L’assessore Zaccheo:
“Iniziative artistiche di questo tipo lustro per la città”. Parla il regista
del videoclip: “Abbiamo cercato di trasformare i sentimenti in qualcosa di
visibile”
Nove brani, tutti
diversi, e una minuziosa ricerca letteraria: arriva il primo disco di Francesco
Contessa. Si chiama “Strade” e condensa sonorità etniche, ballad, pop, ma
soprattutto storie: il cantautore e interprete tarantino guarda al passato ma
anche al futuro, al suo vissuto, le passioni, le emozioni condivise e quelle
soppresse. Per la presentazione del suo primo disco ha scelto Taranto, la sua
città. Alla conferenza stampa a Palazzo Pantaleo anche l’assessore alla
cultura Cisberto Zaccheo, in rappresentanza del Comune di Taranto che ha
sottolineato il valore dell’iniziativa, in grado di dare lustro al territorio.
“Taranto è ricca di risorse artistiche, storiche, culturali ed è su questo- ha
detto- che dobbiamo scommettere e investire. Auguro a Francesco di riuscire in
questo suo sogno e portare in giro la sua arte e il nome della città. Progetti
di questo tipo ci danno lustro”.
Contessa, 37 anni e una
grande passione per la musica, nell’ultimo periodo è stato impegnato in
svariati concerti e, di pari passo, nella realizzazione di questo album
d’esordio. Il primo singolo estratto “Un amore in divieto d’accesso” è
accompagnato da un videoclip che sta già facendo il giro della Rete (https://www.youtube.com/watch?v=Cp0HuGq9ABw).
“Ho immaginato un amore inafferrabile, che vive nella mente del protagonista-
spiega Contessa- e non riesce a concretizzarsi. Tocchiamo il proibito di un
amore di un uomo verso un altro uomo, di un uomo verso un'altra donna, il tutto
non corrisposto, impossibile da avere”. Il brano è di quelli che lasciano il
segno, per contenuti e sonorità. Non è un caso, infatti, che sia stato scelto
per trainare l’intero progetto. Contessa ha infatti selezionato HD MEDIA-
importante realtà tarantina che si occupa di produzioni cinematografiche, di
recente impegnata anche nelle fiction tv di Rai1 “Braccialetti Rossi”- per
realizzare la clip di “Un amore in divieto d’accesso”. Diretta da Gigi Piepoli
e nata da un'idea di Gigi Piepoli, Isabella Paone e Martino Vinci, condensa
inibizioni e consapevolezza, timori e slanci in una serie di sequenze che- un
poco alla volta- conducono il protagonista verso la libertà. Lo squillo di un
telefono, una stanza senza porte né finestre che rappresenta la chiusura in sé
stessi, sino alla conoscenza del proprio io e al cambiamento interiore: la
storia di dipana in poco più di 5 minuti. Il protagonista non può fare altro
che rassegnarsi ai suoi sentimenti perché, come dice Contessa, “ un amore non
si può celare, non si ha mai potere sul cuore”. Location del video, Martina
Franca, Taranto e Grottaglie. “Una canzone così articolata e complessa-
spiega il regista Piepoli- meritava un video altrettanto strutturato. Il lavoro
è stato molto impegnativo, sia in fase di scrittura che di realizzazione.
Puntavamo a rappresentare visivamente le emozioni che Francesco racconta nel
suo pezzo. Inoltre, la forza espressiva dei nostri attori ci ha molto aiutato a
trasformare dei sentimenti in qualcosa di concreto, realmente visibile”. E,
stando ai primi riscontri, la mission sembra raggiunta. Attore protagonista è
Gabriele Di Lauro; con lui Luca Capellini, Valeria Covella, Francesca De
Gennaro, Gionata Russo. Direttore della fotografia Gigi Piepoli, operatore di
macchina Martino Vinci, assistente operatore Stefano Spinelli, aiuto regista e
montaggio Giovanni Siliberto. fotografa di scena Margherita Maiorino. L’album,
totalmente autoprodotto, ha come unico store concessionario su Taranto
“Casa del Disco De Fazio (via Di Palma 64). Info e contatti: https://www.facebook.com/pages/Francesco-Contessa/342206375911652?ref=bookmarks.
Contessa spiega che il
disco è un’emozione che diventa musica, sentimenti che sentiva di dover
esternare e condividere, in un contesto che spesso priva l’individuo della
libertà di essere se stesso.
Composizioni letterarie
armoniche e melodiche sono di Francesco Contessa, arrangiamenti orchestrali, percussioni,
batteria, pianoforte, synth e cori di Vincenzo De Lucia, arrangiamenti chitarre
acustiche ed elettriche di Eupremio Ligorio, per la registrazione studio
“Liquidenote”. Official photographer Paolo Fiusco, progetto grafico Fast
Digital Print.
“Strade”, il pezzo che
da il titolo all’album e vanta la straordinaria partecipazione della
fisarmonica di Loredana Carriero, sintetizza un cammino, le varie direzioni che
l’uomo intraprende, illudendosi di essere fautore del proprio destino. “Matere
Matuta” è un grido di rabbia per le brutture del mondo; “Nefertari” – che
racconta gli amori dei quella che fu una delle più celebri regine d’Egitto- è
un inno alle donne perché possano ascoltare la voce del cuore; “Vaghe
riflessioni dell'orsa”, in duetto con India Gaudio- lead vox dell'intero album
e grande interprete tarantina- è una condanna all'arroganza della gente, al
giudizio gratuito, alla critica distruttiva; “Se per assurdo ci fossi tu” è il
pezzo che potrebbe essere la colonna sonora di un musical, che mette insieme
arrangiamenti orchestrali e modernità elettronica.