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“Signori… le paté de la maison”
martedì 27 gennaio 2015

in scena il 28 gennaio al teatro Orfeo di Taranto
con Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli

da Vito Piepoli





Approda per il “Fiore all’occhiello” al Teatro Alfieri di Torino dal 21 al 26 febbraio un autentico beniamino del pubblico italiano e americano: Massimo Lopez nello spettacolo Varie-Età

Al Teatro Orfeo di Taranto, Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli sono i protagonisti di  “Signori… le paté de la maison”, in scena il 28 gennaio, che rientra nell’ambito della XXIII edizione della Stagione Artistica diretta da Renato Forte, spettacolo realizzato grazie al supporto di Oro6 banco dell’oro.

Si tratta di una divertente commedia in salsa agrodolce che su un soggetto francese ricalca i classici atteggiamenti di una famiglia borghese, la cui regia è di Maurizio Micheli. Sabrina Ferilli risulterà un personaggio verace nel suo abito a fiori, marcando il dialetto romano, soprattutto quando reciterà il monologo sulle scuse.

 

È  un lavoro teatrale tratto dal film “Le prenom” di Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patallière, che nel 2012 hanno diretto il film  “Cena tra amici”, che conserva lo stesso soggetto.

Con la brava e bella attrice italiana e Maurizio Micheli, andranno in scena anche Pino Quartullo, Massimiliano Giovanetti, Claudiafederica Petrella, Liliana Oricchio Vallasciani.

Nella commedia ricorrono tutti gli ingredienti giusti per divertirsi per un paio d’ore.

Al posto degli attori potrebbe esserci una della molte famiglie italiane, riunita in un bel salotto arredato nel calore delle mura domestiche: con il marito, l’amico del cuore e i cognati, il profumo del cibo che con amorosa pazienza la padrona  di casa prepara fin dal primo mattino aiutata dalla madre esperta e pignola, l’annuncio di un imminente lieto evento e il nome da scegliere per il nascituro, la voglia ed il piacere  di  stare insieme, di dirsi tante cose condivise e non, non dette per anni.


La scenografia di Gilda Cerullo (open factory) è curata nei minimi particolari e riproduce parte dell’appartamento della famiglia Gambardella, nome che ricorda il protagonista de “L
a grande Bellezza”, film premio Oscar,  di cui sono protagonisti anche Sabrina Ferilli e Carlo Buccirosso, che hanno curato l’adattamento di questa commedia.


I nomi e i riferimenti politici francesi, ovviamente sono stati modificati per “italianizzare” la storia, senza modificare la situazione di disagio che si viene a creare durante quella che dovrebbe essere una semplice cena di famiglia.

Una rimpatriata familiare che vede i padroni di casa Gabriella (Sabrina Ferilli) e Vittorio (Maurizio Micheli) prepararsi all’ultimo minuto per accogliere Emanuele (Pino Quartullo), fratello di Gabriella, e sua moglie (Claudiafederica Petrella) con l’aggiunta di Marcello (Massimiliano Giovanetti), un amico di famiglia, che suona il trombone in un’orchestra sinfonica.

A preparare la cena giunge in soccorso la mamma di Gabriella, una effervescente Liliana Oricchio Vallasciani, che nella commedia conserva il suo nome. Sarà proprio Liliana a mandar di traverso a tutti gli invitati, non volendo, il famoso paté a cui fa riferimento il  titolo, dopo i vari battibecchi tra cognati che avevano già animato la serata.


Un vero “pasticcio” che si ripropone tra opinioni di destra e di sinistra, nomi di battesimo da dare al nuovo erede e fraintendimenti di ogni tipo.

L’atmosfera della cena che si creerà sulla scena finirà per prendere tutti quelli che tra gli spettatori vorranno  sentirsi mentalmente coinvolti a partecipare a un cenacolo un po’ indigesto, alla portata di tutti, con dei protagonisti coinvolgenti, simpatici e che sapranno appassionare grazie all’intreccio, per lo più equivoco, che il testo brillantemente racchiude.

Il testo, che ha avuto un grande successo in Francia, è riuscito a diventare un vero e proprio evento da non perdere, sentendosi, in poltrona, a teatro come a casa.

 

Vito Piepoli








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