Questa sera, 29
gennaio alle ore 21 sul palco del Teatro Orfeo di Taranto, il concerto “Recital
Popular” con la singolare voce di Antonella Ruggiero accompagnata dall’Ensemble
del Barrio, con Andres Langer al pianoforte, Marco Zanotti alle percussioni,
Hilario Baggini alla chitarra, charango, flauti e percussioni, con l’aggiunta
della fisarmonica di Massimo Tagliata.
Che
si può dire di Antonella Ruggiero, oltre la sua voce , talento naturale e
della sua ricca ed eclettica esperienza canora, che parlano da sé.
Questa
la si può sintetizzare? È un compito arduo, ci proviamo, c’è di tutto e di più.
Ricordiamo
che è la voce indimenticabile che ha fondato e reso famosi i Matia Bazar in
Italia e nel mondo, fino all’ottobre del ‘89 quando abbandona le scene ed il
gruppo, dedicando molto tempo ai viaggi, sperimentando modi musicali diversi.
Antonella
e il suo produttore Roberto Colombo, realizzano nel ‘97 un disco dove le
canzoni dei Matia Bazar sono riproposte in un diverso contesto musicale.
Il
‘98 è l’anno di “Amore lontanissimo”, con cui ottiene l’ovazione della critica
e il secondo posto al festival di Sanremo, nel ‘99 torna a Sanremo con “Non
ti dimentico”, che apre le porte al successivo lavoro da solista “Sospesa”.
Nel
2000 il lungo tour dedicato alla musica sacra, culminerà nella pubblicazione
nel novembre del 2001 di “Luna Crescente [Sacrarmonia]” dove la Ruggiero
affronta per la prima volta il repertorio di musica sacra del mondo. Questi
concerti si sono susseguiti per tutto il decennio e ancora oggi vengono
realizzati con formazioni diverse e orchestre sinfoniche, in manifestazioni e
rassegne dedicate alla musica sacra come il festival di Fes in Marocco.
Nel
2002 ha riproposto in chiave classica i temi più importanti dei musical di
Broadway (Gershwin, Porter, Bernstein ecc.) ed è protagonista, al Teatro La
Fenice di Venezia (accompagnata dall’orchestra e dal coro del Teatro La Fenice),
di “Medea”, opera video in tre parti con musica di Adriano Guarnieri, uno dei
più significativi compositori contemporanei viventi.
Nel
Sanremo 2003 un ritorno al mondo pop, con “Di un amore” e nel 2004 esce un
cd/dvd dal titolo “Sacrarmonia/il viaggio” con brani sacri dell’area cristiana
e brani etnici di varie parti del mondo.
Nel
2005 partecipa a Sanremo con il brano “Echi d’infinito”, di Mario Venuti e
Kaballà, ottenendo il primo posto nella categoria “donne”, accompagnata dai
virtuosi chitarristi Maurizio Colonna e Frank Gambale, con i quali realizza
inoltre numerosi concerti.
Segue
l’uscita del nuovo cd “Big Band”, contenente brani del latino America degli
anni ’30 e canzoni dei cantautori degli anni 60 con gli arrangiamenti di Davide
Di Gregorio.
Nello
stesso anno l’interesse per la ricerca musicale vede la realizzazione di altri
due progetti molto particolari: un repertorio dedicato esclusivamente alla
musica ebraica “Lieder ebraici”, un altro repertorio legato ai canti della
montagna “Echi d’infinito - i canti della montagna”, accompagnata da due cori
trentini, ll coro di Sant’Ilario e il Coro Valle dei Laghi, con i quali oltre
alla realizzazione di numerosi live e rassegne in alta quota, come “I suoni
delle Dolomiti”, realizza un significativo concerto al teatro strelher di
Milano nel novembre 2005.
Nel
2006 Antonella partecipa alla realizzazione dello spettacolo-evento l’abitudine
della luce ideato da Marco Goldin in occasione di una grande mostra dedicata
agli impressionisti. Il tour tocca i teatri di dieci città Italiane dove
Antonella interpreta otto brani inediti di Roberto Colombo, contenuti nel cd
l’abitudine della luce prodotto dallo stesso Roberto Colombo.
A
fine 2006 esce l’album, registrato dal vivo, “Stralunato Recital_Live”, dove
Antonella rilegge, unitamente alle canzoni più rappresentative del suo
repertorio, le più belle canzoni Italiane (Tenco, Battisti) e internazionali
(Monk, Cesaria Evora, Olshanetzky, ecc.) superando ogni divisione di genere ed
epoca.
Sempre
nel 2006, mette insieme ritmiche occidentali e suoni dell’antico oriente,
frutto di sperimentazioni musicali e di continua ricerca, creando “Libera”, il
suo primo album da solista, registrato fra l’India e l’Italia.
Nel
marzo 2007 esce “Souvenir d’Italie”, progetto musicale incentrato sulle canzoni
Italiane composte dal 1915 al 1945. Nello stesso anno si presta all’opera
lirica in “Pietra di Diaspro”, scritta e musicata da Adriano Guarnieri, con
molte repliche. Sempre nel 2007 fa uscire “Genova, La Superba”, per rendere
omaggio agli autori della sua città, Genova, con brani scelti e rivisitati
musicalmente.
Ad
ottobre 2008 esce “Pomodoro Genetico”, il suo 14° album dove Antonella Ruggiero
e Roberto Colombo, effettuano un viaggio all’interno della musica elettronica. Nel 2009 esce
il progetto discografico “Cjantâ Vilotis”, che conferma la curiosità musicale
di Antonella, dedicato interamente alla lingua e alla cultura ladina.
Nel
2010 arriva al tango con “Contemporanea Tango” con musiche di Piazzolla,
Gardel, Ramirez e di altri autori contemporanei, accompagnata da “Hyperion
Ensamble”, e dai ballerini argentini Patricia Carrazco e Pablo Linare, svelando
l’identità di questa musica fatta di materia, di fuoco, di corpo, di canto. Il
progetto vede anche la realizzazione del cd live “Contemporanea Tango”.
Nel
2010 rivisita i brani della tradizione natalizia nazionale e internazionale
nell’album “I Regali di Natale” , spaziando dal Medioevo al XX secolo, con
brani in italiano, latino, ed un omaggio al dialetto sardo.
Nel
2014 ha pubblicato l’album “L’impossibile è certo” , molto significativo a
considerazione del periodo buio che si sta vivendo che comunque per la
Antonella Ruggiero avrà una via d’uscita.
Del
gruppo italo-argentino Del Barrio, sinteticamente, bisogna ricordare che il
loro progetto prende il via dalla ricerca di un linguaggio personale e
creativo, avendo come punto di partenza il folclore argentino, ancora un po’sconosciuto
al di fuori dei confini nazionali. Da qui, le composizioni originali e i
diversi spettacoli che Del Barrio porta in giro da anni, che assumono i
contorni di una musica senza frontiere,
con richiami al tango e alla musica andina, con una buona dose di
improvvisazione di stampo jazzistico. Il fisarmonicista Massimo Tagliata che si
è aggiunto al gruppo in questo concerto, già a 15 anni ha iniziato ad
approfondire il linguaggio del tango argentino. Negli anni a seguire ha sviluppato
il suo interesse per la musica latina e per il jazz. Dal 1998,
Massimo Tagliata ha intrapreso importanti collaborazioni con musicisti quali
Teo Ciavarella, Felice Del Gaudio ed il gruppo Banda Favela, con il quale
ha realizzato un’importante tournee nei jazz club più prestigiosi. Un altro
spettacolo unico da non perdere quindi, al Teatro Orfeo.
Vito
Piepoli