Per rileggere gli Orienti
martedì 17 novembre 2015
nuova edizione del libro di Pierfranco Bruni: “LA PIETRA D’ORIENTE”
Si raccontano i destini e i personaggi nella tradizione e nella storia
Nuova edizione del romanzo di Pierfranco Bruni “La pietra d’Oriente” (edito, in una elegante veste, da Pellegrini). Un romanzo profetico che intreccia le fedi tra le civiltà e i personaggi raccontano destini. Gesù, Giuda, Maria di Magdala, Pilato e Paolo nel cammino alla ricerca degli Orienti e degli Occidenti sono i protagonisti che si raccontano intrecciando linguaggi e culture, modelli identitari e poesia. Una tematica che vive anche nel suo libro su San Paolo e i Mediterranei. Il romanzo di Pierfranco Bruni presenta un forte inciso proprio nella condizione geopolitica in cui si trovano a vivere il Mediterraneo e l’Oriente nella sua articolazione geografica. È certamente un romanzo in cui le metafore e l’estetica della filosofia si intrecciano, come avviene negli scritti di Pierfranco Bruni, con la letteratura tra prosa e poesia.
“Nelle pagine di Bruni, ha affermato Gerardo Picardo, la memoria è un abbraccio o una condanna. Narra di identità non sconfitte eppure dolorose perché “c’è sempre una ruga solcata dalle mani”. Giuda si è smarrito, come Ulisse che ha dovuto combattere la perdizione per ritornare a Penelope e alla sua terra. Il Nazareno e Giuda sono ancora insieme sui sentieri del tempo. “Gesù gli teneva la mano. Non hai sfidato me – gli dice – ti sei voluto sfidare. Il tuo peccato non è il tradimento, è quello di non essere stato capace di resistere e di aspettare. Non hai saputo sperare”. Si è contrapposto alla Verità con una sua verità”. Un romanzo già tradotto in diverse lingue offre spazi a chiavi di lettura importanti nell’intreccio tra metafisica e religioni tanto che nell’ultimo capitolo si parla di Tunisi e di una donna con il velo, Nadine, che incontra il suo amante alle porte della Medina. Bruni, attento conoscitore del mondo mediterraneo e orientale fa incontrare, in una lettura buddista, le fedi ed è una significativa finestra aperta sulle culture diverse che incontrano il linguaggio della letteratura. Con questo romanzo Pierfranco Bruni, nella continuità del suo ricercare l’essenza nell’anima dei simboli, tocca i rifermenti più alti del dialogare tra la metafora del narrare e una griglia di personaggio che costituiscono i veri archetipi di una letteratura del sogno e della memoria, della magia e dell’incanto grazie ad una tavolozza che ricami i pensieri di un io narrante che diventa il dialogante contatto tra il viaggiatore incantato e il disincanto del silenzio. Pagine preziose che toccano l’originalità di un modello letterario tutto vissuto nella trasparenza dell’immaginario e della profondità. Un romanzo viaggio, ma questa volta lo scrittore, servendosi dei monaci camminanti nel deserto, apre un costante colloquio con dei personaggi che sono la sfera del linguaggio.
Pierfranco Bruni
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