sabato 5 dicembre, alle
ore 19 al TaTÀ di Taranto
Taranto. Un anno in città
vecchia
il libro fotografico e il
video di cyop&kaf, collettivo napoletano di pittori di strada
Tra
il mare e l’acciaio. Sabato 5 dicembre, alle ore 19 al TaTÀ di Taranto, in via
Grazia Deledda ai Tamburi, cyop&kaf presenta il libro
fotografico “Taranto. Un anno in città vecchia” e il video “Timoni al vento”.
Ne discutono con gli autori Angelo Cannata (Le Sciaje) e lo storico dell’arte
Gianluca Marinelli. Modera la giornalista Marina Luzzi. Ingresso libero.
Seguirà, alle ore 21, il debutto della nuova produzione del Crest “Ragazzi di
via Pal” di Gaetano Colella e Gabriele Duma, regia Gabriele Duma, con Giuseppe
Marzio, Andrea Santoro, Andrea Simonetti, Serena Tondo. Biglietto intero 15
euro, ridotto (under 30 e over 65) 10 euro. Info: 099.4707948.
Oltre
120 disegni realizzati nel corso di un anno, tra il 2013 e il 2014, nel centro
storico della città di Taranto. Un libro fotografico e un video per raccontare
quell’esperienza. Dopo i riconoscimenti internazionali ottenuti dal film
documentario “Il segreto”, premiato al Torino Film Festival e al Cinéma du réel
di Parigi e dedicato ai ragazzi dei Quartieri Spagnoli, dove cyop&kaf è
nato, il collettivo napoletano di pittori di strada è ospite del Crest,
nell’ambito della stagione 2015/16 di "Periferie”. Come anche per la
stessa Torino, l’industrializzazione e la più recente deindustrializzazione
hanno condizionato pesantemente le vicende storiche dell’area urbana di Taranto
e in particolare quelle della città vecchia che versa in stato di abbandono. Il
suo svuotamento è stato progressivo: i primi spostamenti forzati si
verificarono durante il fascismo, poi, con la costruzione delle acciaierie, ci
fu il grande esodo verso le case nuove, accompagnato dalla sparizione di
attività tradizionali, da sentimenti di insicurezza, dal malessere della
tossicodipendenza. Tutt’intorno, il lento, universale, sbriciolamento dei
rapporti umani svaniti in un’aria di polveri.
Taranto
vecchia è oggi sospesa fra gli scenari foschi d’un disfacimento definitivo e i
sogni spettacolari sostenuti da «fondi europei», «turismo» e «aperitivi». Che
ne sarà della città vecchia di Taranto? Cyop&kaf l’ha esplorata per un
anno, dipingendone i muri a stretto contatto con gli abitanti e le loro storie.
Ciò che ne è emerso è un incendio di colori in mezzo ad altri focolai di
resistenza. Fra i vicoli si incontrano infatti locali occupati, centri sociali,
progetti autonomi di ristrutturazione, un’esile cooperativa di pescatori, un
pittore collezionista, l’ultimo dei macellai… E anche un centro studi - Le
Sciaje - determinato a preservare e nutrire il patrimonio di ricordi, pratiche
sociali e forme di vita. Tutto è confluito in un volume fotografico intitolato
“Taranto. Un anno in città vecchia” e in un video diario di bordo, “Timoni al
vento”, che vengono entrambi presentati al TaTÀ da cyop&kaf e da Angelo
Cannata del Centro Studi Documentazione e Ricerca “Le Sciaje”.
Foto pubblicate sul libro "Taranto. Un anno in città vecchia" di cyop&kaf