Sarà il giornalista, conduttore
radiofonico e scrittore Alessandro Leogrande, giovedì
23 aprile, alle ore 18 a Palazzo Galeota, nel borgo antico di Taranto (via
Duomo 234), a chiudere il ciclo di incontri del percorso formativo
"Parliamo di teatro", organizzato dall’associazione culturale Il
Granaio e inserito all'interno di "Pubblico", un
progetto di audience development, a cura del Crest, capofila di una rete di
associazioni, d'intesa col progetto strategico ICE e il Teatro Pubblico
Pugliese. Partecipazione libera.
Con lo sguardo rivolto ai tre
spettacoli teatrali del progetto “…sono Stato io?” (La Società, Giù e Discorsi alla nazione) che, raccontando l’Italia di oggi nei vizi e nelle
poche virtù, rappresentano e declinano il malessere che scorre nel quotidiano
con un lessico e un linguaggio teatrale proprio, incontriamo un autore che ha
sempre coniugato letteratura e cronaca, e talvolta drammaturgia e cronaca.
Tante le domande e le riflessioni comuni, una su tutte: la voce delle arti e
degli artisti ha valore di denuncia? Con quale capacità di essere incisivi?
Nato a
Taranto nel 1977, Alessandro Leogrande vive a Roma. È vicedirettore del mensile
“Lo straniero”. Collabora con “il Corriere del Mezzogiorno”, “il Riformista”,
“Saturno” (inserto culturale de “il Fatto Quotidiano”), Radio Tre. Ha scritto:
“Un mare nascosto” (L’ancora del Mediterraneo, 2000), “Nel paese dei viceré.
L’Italia tra pace e guerra” (L’ancora del Mediterraneo, 2006), “Uomini e
caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud” (Mondadori,
2008), “Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali” (Fandango,
2010), “Fumo sulla città” (Fandango, 2013). Ha curato le antologie “Nel
Sud senza bussola. Venti voci per ritrovare l’orientamento” (con Goffredo Fofi;
L’ancora del Mediterraneo, 2002), “Ogni maledetta domenica. Otto storie di
calcio” (minimum fax, 2010). Feltrinelli ha pubblicato “Il naufragio. Morte nel
Mediterraneo” (2011, premi Volponi e Kapuściński) e nella
collana digitale “Zoom Adriatico” (2011). Nel 2014 ha firmato il libretto di “Katër i Radës. Il naufragio”, opera
da camera con la regia teatrale di Salvatore Tramacere commissionata dalla
Biennale di Venezia al compositore albanese Admir Shkurtaj (58. Festival Internazionale di Musica Contemporanea).
I partecipanti all'incontro
riceveranno un coupon valido per un ingresso ridotto allo spettacolo “Giù” della
Compagnia Scimone Sframeli, in scena al TaTÀ di Taranto (via
Grazia Deledda snc), domenica 26 (ore 21), per la rassegna “… sono Stato io?”, un progetto del Crest, in
collaborazione con “Pubblico” e la Cgil Taranto
Per maggiori informazioni: 099.4725780 - 366.3473343.
Taranto,
20 aprile 2015.
Pierpaolo Scuro
Comunicazione e Ufficio Stampa cell. 3401273480
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