Cari
Amici,
siamo
lieti di segnalarvi venerdì 18 dicembre 2015, con partenza alle
ore 17 da Palazzo di Città, il percorso teatralizzato Il verbo
umanato, tratto da “La cantata dei pastori” di Andrea Perrucci, nel
centro storico di Taranto, con narrazioni e azioni sceniche a cura dei
partecipanti al laboratorio urbano I neri per strada condotto
da Giovanni Guarino per il Crest. Partecipazione libera.
“La
cantata dei pastori” ha un titolo lunghissimo e barocco (“Il vero lume tra
l’ombre, ovvero la spelonca arricchita per la nascita del verbo umanato”), ma è
universalmente nota con l’abbreviazione d’uso. Fu scritta nel 1698 dal
commediografo siciliano Andrea Perrucci, con lo pseudonimo di dottor Casimiro
Ruggiero Ugone, e da allora, da più di tre secoli, è continuamente
rappresentata, rimaneggiata, riscritta. È la storia delle traversie di Giuseppe
e Maria per giungere al censimento di Betlemme, che, accompagnati da alcune
figure popolari, dovranno superare molti ostacoli e insidie prima di trovare
rifugio nella grotta della Natività. Ed è naturalmente conseguente il lieto
fine, la salvazione dell’umanità dal peccato e il ritorno di Belfagor,
sconfitto, nel suo mondo infero di fiamme e zolfo. Fino all’anno prossimo,
quando anche lui, vecchio diavolaccio impunito, potrà tornare a raccontarci la
storia infinita della lotta millenaria tra Bene e Male. Insomma, un grande
archetipo.
La
originale rivisitazione de “I neri per strada” partirà da Palazzo di Città, in
piazza Municipio, per poi avviarsi lungo via Duomo. In particolare, la mappa
drammaturgica prevede soste al chiostro del convento di san Michele, sui
gradoni della chiesa di san Michele, all’ex convento di san Francesco, in
piazza postierla Immacolata, in piazza san Costantino, nel chiostro del
convento di santa Chiara, nel Duomo di san Cataldo. Da segnalare, tra gli
altri, un toccante racconto su santa Sofronia, vissuta nel IV secolo e venerata
come martire della Chiesa, che, scegliendo una vita penitenziale, visse da
eremita sull'isola di san Pietro, dove si costruì una capanna di rami e tronchi
d’albero. Nei fatti, un recupero della storia e delle leggende locali. I testi
del percorso teatralizzato sono sia in lingua che in dialetto. Per l’intero
tragitto, il tappeto sonoro di un sassofono accompagnerà il difficile viaggio
di Giuseppe e Maria da Nazaret a Betlemme, passando dalla vecchia isola
tarantina.
Con l'occasione auguriamo buone feste
area comunicazione CREST