Spesso, per
motivi di qualsiasi genere, rivolgiamo le nostre critiche e il riscontro di
“incompetenza” agli amministratori comunali in carica: quando “la cosa
pubblica” mal viene gestita e mal considerata, siamo subito pronti a puntare il
dito su chi, lassù, sul colle comunale, per l’appunto, la mal detiene.
Diventano, di conseguenza, incompetenti e, effettivamente, intolleranti alla
critica... come abbiamo spesso riscontrato. Bisogna però dire che anche i
cittadini detengono, sempre piĂą meritatamente (visto che in molteplici casi il
voto dei sopra citati soggetti lo forniscono loro), gran parte della colpa
attribuibile al degrado cittadino. Alcuni esempi? I sacchi d’immondizia che per
le vie del centro storico vengono deposti in terra invece che nei bidoni,
lasciandoli alla facile mercé di cani randagi (o legalmente “di quartiere”,
specifico per non creare futili discussioni!); l’abbattimento di mura, come in
piazze a piazzette volute dall’amministrazione che sono, si abbandonate al loro
destino, ma da incivili ancor più degradate… gli esempi sono migliaia! Quello
che adesso m’interessa commentare è il Teatro all’aperto in località Fantiano,
tra le storiche e spesso lesive cave, a Grottaglie. Bene, il celebre luogo
dedito all’intrattenimento estivo, ha subito il colpo di grazia! Non solo la
ruggine sempre piĂą invade la struttura, sempre piĂą il palco marcisce grazia al
colpo di genio che suggerì a chi l’ha concepito di realizzarlo in legno… ci si
aggiunge ora anche l’arte demenziale di un, a mio avviso, denoto “writers”!
Infatti, tutta la parte frontale adiacente al palcoscenico, è stata
vandalicamente imbrattata da schifosi graffiti totalmente antiestetici e
intuitivamente immorali… per non dire decontestuali. Nell’arco della storia,
diversi “professori”, ci hanno abituati a riscontrare l’arte in tutto, un
esempio che riempì totalmente d’orgoglio i dotti, burlati però dall’autore che
ne trasse comunque profitto, fu la celebre “Merda d’artista” di Piero Manzoni
datata 1961. “De gustibus non
est disputandum”, siamo d’accordo! In effetti, il parere che questi siano
esclusivamente opere di vandalismo, nonché di pessimo gusto, è del tutto
personale; maggiorato dalla mancanza di rispetto che il luogo ha subito… ma che
di questa prerogativa se ne faccia motivo di “degrado su degrado, disinteresse
su disinteresse” è la scintilla che davvero fa dire “Prendete il colpevole e
fategli ripitturare la facciata e grattare la ruggine a sue spese!”; se si
trattasse del muro della sua abitazione, il problema sarebbe stato suo e suo
solamente! Ma visto che è anche roba nostra, la questione dovrebbe irritare non
una ma migliaia di persone… “Merda d’artista” si, ma un “Artista di merda!” no!
Almeno in casa “nostra”!
Per bloccare
inutili critiche in merito, tengo a precisare che, come cittadino, sono
orgoglioso dello svolgersi del Fame Festival, evento che ogni anno rende
internazionale la nostra città e le sue mura! Proprio perché vige l’artistico
rispetto delle mura pubbliche, di quelle private e, soprattutto, dell’occhio!