4 dicembre 2015 | ore 21 | Teatro ORFEO

(serata inaugurale della 72ª Stagione Concertistica)

CARMEN

con ROSSELLA BRESCIA

e AMILCAR MORET

balletto in due atti di Luciano Cannito

su musiche di Georges Bizet e Marco Schiavoni

coreografia e regia Luciano Cannito

produzione DANIELE CIPRIANI ENTERTAINMENT

Tutte le CARMEN del mondo

Un gruppo di profughi sbarca a Lampedusa, luogo solare del Sud per la ricca e annoiata Europa, mitico e irraggiungibile Nord per migliaia di immigrati in cerca di fortuna. I clandestini sono sfruttati dallo scafista Escamillo e braccati dalle forze dellordine, comandate dal severo carabiniere Don José. Al centro di una storia che parla insieme di disperazione e speranza, lamore travolgente tra Carmen e Don José, segnato dal tentativo di questultimo di piegare il fiero spirito ribelle della donna amata ad una vita fatta di routine, passeggiate e tanta televisione. In breve, così, la passione si trasforma in noia, solitudine, angoscia... Carmen, non sa e non può vivere in una gabbia di mediocrità. La donna scappa e torna al campo profughi, rifugiandosi tra le braccia di Escamillo, pur consapevole delle drammatiche conseguenze della propria scelta. La potenza della musica di Bizet ha reso Carmen un archetipo universale della cultura dellOccidente. Dire Carmen equivale a dire voluttà, forza, istinto. Carmen è il sole dei Sud, la felice disperazione di possedere solo se stessi e la propria libertà. E la mia Carmen è semplicemente una donna, che oggi potrebbe essere sudanese, kurda, afghana, kosovara, pakistana; uno dei tanti esempi di eroina quotidiana che non ha paura di rischiare tutto per la propria indipendenza, consapevole di possedere forza, bellezza e dignità. Carmen sa di essere ricca di quella ricchezza che non si può comprare. In netta antitesi, invece, appaiono le due figure maschili: da un lato Don José, il maschio occidentale del tutto inadeguato, imbrigliato comè in unarmatura di burocratica formalità; dallaltro Escamillo, il macho, luomo di successo ma dalla gloria effimera. Lepilogo per Carmen sarà drammatico: ma sarà davvero lei ad uscirne sconfitta? A perdere è davvero chi muore o forse chi, pur sopravvivendo, viene svilito nellanima, nella fede, nellorgoglio, nella speranza?

Luciano Cannito

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