HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•   “Percorsi educativi per una società interculturale”
•   MAGNA GRECIA AWARDS 2019


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO



•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO


•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
Diritto d'asilo per Munir e i profughi palestinesi
giovedì 29 ottobre 2015

da Antonietta Podda
(addetta stampa Salam ong)


center>


DIRITTO D'ASILO PER MUNIR E I PROFUGHI PALESTINESI

 

Sta lottando tra la vita e la morte la figlia di un richiedente asilo politico palestinese ospitato nello Sprar di Martina Franca. La bambina, mentre ritornava a casa, all’uscita di scuola nella città di Nablus in Cisgiordania -Palestina, è stata ferita da un colpo d’arma da fuoco da parte di militari israeliani. L’associazione Salam si stringe al dolore del richiedente asilo e della sua famiglia. Munir, questo è il suo nome, aveva manifestato il desiderio di ricongiungimento familiare: ipotesi che è venuta meno nel momento in cui la Commissione Territoriale gli ha riconosciuto la sola protezione umanitaria. Infatti la legge italiana tutela l’unità del nucleo familiare dei soli beneficiari a cui è stato riconosciuto lo status di “rifugiato” e la “protezione sussidiaria”. A Munir quindi è preclusa questa possibilità. Lui e suo fratello, entrambi beneficiari  Sprar di Martina Franca hanno infatti ottenuto il riconoscimento della protezione umanitaria. Ma oramai tutti sanno chi sono i palestinesi e perché fuggono. La Cisgiordania, nello specifico, è un territorio caldissimo sconvolto da decenni di occupazione israeliana,  che continua ancora oggi e con maggiore efferatezza. L’Associazione Salam trova quindi  quanto mai paradossale che soprattutto oggi in cui assistiamo ad una escalation di violenti scontri tra i Palestinesi e le forze israeliane, ai richiedenti asilo palestinesi non venga riconosciuto lo status di rifugiato politico o una protezione internazionale come quella sussidiaria che si rilascia a chi ha necessità di essere protetto in quanto, se ritornasse nel Paese di origine, andrebbe incontro al rischio di subire un danno grave. Considerato poi l’ultimo rapporto dell’Ocha, Ufficio per il coordinamento umanitario delle Nazioni Unite, secondo cui il numero di morti e feriti palestinesi è il più alto registrato, in una sola settimana, dal 2005 – riteniamo che sia assolutamente da rivedere la decisione presa dalla Commissione Territoriale, rispetto ai richiedenti asilo palestinesi. Con i palestinesi presenti nella nostra regione, e per tutti i palestinesi vittime di ingiustizia, l’Associazione Salam si mobiliterà al loro fianco e con una serie di iniziative pubbliche nel mese di novembre, e che culmineranno  il 29 novembre Giornata Internazionale in solidarietà col popolo palestinese. Ed è nello spirito della Convenzione di Ginevra, e dell’articolo 14 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che sancisce che “Ogni individuo ha il diritto di cercare e godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni”, che l’Associazione Salam opera e rivolge la sua attività, impegnandosi fattivamente affinché questo diritto, il diritto d’asilo, non sia “tutelato” solo sulla Carta.




Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   società   ambiente   delfinario   blunote