sul
gemellaggio Taranto-Sparta urge la delibera del comune di Taranto in risposta
alla già avvenuta deliberazione favorevole del comune di Sparta o rischiamo di
perdere i finanziamenti previsti dalle norme europee per i gemellaggi e gli
scambi culturali.
Lo
scorso dicembre mi sono recato insieme alla mia famiglia presso la città di
Sparta ospite del mio amico e collega Mario Tzortzakis, consigliere comunale e
presidente della commissione consiliare gemellaggi della città greca. Durante
il mio soggiorno ho portato i miei saluti da cittadino tarantino al consiglio
comunale su invito (in verità inaspettato) del sindaco e dei consiglieri.In
quella sede ho avuto modo di approfondire lo stato dell'arte del gemellaggio
Taranto-Sparta.
La
richiesta di gemellaggio è partita dal comune di Taranto su proposta del
sindaco Ezio Stefàno ed appoggiata da associazioni locali il 6 novembre 2014,
firmata dal sindaco di Taranto Ezio Stefano e indirizzata al sindaco di Sparta.
La richiesta è stata accolta all'unanimità l' 8 dicembre 2014 dal consiglio
comunale di Sparta e rispedita al comune di Taranto per l'approvazione finale
da parte del consiglio comunale tarantino che, ad oggi, non è ancora stato
riunito.
Quello
che però pochi sanno è che l'iter gemellare deve necessariamente concludersi
entro il 28 Febbraio perchè oltre quella data cessa la possibilità di accedere
ai finanziamenti europei previsti per i gemellaggi che prevedono lo stanziamento
di 150.000 euro iniziali a favore delle due città e la possibilità di accedere
ad ulteriori finanziamenti ben più corposi per futuri progetti comuni, molti
dei quali sono in avanzata fase di progettazione.
Dobbiamo
fare presto dunque. Se Taranto non vuole perdere questa straordinaria
possibilità culturale ed economica. Il sindaco Stefano deve impegnarsi in tal
senso e concludere quanto prima l'iter gemellare che egli stesso ha avviato.
La
cittadinanza tutta confida nel buonsenso e nella lungimiranza della giunta
comunale per questa occasione storica che non possiamo permetterci di lasciar
sfuggire.
Marcello
Bellacicco
Centro
Culturale Filonide