È ormai al via l’anno scolastico e bisogna affrettarsi
per le iscrizioni.
All’Istituto Professionale di Stato “F. S. Cabrini” di
Taranto, c’è cambio di gestione, alla dirigente scolastica Rosmunda Gentili, subentra
Angela Maria Santarcangelo, in arrivo dall’Istituto Professionale Liside.
E a partire dai primi giorni di scuola, la novità è che
secondo le intenzioni della nuova dirigente, gli studenti saranno impegnati già
da subito nei progetti, tutti di successo degli scorsi anni, che verranno
riproposti quanto prima.
Un progetto fra tutti, che la scuola ha lanciato in
autonomia è “ProfumataMente”, giunto ormai alla sua sesta edizione.
È un progetto che abilmente coinvolge tutti gli indirizzi
di studio presenti nell’Istituto Cabrini in via Dante: Chimico, Audiovisivo,
Aziendale, Grafico e Turistico. Anche quest’anno, saranno impegnati i docenti
di Chimica, Microbiologia, Grafica, Audiovisivo, Economia Aziendale,
Informatica, Tedesco e Inglese.
Non è scontato che la scuola sia
una comunità educante che risponde con adeguatezza alla quotidianità del vivere
comune, ma l’ IPS ”Cabrini” continua a rispondere, anno dopo anno, a questo
bisogno.
Il progetto “ProfumataMente”si
propone lo scopo di condurre gli allievi alla preparazione di prodotti
cosmetici ecobio e di prodotti per l’ambiente ecocompatibili, di uso quotidiano
attraverso varie fasi : dalla formulazione, alla produzione, al
confezionamento, al marketing del prodotto.
Il fine è quello di educare alla
neo-imprenditorialità e alla cultura d’impresa, favorendo negli allievi la
gestione autonoma delle proprie competenze, magari coinvolgendo di più proprio
quegli studenti che mostrano una scarsa motivazione allo studio e una grande
incertezza sul futuro e sulla utilità degli insegnamenti scolastici.
Verranno utilizzate infatti,
strategie didattiche e metodologie differenziate con interconnessione delle
competenze e attività laboratoriali.
Nei laboratori interagenti in un
percorso articolato di tutti gli indirizzi di studio dell’istituto, gli
studenti opereranno come se fossero in azienda. Elaboreranno e condurranno
opportune indagini di mercato.
Nei laboratori di competenza,
guidati nella corretta esecuzione delle procedure, saranno impegnati nella
preparazione di alcuni prodotti di uso quotidiano: crema per le mani,
bagnoschiuma, olio per il corpo, olio post-puntura, antizanzare, acqua
profumata e antiparassitario.
Non solo, saranno impegnati nella
realizzazione dei principali controlli microbiologici sul prodotto finito al
fine di valutare la sicurezza del cosmetico, nella progettazione ed
elaborazione della veste grafica e del packaging.
Determineranno anche i costi di
produzione e giungeranno alla formazione del prezzo finale del prodotto.
Tradurranno etichette e listini prezzo in lingua straniera (tedesco e inglese),
creeranno slogan in lingua straniera (tedesco e inglese), progetteranno e
realizzeranno un semplice prodotto audiovisivo per la commercializzazione.
Ricordiamo quello che sul progetto
aveva riferito lo scorso anno la dirigente scolastica Rosmunda Gentili, sempre
attuale e valido : “Lo studio della chimica spesso viene vissuto dagli allievi
come una noiosa acquisizione mnemonica di concetti apparentemente slegati dalla
realtà, mentre la realizzazione pratica di un prodotto, nel caso specifico di
un cosmetico, permette di superare questo limite accrescendo notevolmente la
motivazione allo studio della disciplina. Questo progetto è stato importante
non solo perché siamo riusciti a coinvolgere i vari indirizzi di studio, ma
anche perché ha dimostrato a noi docenti che insegnare non è solo trasmissione
di conoscenze, ma anche far comprendere come utilizzare sul campo, con le
materie prime, le nozioni apprese”.
Della
stessa idea è la nuova dirigente Angela Maria Santarcangelo: “Tali attività consentono di superare i metodi
tradizionali di insegnamento-apprendimento a favore di una didattica basata su
metodi cooperativi e laboratoriali. Sono soddisfatta di essere al Cabrini, sia
questo nuovo istituto di servizio che il precedente, agiscono affinché
l’apprendimento non sia una mera trasmissione di saperi, bensì una
manipolazione e interiorizzazione degli stessi, aumentando concretamente le
future possibilità di lavoro degli studenti .”
Vito Piepoli
giornalista tess. n. 99479