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Consiglio Regionale
della Puglia
 IlÂ
Consigliere Dr. Patrizio Mazza
Taranto e provincia:
neanche gli aerei per fuggire!
Accade che dopo il
de finanziamento della regione Puglia al Distripark di Taranto, per il quale
giace una mia interrogazione urgente con risposta scritta rivolta all’Assessore
Minervini dalla data del 5 settembre 2012, cui non è seguita alcuna risposta
ufficiale; Distripark che avrebbe potuto costituire una delle tante valide
alternative all’industria inquinante e che il territorio aspetta da anni,  ecco
che per completare il quadro sul futuro dell’area ionica è intervenuto un altro
bel provvedimento questa volta del ministro Passera.
 Il nostro ministro
alle infrastrutture e trasporti con l’ “Atto d’indirizzo per la definizione
del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale” ci priva di un’altra
possibilità di riscatto territoriale ed economico, perchè l’Aeroprto Arlotta
non risulta inserito negli scali d’interesse nazionale e quindi  farà da eco a tanti
fallimenti portati a casa da una classe politica che proprio non sa operare un
gioco di squadra a beneficio del territorio. Â
Così se il
provvedimento di Passera si dice fosse atteso da ben 26 anni, ecco che nella
provincia ionica potremo dire che da molto piĂą tempo attendiamo una politica,
ed una dirigenza in capo ad incubatori economici o associazioni di categoria, all’altezza
della situazione che non  faccia perdere al territorio chances vitali per
diversificare l’economia, per dare lavoro all’esercito di disoccupati che ci
ritroviamo o ed evitare la fuga di cervelli e di imprenditori. Non c’è mai
stata una squadra di politici interessati a sviluppare economie alternative a
quelle inquinanti persino per l’aeroporto  l’Arlotta  c’era chi si accontentava
delle navette per raggiungere Bari o Brindisi da cui decollare. Â Non ci resta
che rallegrarci, negli anni in cui si discute di TAV, Â di treni notturni per
Roma o Milano, ripristinati in modalitĂ random nel corso di questi ultimi anni,
grazie all’alacre lavoro svolto dalle nostre Istituzioni, come di ordinanze dei
sindaci dei comuni dell’area ionica, tra questi quello di  Taranto, che fanno
divieto di consumo di alimenti perché probabilmente contaminati da diossine, se
ricorrono determinate condizioni, quando invece basterebbe eliminare le fonti
d’inquinamento senza arrivare a tali paradossi che ci hanno privato di pecore e
cozze ed ora di galline e di uova;  po’ come dire che tra non molto ci sarĂ
divieto alle persone anche  di respirare, oltre che mangiare, anche  di fuggire
via da qui perché non ci saranno più i vettori per farlo.
Dr. Patrizio Mazza
Consigliere
Regionale della Puglia