"Con...fini che si incontrano"
Laboratorio e spettacolo
teatrale dei richiedenti asilo politico
SPRAR di Martina Franca
IL 17 DICEMBRE H.20.30
Auditorium "Divino Amore" - Contrada Palombella
Con...fini che si incontrano: è il titolo del
laboratorio teatrale condotto dal regista Carlo DILONARDO che vede la
partecipazione di nove richiedenti asilo politico dello SPRAR (SERVIZIO DI
PROTEZIONE per richiedenti asilo e rifugiati) di Martina Franca, di diverse
nazionalità: Iran, Ghana, Pakistan, Afghanistan e Mali. Il titolo è stato
pensato come ha dichiarato il regista proprio in riferimento “all'uditorio che
vado a formare”, ma anche perché allo stesso tempo la parola “confini” spinge a
una riflessione. Ha scelto in particolare la parola “fini” nel senso di
“finalità che si incontrano”: “i ragazzi con cui ci stiamo confrontando e da
cui stiamo imparando tantissimo” - continua Dilonardo - “hanno una serie di
storie particolari, ed alcune sono state parzialmente esposte proprio il primo
giorno con una serie di presentazioni teatrali”. Differenti storie di vita,
racconta il regista, ma tutte accomunate da un'unica finalità, ossia il
raggiungimento delle loro libertà: libertà di espressione, libertà di pensiero,
ma anche serenità. C'è chi ha fatto il soldato, o chi addirittura il teatro già
lo faceva a scuola, lavorando come insegnante nel paese d'origine. Come Fatima,
donna irachena capace di trasmettere col suo sguardo forti emozioni, anche a
perfetti sconosciuti. Fatima, racconta il regista, è sempre la prima ad
arrivare al laboratorio, che si tiene ogni martedì e giovedì nell'auditorium
del convento delle Agostiniane.
Qui i richiedenti asilo vengono formati dal regista e
dall'assistente alla regia, Valentina Colucci, supportati dalla psicologa dello
Sprar, Fabrizia Lodeserto, e dal meditore culturale dell'Associazione Salam
Wasim Kalkout.
Ognuno di loro, insieme alla coordinatrice del progetto, Angela
Franchini, alla pari di ogni corsista, si sveste del proprio ruolo e partecipa
attivamente al laboratorio, seguendo e rispettando le volontà e i consigli del
regista. Dilonardo,presidente dell'Associazione Culturale Teatri&Culture,
dopo una ventennale esperienza maturata nella Capitale, per la prima volta si
trova ad avere come uditori i richiedenti asilo politico. A livello di storie,
tuttavia, non si distanzia da un laboratorio normale, in quanto la modalità di
approccio utilizzata è di tipo aperto. Il trainer, chi dirige un corso, in
altre parole il regista deve mettersi in atteggiamento di apertura, sostiene
Dilonardo: una volta che accoglie i disagi automaticamente deve riuscire anche
a gestirli. Ed è su questa sua forte propensione alla modalità di ascolto
indiretto che ha impostato il suo laboratorio teatrale. E se l'idea iniziale
era quella di metter su una piece rappresentante le avventure di Robinson
Crusoe, la conoscenza più approfondita dei partecipanti al laboratorio ha
permesso al regista di capire che era necessario ripensare la trama. Dice
Dilonardo “loro sono comici, sono divertenti: si divertono loro con degli
esercizi banalissimi di riscaldamento che poi fanno anche gli attori
professionisti. La rotta la devi necessariamente cambiare!”. E quale sarà la
“rotta” scelta lo si scoprirà a breve. Il percorso iniziato il 15 settembre si
concluderà infatti il 17 dicembre con uno spettacolo finale
aperto a tutti: l'appuntamento è alle 20.30 presso l'Auditorium "Divino
Amore" - Contrada Palombella, Martina Franca.