Il “Ritratti Festival” è giunto quest’anno alla tredicesima edizione regalando in Puglia un’estate di sorprendenti concerti.
Il festival prosegue a Taranto e in esclusiva regionale. Il 19 settembre propone
Kazuhito Yamashita, uno dei più grandi virtuosi della chitarra di ogni tempo, che eseguirà tre delle sei Suites di J. S. Bach originali per violoncello solo.
Ebbene sì, l’Imperatore della chitarra sbarca in Puglia. Kazuhito Yamashita è famoso per riuscire ad arrangiare composizioni e collezioni a livello tecnico in un modo che sembra impossibile e lo fa con molta facilità e intensità a differenza di chiunque altro.
La sua performance è orchestrale, dalla più tenera alla più tenace. Comanda senza sforzo la musica e lo strumento. Lo si sente giocare alcune volte con le corde della chitarra e non si sa mai cosa aspettarsi.
Uno stile interpretativo straordinario contraddistingue le interpretazioni del musicista di Nagasaki, virtuoso capace di spingere oltre i limiti le possibilità espressive della chitarra classica dopo aver costruito la propria fama mondiale con trascrizioni avventurose e audaci di brani tratti da altri repertori.
Epici gli adattamenti per chitarra dei «Quadri da un’esposizione» di Musorgskij, della «Sinfonia dal Nuovo Mondo» di Dvorak, di «Sheherazade» di Rimskij-Korsakov e dell’«Uccello di fuoco» di Stravinskij.
E il suo nome inizia a circolare nei circuiti che contano e dopo aver fatto gridare al miracolo per le esecuzioni tecnicamente sbalorditive di Stravinskij e Musorgskij, viene invitato nelle cattedrali mondiali della musica, dal Musikverein di Vienna (a vent’anni) al Lincoln Centre di New York.
Kazuhito Yamashita, il giapponese che a cinquantasei anni è una leggenda vivente della sei corde, suonerà a Taranto, nell’Auditorium Tarentum, alle ore 20.30. Il Guardian, uno dei più autorevoli quotidiani inglesi, lo ha definito
“una leggenda nel mondo della chitarra”.
Ex bambino prodigio che cominciò a suonare a 8 anni iniziato dal padre, dagli anni Novanta è al centro delle cronache musicali internazionali.
Musicista dei record lo è stato fin dall’adolescenza. Nel 1972, all'età di undici anni, ha vinto il concorso Kyushu Guitar Competition. Quattro anni dopo, ha ottenuto il primo premio nel concorso di tutti i giapponesi. Nel 1977 ha vinto tre importanti concorsi internazionali: il Ramirez in Spagna, l' Alessandria in Italia e il Concorso di Parigi Radio France, essendo il vincitore più giovane mai registrato. A 32 anni, Yamashita aveva già pubblicato 52 album, tra cui repertori per chitarra solista, concerti di chitarra, musica da camera e collaborazioni con altri famosi musicisti come James Galway.
Yamashita è anche un appassionato sostenitore di nuove opere per la chitarra e ha dato più di 60 nuove composizioni. A questo proposito è notevole il suo premio mondiale e la presentazione delle opere del compositore giapponese Keiko Fujiie. Nel 1999 ha ricevuto il Gran Premio del Festival Nazionale dell'Arte dell'Agenzia per gli Affari Culturali del governo giapponese per la registrazione di CD di musica giapponese 1923-1948.
Dopo essere stato figlio d’arte, recentemente nel 2004 ha fondato "Kazuhito Yamashita + bambini", un quartetto con i suoi bambini, mentre la moglie, la compositrice Keiko Fujiie, è l’autrice che firma i pezzi del repertorio, con cui il quartetto sta già girando il mondo.
Per quest’appuntamento fuoriprogramma del Festival Ritratti, realizzato nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro in collaborazione con l’Associazione Jonica della Chitarra,
Yamashita suonerà per la precisione una trascrizione delle Suite BWV 1010, 1011 e 1012 per violoncello solo di Johann Sebastian Bach.
Per Yamashita, con all’attivo un numero record di registrazioni (circa ottanta) e un repertorio che spazia dalla musica antica a quella contemporanea, la chitarra rappresenta una vera e propria visione del mondo.
Per informazioni telefonare al 320.6646395.
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Vito Piepoli
giornalista tess. n. 99479