Pasquetta al ... semaforo Martina-San Paolo (ss 172)
mercoledì 3 aprile 2013
da "Club Fra Cristoforo"
Annus Horribilis per la Pasquetta dei tarantini. Passata di moda e non più fruibile la tradizionale meta del Pizzone, difficoltoso (e pericoloso) l’accesso all’Oasi La Vela a causa del formale transennamento della Circummarpiccolo da parte dell’Amministrazione Provinciale, molti cittadini avevano seguito il suggerimento del sindaco Stefà no di trascorrere la Pasquetta sulle sponde del fiume Galeso, la cui area è ancora lungi dall’essere degnamente riambientalizzata, nonostante le “costanti e amorevoli” cure accordatele dall’Amministrazione Provinciale negli ultimi 20 anni; eppure viene spesso additata come pienamente fruibile dopo ogni sopralluogo (come indicato nella nota precedente, che ha visto protagonisti, tra gli altri, l’ex sindaco Mario Guadagnolo, l’ex presidente della provincia Domenico Rana e l’attuale sindaco Ippazio Stefà no, eletto per ben due volte anche in virtù della sua notoria sensibilità ambientale). Le anime belle che hanno ascoltato l’appello-serenata del sindaco Stefà no, dopo essersi recate sul luogo, si sono imbattute nel solito energumeno, sedicente proprietario di parte dell’area, lì permanentemente deambulante, lo stesso personaggio che di domenica mattina aveva “affrontato”, con bastone in mano, l’ignaro Presidente della Commissione Assetto del Territorio, intento in ricognizione mattutina a constatare lo stato dell’arte dei lavori del bioparco del Galeso, portati avanti per anni dall’Amministrazione provinciale. A disposizione dei gitanti restava dunque l’ultima meta degna di apprezzamento, Martina e la Valle d’Itria, candidata a pieno titolo ad essere inclusa nel Patrimonio Unesco, per essere un’area antropizzata sì, ma con un sapiente rispetto della bellezza e della naturalezza paesistico-ambientale. Purtroppo Belzebù ci ha messo la coda! Le centinaia di gitanti messisi in viaggio verso Martina sulla strada statale 172 (strada dei trulli), sono stati bloccati in tarda mattinata, per oltre un’ora, dall’ingorgo formatosi in prossimità (e a causa..) del semaforo posto allo svincolo Martina-San Paolo, strumento vecchio come il cucco per regolamentare e fluidificare la mobilità , da sostituirsi tempestivamente con una comoda rotatoria, soluzione peraltro adottata in altri incroci (meno trafficati, però posti in altre province..) lungo il percorso della stessa strada. La strada statale 172 dei Trulli (SS 172) è una strada statale il cui percorso si snoda interamente in Puglia. Collega la città del barese Casamassima con Taranto passando per Turi, Putignano, e per i centri turistici principali del sud-est barese e della Valle d'Itria: Alberobello, Locorotondo e Martina Franca. Il tracciato di circa 85 chilometri è particolarmente suggestivo, per l'unicità del paesaggio costellato da trulli, muri a secco, masserie, oliveti secolari e vigneti, tanto cari a Cesare Brandi. I consiglieri regionali Donato Pentassuglia e Alfredo Cervellera, entrambi nati a Martina Franca, si sono da tempo dannati l’anima. A testimonianza di ciò la recente dichiarazione di Donato Pentassuglia: «Bene, un segnale a che non si perda la speranza, è stato fornito oggi giovedì Santo ai cittadini pugliesi ed in particolare al territorio jonico e della valle d’Itria, dalla tempestiva risposta dell’assessore regionale e vice presidente Prof.ssa Angela Barbanente. Infatti, con delibera elencata nell’o.d.g. aggiuntivo, e deliberata ufficialmente, la Regione Puglia ha chiuso definitivamente la procedura di rilascio del parere paesaggistico ed urbanistico a favore dell’ Anas per il progetto della S.S. 172 quarta corsia Orimini con aste di penetrazione all’abitato di Martina Franca e Locorotondo». Puntualmente, si è sottovalutato all’incrocio Martina-San Paolo l’afflusso dei gitanti e dei turisti, tra i quali c’è stato chi, forse colto da un “miraggio” nel traffico, giura di aver intravisto fugacemente la sagoma del consigliere regionale Alfredo Cervellera, già vicesindaco di Taranto e membro autorevole della Commissione regionale V (Ambiente - Assetto ed utilizzazione del territorio), diretto in un trullo di proprietà dei parenti, i quali, pur di averlo ospite, gli avevano promesso una scarcella guarnita con uova integre (un uovo ogni dieci anni di vita del destinatario) e marchiata con le iniziali del nome del destinatario, secondo tradizione di cui v’è ampia documentazione nel museo etnografico Alfredo Majorano! Seccato dal contrattempo, e preoccupato di essere riconosciuto dalla folla, il consigliere Cervellera si sarebbe riportato prontamente a Taranto e, scusatosi con i famigliari, sarebbe stato costretto a rinunciare al tradizionale dolce pasquale dell’infanzia! Ci vuole fortuna nella vita! Belzebù ci mette la coda pure per rovinare la Pasquetta ai tarantini!
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