Mercoledì 5 Novembre
- Omaggio ad Alberto Bevilacqua dal Comune di Crispiano – Taranto con il saggio
di Pierfranco Bruni (Pellegrini editore) “Io e Alberto” – Un appuntamento
importante per la letteratura italiana del Novecento con una inedito dello
scrittore de “La Califfa” a Bruni
Alberto Bevilacqua in un racconto suggestivo
e fortemente legato ad un rapporto d’amicizia nel nome della letteratura. Il
libro di Pierfranco Bruni su Alberto Bevilacqua verrà presentato mercoledì 5
Novembre, ore 18.30, nella Sala della Biblioteca Comunale di Crispiano -
Taranto.
Crispiano, in realtà, rende omaggio ad
Alberto Bevilacqua con una manifestazione organizzata dall’Assessorato alla
Cultura, guidato da Giuseppe Delfino, e dalla Presidenza del Consiglio Comunale
retta da Francesca Millatrte.
Il saggio di Pierfranco Bruni, che porta un
ricordo - testimonianza di Mauro Mazza e una lettera inedita di Bevilacqua a
Bruni, ha per titolo : “Spegnersi per non consumarsi. Io e Alberto
Bevilacqua”, edito da Pellegrini. Oltre alla versione cartacea è stata
realizzata anche l’edizione in versione e-Book, con una elegante copertina che
rimanda al tema dell’incontro e dell’ascolto tra amicizie e letteratura.
Si tratta del primo libro dedicato ad Alberto
Bevilacqua pubblicato dopo la sua scomparsa avvenuta il 9 settembre di un anno
fa.
Il lavoro di Pierfranco Bruni, che vede la
decisa collaborazione di Micol Bruni si arricchisce di un repertorio
fotografico inedito e di una lettera di Bevilacqua indirizzata a Pierfranco
Bruni nella quale emerge la grande umanità dello scrittore de “La califfa”.
“Si tratta di un libro, sottolinea
Pierfranco Bruni, scritto non solo con gli strumenti critici, ma soprattutto
con l’anima e con il cuore. Avrei potuto sviluppare un libro di sole lettere,
lettere completamente inedite e personali che Alberto mi ha inviato nel corso
di circa tre decenni, ma ho preferito inserirne soltanto una per dare un senso
alla nostra amicizia e al nostro affetto. Bevilacqua, aggiunge Bruni, resta un
punto centrale della letteratura europea contemporanea”.
“Spegnersi
per non consumarsi. Io e Alberto Bevilacqua” di Pierfranco Bruni non
è un testo di critica tout court. È piuttosto un
breviario che serve a raccogliere e custodire, in punta di penna, un viaggio
tra vita e letteratura.
Pierfranco Bruni “racconta” Alberto Bevilacqua servendosi di tasselli di
esperienza letteraria, ma soprattutto di un frequente rapporto con lo
scrittore. Un’amicizia antica, ma ciò non toglie nulla ad uno scavo che è
letterario certamente, ed è anche estetico – simbolico riferito sia al
linguaggio che ai processi metaforici e allegorici presenti nei libri di
Bevilacqua.