HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•   “Percorsi educativi per una società interculturale”
•   MAGNA GRECIA AWARDS 2019


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO



•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO


•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
La balena tarantina
lunedì 22 settembre 2003
Due episodi nella nostra città

C’è un episodio curioso che risale a più di un secolo fa. Una giornata movimentata per i pescatori locali fuori dall’usuale e di natura straordinaria.
Infatti nei pressi della Dogana Regia, fuori Porta Napoli, venne catturata una grossa balena detta “Nord Caper” di genere femminile. La curiosità coinvolse ogni strato sociale.
L’enorme cetaceo, una volta tirato a secco fu rinchiuso in una palizzata ed addirittura esposto al pubblico previo pagamento di 20 centesimi!
Quella balena era lunga più di 12 metri e pesava all’incirca 18 tonnellate. La sua cattura fu alquanto movimentata e pericolosa.
Diverse barche furono sfasciate dalla grande coda del cetaceo ed il pescatore che aveva fatto scoppiare nella bocca della balena una bomba che si usava per la pesca di frode, rimase seriamente ferito.
L’aspetto curioso-artistico di questo evento è del pittore Alessandro Hueber.
Infatti l’artista, che si trovava a Taranto, immortalò la sagoma della balena con un colorito dipinto venduto in seguito in diverse copie agli appassionati della nostra città. (VEDI FOTO IN ALTO).
A quel cetaceo venne dato, non sappiamo da chi, ma forse dallo stesso pittore, il nome di “Balena tarantine”.
Solo dopo settant’anni fu catturata un’altra balenottera, poco più piccola della prima. Spietatamente cacciata, quella bestiaccia s’infilò addirittura nel Canale navigabile dirigendosi incontrollabile nel secondo seno del Mar Piccolo, dove si arenò senza più scampo.
In quel luogo venne uccisa dagli stessi pescatori che per tre giorni le avevano dato la caccia. Rimorchiata successivamente da un peschereccio fino alla Dogana di via Cariati venne caricata su di un autocarro col rimorchio ed infine venne trasportata nella nostra villa “Peritato”, con regolare autorizzazione municipale.
Dagli stessi pescatori quella balenottera venne battezzata col nomignolo di “Carolina”, così, per darle un nome.
Da allora, per fortuna di questi grandi cetacei, non sono state avvistate altre balene.
Tarentum Nobilissima Urbs

A cura di Studichito


Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   società   ambiente   delfinario   blunote