AERONAUTICA MILITARE
65° DEPOSITO
TERRITORIALE
Via per S.Giorgio J.,
7.000
74100 TARANTO
Lunedì 01 giugno si è svolta presso il 65° Deposito Aeronautica
Militare l’inaugurazione della mostra d’arte pittorica dal tema “Ali, Ponti e
Pontili” patrocinata dall’Associazione Nazionale Ufficiali dell’Aeronautica e
dall’Associazione Culturale “L’Impronta”.
L’evento è iniziato con il saluto d’accoglienza rivolto ai
numerosi partecipanti del Comandante del Reparto, Tenente Colonnello Pier
Giorgio FARINA e da una breve conferenza tenuta dai principali attori che, a
vario titolo, hanno contribuito all’organizzazione della manifestazione ed in
particolare, dal Presidente delle Sezione ANUA di Taranto, Dott. Aldo
MARTURANO, dal Comandante della Scuola Volontari Truppa AM, Col. Roberto LEO,
dal Presidente della Associazione “L’Impronta”, Prof. Arturo CAMERINO, dal Vice
Direttore dell’Istituto Superiore Musicale “G.Paisiello” e dal giornalista dott.
Antonio BIELLA ex direttore del Corriere di Taranto..
A seguire c’è stata, con il rituale taglio del nastro,
l’inaugurazione della Mostra pittorica dove gli ospiti hanno potuto apprezzare
le opere realizzate da 26 artisti incentrate sul tema Ali, Ponti e, Pontili ed
ammirare alcune opere della pittrice futurista Marcella MENCHERINI,
graditissima ospite della serata.
A coronamento della cerimonia si è tenuto un concerto
dell’Orchestra da Camera di Taranto “Accademia Mezzogiorno Musicale”, diretta
dai maestri Franco MEZZENA e Nancy BARNABA con un programma di quattro brani.
Il concerto si è aperto con l’Inno di Mameli, accompagnato, con
grande trasporto e orgoglio, dal canto di tutta la platea, seguito da due
splendidi brani di Bach e Vivaldi.
Particolarmente
emozionante è stata la chiusura del concerto con la recita della Preghiera
dell’Aviatore da parte del Comandante del 65 Deposito sulle note del GRABRIEL’S OBOE.
Al termine c’è stata la consegna degli attestati e delle targhe
commemorative dell’evento ai vari protagonisti della emozionante serata tra cui
gli sponsor che hanno contribuito alla riuscita dell’intera manifestazione.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione di diverse autorità
civili e militari oltre ai già citati relatori ed in particolare il Col. Andrea
MARRADI, Comandante del 16° Stormo di Martina Franca, il Ten. Col. Domenico
SPALLUTO, Comandante del 114° Deposito di Francavilla Fontana, la pittrice
Marcella MENCHERINI, da rappresentanti dell’ ANUA e dell’ Associazione Arma
Aeronautica e dagli illustri rappresentati dell’Associazione “Pionieri
dell’Aeronautica” tra cui il Presidente Gen. S.A. Antonino ALTORIO e il Gen.
S.A. Gianpietro GARGINI.
IL CAPO UFFICIO COMANDO
(Magg. AAran Rossano ROCCO COPPARI)
IL COMANDANTE
(Ten. Col. A.A.r.a.n. Pier Giorgio FARINA)
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AERONAUTICA MILITARE
65° Deposito Territoriale Carburanti di Taranto
LE ORIGINI
Negli
anni antecedenti la 2^ Guerra Mondiale, Taranto vantava sul suo territorio, la
presenza di uno dei più importanti aeroporti della neonata Regia Aeronautica: l’idroscalo
“Luigi Bologna”, che dal Mar Piccolo vedeva decollare, proprio in quegli anni
pionieristici, i suoi idrovolanti.
A
due passi da Taranto operava anche l’aeroporto “Marcello Arlotta” di Grottaglie
che, dismessi i palloni aerostatici, era divenuta “Scuola Centrale di
Pilotaggio”.
