Movimento Civico
Rinascere
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Corso Umberto I, 145 – 74123 Taranto
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 “Rilevato che il Sindaco del Comune di Taranto non ha
formulato per l’impianto specifiche prescrizioni ai sensi degli articoli 216 e 217
del Regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265”.
Queste sono le parole che scrive nel decreto del 4 agosto
2011, il ministro Prestigiacomo nel rilasciare l’Aia.
Queste sono le parole che inchiodano il Sindaco Stefano alle
sue responsabilitĂ . Di questo dovrĂ rispondere dinanzi ai giudici, di questo si
parla quando si ipotizza l’arrivo di un avviso di garanzia per responsabilitĂ
omissive.
Nei quattro anni di discussioni sul rilascio dell’AIA il
sindaco StefĂ no non ha mai fatto presente con decisione al Ministero che si
sarebbe avvalso di quell’enorme potere che la legge gli attribuisce per
tutelare la salute dei cittadini e, in proposito, il sindaco Stefà no si è preso
anche il “malizioso” rimprovero del TAR di Lecce quando ha annullato una
superficiale Ordinanza sindacale contro l’Ilva.
Avere omesso di esercitare per tempo e luogo quell’enorme
potere è il peccato mortale commesso dal sindaco Stefà no. RINASCERE non glielo
perdona e non dovrebbero perdonarglielo tutti i cittadini di Taranto. Altro che
la “pelosa” solidarietà dei consiglieri comunali.
Sul piano politico le responsabilitĂ sono di altro tipo.
Sono legate ai programmi sventolati e alle promesse fatte in
due campagne elettorali mai mantenute.
Sono legate alla incapacitĂ di dare un volto politico ad una
cittĂ divisa tra ambiente e salute proprio per la sua incapacitĂ politica di
essere il Sindaco di tutti, di rappresentare dinanzi allo Stato le sacrosante
pretese di una cittĂ che ha dato tanto a questo paese.
Alla incapacitĂ di questa classe politica di dare una
visione di sviluppo e di futuro a quella che è sempre più nei ricordi una tra
le piĂą importanti cittĂ del meridione e che ora non riesce ad essere neanche
piĂą una delle piĂą importanti realtĂ a livello regionale sfiorando persino il
paradosso di dover sentire dalla bocca di altri amministratori pugliesi le sole
parole tese al riscatto di una comunitĂ che solo un anno fa, lo ricordiamo
bene, ha inteso riaffidare il mandato al Sindaco uscente per altri 5 anni.
Quando questo è avvenuto non era ancora stato reso noto il
contenuto delle perizie epidemiologiche; non era ancora stata messa in chiaro
la conseguente responsabilitĂ omissiva per il sindaco Stefano.
Non avevamo ancora idea di come egli in maniera sprezzante
dell’interesse comune avrebbe tenuto una comunità senza una giunta comunale per
una eternità in un momento così particolare anche aiutandosi  e affidando
incarichi con il termine incredibile di appena 6 mesi!
Per tutti questi motivi non solo non ci sentiamo di
esprimere solidarietĂ nei confronti del Sindaco ma continueremo a chiederne le
dimissioni.
Non solo le sue, anche di tutti quegli amministratori che
hanno, a nostro parere, abusato del mandato elettorale.
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Giacomo Raffaelli
Coordinatore Movimento RINASCERE
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Taranto 30 aprile 2013