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Veniva da Magdala la donna che salvò la Croce Il Cantico di Pasqua
venerdì 3 aprile 2015
di Pierfranco Bruni
Ci fu la Croce a raccogliere i viaggi oltre Gerusalemme e Damasco segnò il destino che lanciò le sfide ai deserti e ai mari e tutto fu detto in un solo accenno che tuttora si recita: cosa è la Verità…
Ma veniva da Magdala la donna che portava negli occhi le ferite di secoli e nello sguardo la sabbia del deserto dei venti degli Orienti e trovò nella voce dell’uomo di Nazaret il silenzio che tracciò le verità di un racconto che non ha gli orizzonti della fine.
Tutto ebbe un senso dalla notte di Getsemani al tradimento di Pietro che rinnegò la Provvidenza nel tremore del timore alla corda di Giuda che pagò la sua morte nel campo di sangue mentre il pianto di Maria stringeva di amore l’odio dei sacerdoti del Tempio.
L’uomo di Nazaret che ebbe nome Gesù non venne ascoltato e noi non avemmo il coraggio di custodire i segni della preghiera scavata nella salvezza.
Soltanto con la morte La sua Passione fu la Passione delle nostre sconfitte in una disperazione che non conosce la speranza eppure la Croce fu la voce della disubbidienza nella ubbidienza di un perduto destino.
Poi venne la Rivelazione e non un miracolo soltanto o un miracolo in più e restammo increduli e tacemmo senza nulla difendere in questo Occidente troppo sconfitto dalle genti che da lontano custodirono la memoria.
Forse troppo tempo Gesù rimase in Croce o forse il sangue e l’acqua del costato su di noi scivolarono con il pianto smarrendo la nostalgia.
Veniva da Magdala la donna che amò Gesù e che mai rinnegò l’immenso che non fu capito da Pietro e che Giuda smarrì nel suo cammino di perdizione e Pilato non giudicò pur condannandolo.
Poi ci fu la storia che attraversò il mistero e il mistero abitò la fede. Oltre la notte il buio e fu l’alba ad ascoltare il nuovo giorno.
Non ci furono più suoni ma tuoni. Non ci furono più danze ma fughe e il deserto colpì i cuori.
La Croce fu la dannazione e Pietro il rinnegatore disperse il seme della coerenza con Giuda che cercò Gesù anche dopo il bacio tra gli Ulivi.
Veniva da Magdala la donna che difese la Croce per amore soltanto per amore.
Si amarono nel cerchio e nessuno scagliò una pietra e si amarono come in un volo e fu la misericordia sconfitta nella sensualità vissuta.
Ora è rimasta la nostalgia della profezia ma tutto è passato tra gli scavi del tempo e i venditori del Tempio hanno barattato anche le parole che un giorno vennero dette al canto del gallo.
Ancora leggeremo nell’urlo della nebbia il fruscio degli ulivi per raccogliere un perdono che non ha dimenticanza nel tradimento consumato nei giorni che aspettammo amore e ricevemmo il sale del vento.
Maria Maria Maria si squarciò in un silenzio lo specchio che credemmo fosse un segreto e bastò uno sguardo per capire che tutto sarebbe rimasto incompiuto.
Non ritornò a Magdala e custodì il taglio di un amore mai sconfitto in una storia che imposero senza verità alcuna e che non fu mai dimenticata abbastanza.
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