisce blu a quelle bianche o gialle, cosa questa che si
verifica spesso per recuperare il più possibile spazi per la
sosta. Dovrebbe invece essere evitato il dilagante fenomeno della occupazione
abusiva di tanti spazi previsti per la sosta e puntualmente occupati da gazebo,
chioschi, mezzi mobili e strutture varie. Occupazioni che oltre a sottrarre i
posti al previsto parcheggio costringono gli automobilisti a continui slalom
perché le previste corsie di scorrimento costringono a tanto per non rimanere
bloccati.
Ø
Non si può colpire sempre
l’automobilista per la sosta irregolare (seconda fila) se la prima viene
occupata abusivamente e non dalle strutture innanzi citate.
Ø
Si potrebbe pertanto migliorare
molto la viabilità della nostra città che da tempo sta mostrando i limiti
derivanti da mancata vigilanza e da conseguenti istallazione di paletti
metallici per il rispetto dei divieti. – altro che arredo urbano
-.
Ø
Un nostro diverso impiego più
funzionale alle finalità del nostro servizio, potrebbe migliorare la qualità
della nostra vita. E per migliorare le nostre condizioni economiche non dobbiamo
essere costretti ad aumentare la redditività del servizio come pretende
l’azienda, colpendo sempre gli utenti della strada per percepire la percentuale
anche se minima sui verbali contestati.
Ø
Siamo stanchi delle promesse più
volte fatte e sottoscritte nei vari incontri, relative all’adeguamento delle
nostre retribuzioni ai previsti parametri contrattuali;
Ø
Siamo stanchi di sentire le
doglianze continue dell’Azienda in merito agli incassi che vengono in gran parte
versati al Comune, restando alla stessa azienda soltanto i costi;
Ø
Siamo
stanchi di attendere le riorganizzazioni del servizio che dovrebbe impegnarci in
un numero di ore aumentate gradualmente per giungere ad un
auspicato impiego in full-time.
Ø
Constatiamo invece che siamo
costretti a rimanere in numero sempre più ridotto perché l’azienda, ha fatto
transitare molti ausiliari della sosta nel comparto autisti e continua a
privilegiarne e favorirne il cambio di qualifica incentivando tali cambi con
l’assunzione a proprio carico del 50% delle spese necessarie per conseguire il
titolo abilitativo alle guide ed anticipando la parte rimanente per conto del
lavoratore, con recupero rateizzato in 12 mesi. Agli stessi oltre ad una diversa
e congrua retribuzione viene assicurato anche il tempo pieno e l’assegnazione di
un premio di servizio che agli Ausiliari della Sosta viene esclusivamente
promesso e puntualmente disatteso.
In presenza di quanto detto rivolgiamo una
domanda ai nostri amministratori : “perché il Comune di Taranto non si adopera
per la stabilizzazione di noi Ausiliari così come promesso dallo stesso Sindaco
nelle campagne elettorali ? “. E non ci si venga a dire che
le norme non lo consentono. Basta la volontà e la disponibilità a chiedere ai
comuni che hanno già realizzato questo programma, nel rispetto e nella garanzia
delle normative giuridiche vigenti : MATERA, per citarne uno;
CASERTA, per citarne un altro; ARIANO IRPINO per altro esempio, ed attualmente
in via di perfezionamento di atti prodotti da alcuni comuni della
Sicilia.
Ma per l’attuazione del programma di stabilizzazione è necessario
che l’Amministrazione sia vicina e sensibile ai
problemi dei lavoratori e della cittadinanza che ne trarrebbe conseguentemente
il beneficio in appresso indicato : supporto reale all’azione dei Vigili Urbani
senza comportare alcun ulteriore onere economico per il comune, giacchè la
nostra stabilizzazione si autofinanzierebbe. In un settore delicato e “caldo”
come quello del traffico è necessaria e determinante la volontà di intervenire
con capacità, professionalità e dedizione alla riduzione dell’inquinamento, per
noi già problema di vitale importanza.
E, per fornire un contributo ad un amministratore eventualmente
interessato al problema, ricordiamo la sentenza della Suprema Corte di
Cassazione seconda sezione civile, n° 22676 del 28 ottobre 2009 nella quale è
stato sancito che allorquando l’ausiliario del traffico è un dipendente
comunale, in merito all’accertamento delle violazioni al C.d.S. in materia di
sosta, può elevare multe anche al di fuori delle “strisce blu”. Nessun vincolo
quindi di limitata attività ma sostanziale collaborazione con il Comando della
Polizia Municipale che, costantemente in presenza di carenza organica, potrebbe
destinare le proprie unità alle innumerevoli e sempre crescenti attività di
controllo e prevenzione, nell’esclusivo interesse della nostra comunità, per
migliorare le condizioni di viabilità cittadina.
Noi dipendenti AMAT, facenti tutti parte dell’ Area Sosta, certi
che anche questa volta non riceveremo alcun riscontro a quanto segnalato,
anticipiamo che siamo in stato di agitazione e che, in data 16 Maggio 2013 ci
asterremo dalla ordinaria attività, per manifestare, in stato di sciopero, i
nostri disagi di servizio. Uniti ci recheremo quindi presso
il Palazzo di Città.
p. IL G.A.S.T-(Gruppo Ausiliari Sosta
Tariffata)-AMAT
Paola Lanzillotta, Serafina Galasso, Michele
Novellino.