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Solo per amore si può
amare l'amore. Santa Chiara nella Lectio Magistralis di Marilena Cavallo
nella fede che è devozione in un tempo che non va perso ma riconquistato alla
carità nella affollata Chiesa di Santa Chiara
Di
Pierfranco Bruni
Grottaglie
e Santa Chiara. La Chiara di Assisi nella “modernità” della visione di infinito
oltre la siepe alla trincea dell’amore che è fortezza di Ungaretti che cerca in
una mano il sentire del dolore – amore e da qui a quelle stelle che vedono
oltre Beatrice. Ma la grandezza dell’amore Chiara non lo ha conosciuto soltanto
lo ha vissuto.
Una
linea marcante ma anche un sigillo che ha pervaso lo scorrere delle parole che
Marilena Cavallo ha tratteggiato nel suo “verseggiare” le nostre vita alla
richiesta, in noi, di chiarezza come la petrarchesca acqua.
Da
conoscitrice attenta della letteratura ha incastonato Chiara in un processo di
idee che appartengono non solo ad una comunità spirituale consacrata ma alla
comunità spirituale degli uomini. Dunque. Chiara la Santa della Claritas. La
Santa che condivise con Francesco la luce e la povertà della Grazia. La Santa
che sa guardarci dalla luce delle stelle e sa indicarci il cammino dell'amore.
Amore che è donarsi senza la certezza della cerca.
Importante
e originale Lectio Magistalis della saggista, studiosa e docente del Liceo
Moscati di Grottaglie Marilena Cavallo, che ha posto l'accento sul rapporto
tra la luce come orizzonte, l'ombra come passaggio inevitabile, alla Simon
Weil, e la Grazia, appunto, come chiarezza.
La vita di Santa Chiara ha
avuto una sua lettura completamente originale e profondamente
"ubbidiente" alla metafisica dell'amore nelle parole della studiosa e
della donna Marilena Cavallo. Ricca di riferimenti, la sua Lectio, nella
cornice straordinaria della Chiesa Santa Chiara di Grottaglie, ha visto il
coinvolgimento di un folto pubblico che ha attraversato la parola della Cavallo
con forte emozione e commozione.
Marilena Cavallo, attenta conoscitrice del pensiero zambraniano, ha
usato il linguaggio del "gioco" della ubbidienza alle
"regole" e della disubbidienza per amore. Si può disubbidire per
amore. Già, il folle di Dio provocatoriamente si poneva davanti a questa
cesellatura. Già, il Iacopone che diventa il pazzo di Dio e vive il giullarismo
come ironia nelle fede e per la fede.
Chiara
e Francesco sono i giullari d Dio. Ma la Cavallo non si assolutamente
risparmiata questa straordinaria toccata.
Solo per amore si può amare
l'amore. Perché l'amore, citando Alberoni, non è il restare lungo la trincea
dell'innamoramento. Ottimo riferimento della Cavallo. È restate nella
dimensione dell'amore che l'amore diventa la bellezza della vita e
nell'esistere della bellezza, in Chiara c'è la luce della Verità.
La Lezione di Marilena
Cavallo è stata accompagnata dal canto, nell'estetica di una profonda estasi
spirituale, e dalla musica delle suore Clarisse che svolgono un compito di
meditante contemplante paziente colloquio con l’ubbidienza alla luce e alla
carità francescana (da suor Angela, a suor Iva, a suor Lucia a suor PierPaola)
con una recita. cantata, del Cantico delle Creature che ha accompagnato le
pause e il vento delle parole che hanno segnato una nuova via alla
interpretazione di Chiara donna e santa. Francesco e Chiara sono il segno di una
iniziazione.
Un mistico viaggio, organizzato dalle Soroptimist di Grottaglie (con il saluto
di Enza Blasi e Teresa Palumbo, presidente).
Da
una chiosatura precisa e ben contestualizzata della Divina di Dante a Francesco
Grisi, passando attraverso le mani che stringono altre mani fredde di
Ungaretti, la Cavallo ha stretto un raccordo tra l'essere della vita e la morte
che diventa essere in un meraviglioso modello che ha permesso di leggere e di
incontrare una Santa che vive nel nostro tempo e sa essere nella vita di tutti
noi.
Marilena
Cavallo ha reso un senso alla Chiara di una temperie che è oltre il
tempo, ma non smette, comunque, di vivere con noi e dentro di noi. La pazienza
è un invito e anche la voce della professoressa ha avuto la cadenza della pazienza.
Una
lettura, dunque, con riferimenti ma anche con ciò che oggi esprime la nuova
teologia del francescanesimo in una interpretazione quasi cardiniana.
Un
invito ad avvicinarci a Chiara? Certamente sì. Ma un invito attraverso Chiara e
Francesco all’amore. Quello vero che conosce la grandezza e la fortezza come i
simboli della Chiesa, che sono la ricchezza di una spiritualità, di Grottaglie
della Santa Chiara che ha il profumo della profondità religiosa dell’uomo che
deve il tanto all’Essere. Una Chiesa affollata per ascoltare la voce di
Marilena Cavallo raccontando Chiara e Francesco con il Canto delle Clarisse.
Una modernità nella Tradizione.