La balena tarantina
lunedì 22 settembre 2003 Due episodi nella nostra città
C’è un episodio curioso che risale a più di un secolo fa. Una giornata movimentata per i pescatori locali fuori dall’usuale e di natura straordinaria. Infatti nei pressi della Dogana Regia, fuori Porta Napoli, venne catturata una grossa balena detta “Nord Caper” di genere femminile. La curiosità coinvolse ogni strato sociale. L’enorme cetaceo, una volta tirato a secco fu rinchiuso in una palizzata ed addirittura esposto al pubblico previo pagamento di 20 centesimi! Quella balena era lunga più di 12 metri e pesava all’incirca 18 tonnellate. La sua cattura fu alquanto movimentata e pericolosa. Diverse barche furono sfasciate dalla grande coda del cetaceo ed il pescatore che aveva fatto scoppiare nella bocca della balena una bomba che si usava per la pesca di frode, rimase seriamente ferito. L’aspetto curioso-artistico di questo evento è del pittore Alessandro Hueber. Infatti l’artista, che si trovava a Taranto, immortalò la sagoma della balena con un colorito dipinto venduto in seguito in diverse copie agli appassionati della nostra città. (VEDI FOTO IN ALTO). A quel cetaceo venne dato, non sappiamo da chi, ma forse dallo stesso pittore, il nome di “Balena tarantine”. Solo dopo settant’anni fu catturata un’altra balenottera, poco più piccola della prima. Spietatamente cacciata, quella bestiaccia s’infilò addirittura nel Canale navigabile dirigendosi incontrollabile nel secondo seno del Mar Piccolo, dove si arenò senza più scampo. In quel luogo venne uccisa dagli stessi pescatori che per tre giorni le avevano dato la caccia. Rimorchiata successivamente da un peschereccio fino alla Dogana di via Cariati venne caricata su di un autocarro col rimorchio ed infine venne trasportata nella nostra villa “Peritato”, con regolare autorizzazione municipale. Dagli stessi pescatori quella balenottera venne battezzata col nomignolo di “Carolina”, così, per darle un nome. Da allora, per fortuna di questi grandi cetacei, non sono state avvistate altre balene. Tarentum Nobilissima Urbs
A cura di Studichito
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