Nella modernità la
tradizione e il coraggio di San Paolo nel libro di Pierfranco Bruni al Premio
Scanno 19 settembre dialogando con Giulio Rolando, Neria De Giovanni e
Francesco D’Episcopo
Neria De Giovanni: “Il
San Paolo di Bruni Un linguaggio nella contemporaneità con la cultura della
tradizione”.
Micol Bruni
“E’ come se parlasse il linguaggio della
‘modernità’ nella cultura della tradizione, che resta l’elemento portante per
comprendere la figura di Paolo nella storia, nella teologia e nel tempo dei nostri
viaggi. Lo scrittore è come se ‘traducesse’ nella contemporaneità la forza e il
mistero di San Paolo”. Sono parole di Neria De Giovanni che presenterà il San
Paolo di Pierfranco Bruni. Neria De Giovanni, conoscitrice attenta della
letteratura cristiana, ha letto nel libro di Bruni un Paolo che ha la lingua
dei nostri giorni nella identità delle fedi.
Infatti attraversare la teologia di San Paolo è
percorrere un viaggio tra fede, mistero e storia. Con San Paolo non si può
prescindere dal rapporto tra archeologia e storia e tra mondo ebraico,
cristiano e mediterraneo nella sua complessità. Una dimensione che pone una
ragione d’essere anche in una lettura sia geopolitica che religiosa del
Mediterraneo. Un Mediterraneo tra tre religioni che si leggono come filosofie,
come teologie, come storia. Infatti il San Paolo di Pierfranco Bruni è un
intrecciare il senso della religiosità con il mistero (ovvero misticismo) dei
padri del deserto non dimenticando la storia. Il libro di Pierfranco Bruni su
San Paolo: “L’altare della speranza. Paolo di Tarso, i linguaggi e la
parola nella fede del viaggio” sarà presentato a Scanno per la XLII Edizione del Premio Scanno.
A discutere con Pierfranco Bruni, nell’aprire le
manifestazione del Premio Scanno 2015 della Fondazione Tanturri, sabato 19
settembre alle ore 9.30, ci saranno Giulio Rolando, direttore de “Il Cerchio”,
Neria De Giovanni, Presidente Associazione Internazionale Critici letterari,
Francesco D’Episcopo, Università Federico II Napoli e storico della letteratura.
Sarà una importante discussione perché il legame è tra la religiosità, il
carisma, le etnie, il Mediterraneo nei viaggi di San Paolo.
Tre sono i viaggi che compie Pierfranco Bruni
con il San Paolo tra i linguaggi e la parola nella fede, come sottolinea Giulio
Rolando, di recente pubblicazione (Prospettive Meridionali, collaborazione CSR
– SLSI, e Progetto Etnie del Mibact).
Il primo disegna la teoria di un Mediterraneo
geo-religioso vissuto tra terra e mare in una prospettiva che è quella della
“metafisica della parola”, come egli stesso afferma. Il capitolo ha questo
titolo: “L’incontro con Paolo”.
Il secondo è un percorso filosofico e teologico
nel corso del quale si incontrano Pascal, Kierkegaard e anche Benedetto XVI. Ma
il punto centrale resta il concetto mistico di “confessione” e di fede in un
intreccio tra tempo e memoria. Da queste pagine, chiaramente, si evince la sua
formazione filosofica esistenzialista che trova in Maria Zambrano il punto
centrale di un incontro tra Platone e Agostino e prima ancora Seneca. Il
capitolo ha questo titolo: “San Paolo e l’esistenzialismo cristiano”.
Il terzo è tutto costruito su punti di
riferimento che sembrano geografici, ma sono marcatamente spirituali, ovvero
Damasco e Malta. Il viaggio, in fondo, lungo le rotte del Mediterraneo vive a
Malta un approdo che è lo snodo dei venti e delle acque del viaggio. D’altronde
il suo far scorrere il linguaggio tocca due porti metafisici: la civiltà e la
tradizione. Il capitolo ha questo titolo: “L’altare della speranza”. È il
capitolo che offre la sintesi al libro.
Un capitolo finale “Un tassello per non
concludere” chiude questo mosaico, che come dice spesso Bruni, resta sempre
incompiuto. Un bel lavoro che vede la prefazione del Vescovo Vincenzo Bertolone
e la posta fazione del giornalista Gerardo Picardo. Una splendida copertina di
Valentina Marelli.
Un San Paolo dei viaggi lungo gli itinerari
della fede nei Mediterranei delle civiltà. Un libro che si lega strettamente al
romanzo “La pietra d’Oriente” (Pellegrini) che è stato già tradotto in diverse
lingue e presentato di recente in Rai.