Al Teatro Orfeo di Taranto, Sabrina
Ferilli e Maurizio Micheli sono i protagonisti di “Signori… le paté
de la maison”,
in scena il 28 gennaio, che rientra
nell’ambito della XXIII edizione della Stagione Artistica diretta da Renato
Forte, spettacolo realizzato grazie al supporto di Oro6 banco dell’oro.
Si
tratta di una
divertente commedia in salsa agrodolce che su un soggetto francese ricalca i
classici atteggiamenti di una famiglia borghese, la cui regia è di Maurizio
Micheli. Sabrina Ferilli risulterà un personaggio verace nel suo abito a fiori,
marcando il dialetto romano, soprattutto quando reciterà il monologo sulle
scuse.
È
un lavoro teatrale tratto dal film “Le prenom” di Matthieu Delaporte e
Alexandre de La Patallière, che nel 2012 hanno diretto il film “Cena tra
amici”,
che conserva lo stesso soggetto.
Con
la brava e bella attrice italiana e Maurizio Micheli, andranno in scena anche
Pino Quartullo, Massimiliano Giovanetti, Claudiafederica Petrella, Liliana
Oricchio Vallasciani.
Nella commedia ricorrono tutti gli
ingredienti giusti per divertirsi per un paio d’ore.
Al
posto degli attori potrebbe esserci una della molte famiglie italiane, riunita
in un bel salotto arredato nel calore delle mura domestiche: con il marito, l’amico del cuore e i cognati, il profumo del
cibo che con amorosa pazienza la padrona di casa prepara fin dal primo
mattino aiutata dalla madre esperta e pignola, l’annuncio di un imminente lieto
evento e il nome da scegliere per il nascituro, la voglia ed il piacere
di stare insieme, di dirsi tante cose condivise e non, non dette per anni.
La scenografia di Gilda Cerullo (open factory) è curata nei minimi particolari
e riproduce parte dell’appartamento della famiglia Gambardella, nome che
ricorda il protagonista de “La grande Bellezza”, film premio Oscar, di cui sono
protagonisti anche Sabrina Ferilli e Carlo Buccirosso, che hanno curato l’adattamento
di questa commedia.
I nomi e i riferimenti politici francesi, ovviamente sono stati modificati per
“italianizzare” la storia, senza modificare la situazione di disagio che si
viene a creare durante quella che dovrebbe essere una semplice cena di
famiglia.
Una
rimpatriata familiare che vede i padroni di casa Gabriella (Sabrina Ferilli) e
Vittorio (Maurizio Micheli) prepararsi all’ultimo minuto per accogliere
Emanuele (Pino Quartullo), fratello di Gabriella, e sua moglie (Claudiafederica
Petrella) con l’aggiunta di Marcello (Massimiliano Giovanetti), un amico di
famiglia, che suona il trombone in un’orchestra sinfonica.
A
preparare la cena giunge in soccorso la mamma di Gabriella, una effervescente
Liliana Oricchio Vallasciani, che nella commedia conserva il suo nome. Sarà
proprio Liliana a mandar di traverso a tutti gli invitati, non volendo, il
famoso paté a cui fa riferimento il titolo, dopo i vari battibecchi tra
cognati che avevano già animato la serata.
Un vero “pasticcio” che si ripropone tra opinioni di destra e di sinistra, nomi
di battesimo da dare al nuovo erede e fraintendimenti di ogni tipo.
L’atmosfera della cena che si creerà
sulla scena finirà per prendere tutti quelli che tra gli spettatori vorranno sentirsi
mentalmente coinvolti a partecipare a un cenacolo un po’ indigesto, alla
portata di tutti, con dei protagonisti coinvolgenti, simpatici e che sapranno
appassionare grazie all’intreccio, per lo più equivoco, che il testo
brillantemente racchiude.
Il
testo, che ha avuto un grande successo in Francia, è
riuscito a diventare un vero e proprio evento da non perdere, sentendosi, in poltrona, a teatro come a casa.
Vito
Piepoli