"Migranti, perché?"
martedì 3 novembre 2015
sintesi della conferenza tenutasi presso l'Associazione "Presenza Lucana"
Presso la sede dell’Associazione Culturale Presenza Lucana di Taranto, si è svolta una conferenza, della cartella Società Multietnica, dal titolo “Migranti Perché?” E’ da molto tempo che l’Associazione sta cercando di arricchire questa cartella di natura sociale. Oggi tutti noi viviamo in una collettività caratterizzata dalla presenza di persone di diversa nazionalità, etnia e cultura in uno stesso territorio; pertanto l’istruzione attuale è anche definita come cultura multietnica. Scopo della cartella è di poter comprendere, più da vicino, i messaggi reali e il perché migliaia di persone si avventurano, per mare e per terra, rischiando la vita, per scappare dai propri territori. Nella sua relazione Oronzo Corigliano, coordinatore del museo multietnico di Lizzano, che è vissuto alcuni anni in Africa, ha dato quelle risposte che noi, anche dai mass media non riusciamo, con precisione, ad avere. Sono tanti i dibattiti “chiacchierati” che ogni giorno si aprono su tutti i canali televisivi. E' importante che gli abitanti delle nazioni più industrializzate (G20), si pongano delle domande fatte di tanti perchè e che trovino risposte a quello che sta accadendo. Se i popoli in guerra, africani e altri, non hanno industrie, né brevetti per la costruzione di armi, come fanno ad armarsi? Le industrie belliche del mondo, forse sono quelle che devono interrogarsi di più e dare oggi una risposta al perché si registrano tante guerre con conseguenti migrazioni di massa. Nel suo intervento, Don Francesco Mitidieri, ha raccontato le difficoltà che s’incontrano per l’assistenza ai tanti migranti che giungono nella nostra città. E’importante che alla base dell’integrazione, poiché è questa che bisogna cercare in un mondo globalizzato, ci sia l’amore e un rapporto che, poco per volta, possa diventare umano e ridare ai ragazzi che arrivano, quella speranza necessaria per aprirsi e fare in modo che anche la loro cultura di base sia compresa, anche da noi. La cosa più grave in quest’approccio è quello di non far sentire, i ragazzi, come degli emarginati. Per questo, famiglie tarantine hanno cominciato a ospitare ragazzi, nel pranzo della domenica, per ridare il piacere della famiglia a chi non l'ha più. Imma Naio e Mario Calzolaro hanno letto alcune liriche e storie di anonimi migranti, per comprendere meglio, dalle singole storie, ciò che accade realmente in questo periodo, nel mondo. E’ bene che incontri, come quello di Presenza Lucana, abbiano un seguito importante per la crescita sociale e cristiana. In chiusura sono stati ricordati i milioni di italiani emigrati, dopo l’unità d’Italia sino al 1953, proponendo la bellissima poesia “Gli Emigranti” di Edmondo De Amicis, letta con amore da Imma e Mario. Un breve dibattito ha chiuso l’incontro. Art. Michele Santoro
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