In
Italia gli aeroporti erano in quegli anni molto numerosi, e la Puglia, grazie
alle condizioni meteorologiche e morfologiche favorevoli, ne vantava
moltissimi: Taranto Manduria, Brindisi Idroscalo, Gioia del Colle, Lecce
Galatina, Foggia Gino Lisa, Foggia Amendola, Foggia Tortorella, Idroscalo
S.Nicola Varano, Bari Palese Macchie ed altri ancora, dismessi nell’immediato
dopoguerra.
Era
quindi necessario realizzare una struttura nazionale che provvedesse ai
rifornimenti. In questa ottica fu deciso di creare un deposito a Taranto che,
sotto l’egida del X Deposito Centrale di Fiumicino, trattasse
carbo-lubrificanti avio e per autotrazione. Tale struttura operativa doveva
essere raggiungibile sia in treno che in mare, ed essere attigua ad un’arteria
stradale capace di supportare il traffico di autocisterne e camion da e per gli
aeroporti da rifornire.
La
ferrovia, che partendo dalla stazione di Taranto, viaggia in direzione di
Brindisi, giunta alla Stazione Nasisi, generava una linea che circumnavigava il
Mar Piccolo ricongiungendosi alla Città. Questa ferrovia, da molti anni ormai
dismessa, rendeva possibili i rifornimenti agli Enti militari che operavano
affacciandosi sul Mar Piccolo, tra cui Deposito Carburanti, l’Idroscalo e
l’Arsenale della Marina Militare.
L’EVOLUZIONE DELL’ENTE
Il
lavori per realizzare il Deposito carbo-lubrificanti iniziarono nel 1937 e
durarono circa due anni. La sua “arteria pulsante” era, ed è tutt’ora, il
“Pontile a Mare”, una passerella lunga alcune centinaia di metri che dalla
sponda si protrae verso il mare aperto, per consentire l’attracco alle mini
navi petroliere (bettoline). Trasportato via mare in grandi quantità, il
carburante viene poi stoccato nei serbatoi di stivaggio, costruiti con criteri
di sicurezza tali da evitare qualsiasi tipo di sversamento, di fatto, mai
verificatosi in tanti anni di “onorato servizio” .
Al
termine del secondo conflitto mondiale il settore rifornimenti dell’Aeronautica
Militare venne riorganizzato, ed il 54° Deposito di Taranto divenne 17°
Deposito Centrale e, nel 1956, Distaccamento del X Deposito Centrale. Nel 1962
l’Ente assunse la denominazione di 105° Deposito Sussidiario per passare, alla
chiusura del X Deposito, sotto le dipendenze del 6° Deposito Centrale di
Fiumicino. Nella sua storia più recente fu ribattezzato 65° Deposito
Sussidiario A.M. ed infine, nel 1981 assunse la denominazione di 65° Deposito
Territoriale A.M..
IL SUO DISTINTIVO
Il
Distintivo di Reparto del 65° DTAM descrive con pochi tratti la sua
collocazione geografica e la sua precipua missione. Sul Mare blu di Taranto si
estende il terminale marino, arteria vitale e fonte di lavoro presidiato dal
Delfino che ghermisce il tridente di Nettuno, in omaggio alla Città Jonica che
da quasi ottant’anni ospita questa realtà. Sullo sfondo, nel cielo turchino,
sfrecciano due velivoli Panavia PA-200 Tornado, mentre si riforniscono in volo
in configurazione “Buddy-Buddy”. Prima del 1994 i velivoli raffigurati nello
stemma erano due Lockheed F 104 “Cacciatori di Stelle”. La coppia di Tornado
raffigura in modo più realistico un percorso finale del carburante che, dopo
molti passaggi, provenendo dai serbatoi di una nave, attraversa le ultime
condotte per raggiungere il motore specifico a cui darà propulsione.
PROGRAMMA CENTENARIO IDROSCALO BOLOGNA _IDEAS&DREAMS
Note stampa Paisiello