LONTANANZA DISTACCO AMORE DI AGRESTI AL LICEO DI GROTTAGLIE
sabato 18 aprile 2015
di Piefranco Bruni
"L'AMORE DI LONTANO" di Giovanni Agresti si impagina tra il senso di un addio, la morte della madre e quel viatico del distacco costituiscono una delle chiavi lettura scavati nella coscienza, e una memoria che non smetterà di intrecciare misteri.
Al Liceo Moscati di Grottaglie guidato da Anna Sturino, nella Settimana della Cultura del dipartimento lettere coordinato da Marilena Cavallo.
Mistero, dunque, è anche il personaggio che si aggira nei luoghi del pensiero che diventa metafora di un tempo che sembra avere la clessidra o l'orologio ma vive soltanto come un bisogno di una scoperta che diventa una riscoperta.
Il fascino della Mala Amata o Malamata è l'incantevole nodo o snodo. Ma letteratura è sempre una confessione in cui i fantasmi si agitano nel labirinto del non essere più perché troppo si è stato.
Quando la memoria, come in Agresti, tocca la sfera del metafisico i personaggi non sono solo ricordi ma una lontananza mai distante mai finita nel dimenticato.
C'è una differenza di fondo tra il dimenticato e la memoria che non scompare. I luoghi restano fondamentali. Così le voci. Così le voci perdute e ritornanti. Così le parole. Così le lingue e i linguaggi.
Un ROMANZO che rompe con il relativismo del nostro tempo si intaglia nelle esistenze del profondo. Ma il profondo conosce le maschere. Conosce gli archetipi. Un grande romanzo di uno scrittore che è scrittore.