"Ghetto Italia. I braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento" scritto da Yvan Sagnet insieme a Leonardo Palmisano
venerdì 16 ottobre 2015 Presentazione domenica 25 ottobre 18,30 Biblioteca Off Topic delle Officine Tarantine
da luciano.manna@euthink.it
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Domenica 25 ottobre alle ore 18:30 presso la biblioteca Off Topic delle Officine Tarantine Il secondo libro di Yvan Sagnet sarà disponibile nelle librerie il 5 novembre prossimo: "Ghetto Italia. I braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento", scritto insieme a Leonardo Palmisano. Riteniamo, pertanto, utile ed importante ripercorrere, riproponendo la sua prima pubblicazione, il percorso di Yvan in Italia che lo vede protagonista di una rivoluzione storica nelle terre pugliesi contro le aziende agricole che si avvalgono del caporalato.
Interverranno:
- Yvan Sagnet, autore del libro e Coordinatore Regionale per l'immigrazione Flai Puglia e Vice Presidente del Cetri-Tires
- Leonardo Palmisano, analista sociale, scrittore, sceneggiatore, docente di Sociologia Urbana al Politecnico di Bari e coordinatore scientifico dell’Osservatorio della Regione Puglia sui sistemi di Istruzione e Formazione.
“Quando partii per l’Italia immaginavo che la mia nuova vita sarebbe stata pulita e semplice come le nuvole che vedevo scorrere sotto l’aereo. Ma ero molto lontano dalla verità.” Yvan Sagnet
In questo libro c’è la storia vera di Yvan Sagnet, la storia di un ventenne che sogna verità e giustizia e lotta per ottenerla.
Yvan Sagnet arriva in Italia per studiare nel 2007. Ha sempre sognato il nostro paese per via del calcio, la moda, il design. Aveva cinque anni quando i leoni del Camerun sorpresero gli appassionati ai mondiali italiani del 1990; ed è allora che Yvan conosce cos’è l’Italia, e lo fa attraverso con lo sguardo trasognato d’un bambino che ammira i calciatori si chiamano Baggio, Vialli, Maldini. Yvan studia la lingua, gli usi e i costumi italiani, si appassiona alla storia, la politica e la società, finché realizza il suo sogno di vivere in Italia superando l’esame di lingua e vincendo una borsa di studio al Politecnico di Torino.
Non un caso, la città della sua Juventus, la squadra che tifa sin da bambino. Yvan fatica ad ambientarsi nel freddo nord, ma alla fine riesce a trovare un equilibrio, lavora in un supermercato e si appassiona alla politica italiana. Durante l’estate del 2011 per guadagnarsi da vivere e mantenersi gli studi raggiungerà Nardò in Puglia. Nella masseria salentina di Boncuri si raccolgono i braccianti agricoli per la stagione del pomodoro.
Lì Yvan scopre il mondo dei caporali che chiedono ai braccianti i documenti originali per lavorare nei campi di pomodoro, li ricattano e li fanno lavorare sino a sedici ore al giorno sotto il sole senza una paga adeguata. Yvan conosce lo sfruttamento, i diritti calpestati, il dover lottare per avere un materasso, pagare per farsi trasportare in un pronto soccorso. Fino a quando un giorno i caporali chiedono di intensificare il lavoro, ma Yvan e altri braccianti non ci stanno e organizzano il primo grande sciopero autonomo di braccianti stranieri in Italia.
La rivolta avrà eco nazionale e Yvan, poco più che ventenne comincerà una lotta di libertà e giustizia che ancora oggi persegue. In Ama il tuo sogno, Yvan Sagnet racconta quel “sogno” italiano diventato realtà solo per un istante, ma anche la voglia e il coraggio per cambiare il lavoro e la rivolta per i propri diritti, la sete di verità e il valore della parola dignità.
Nella Masseria Boncuri di Nardò, oltre mille chilometri da Torino, Yvan Sagnet vivrà nell’estate del 2011 la più importante stagione della sua vita.
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