Taranto è una città civilissima (Berto)
Venerdì
17 ottobre si parlerà della Taranto di Giuseppe Berto in alcuni saggi del 1956
sul “Giornale d’Italia” nel racconto di Pierfranco Bruni a “Presenza Lucana”
“Molta gente sostiene che la civiltà d’un
paese si misura della sua cucina. Se così è, Taranto è una città civilissima…”.
Parole di Giuseppe Berto del 1956.
Taranto e la Magna Grecia negli scritti di Giuseppe Berto nel centenario della nascita. A Taranto Giuseppe
Berto ha dedicato alcune delle pagine più belle legate alla sua attività di
giornalista, ma anche di profondo conoscitore della Magna Grecia. Erano gli anni
in cui Berto viaggiava tra i luoghi di quelle città del Sud che hanno
caratterizzato anche il suo essere scrittore e il suo confrontarsi con la
geografia dei Mediterranei. Uno di questi articoli risale al 1956 pubblicato su
“Il Giornale d’Italia” il 21 agosto.
A Taranto si
svolgerà, appunto, un convegno di studi dedicato a “Giuseppe Berto a 100 anni
dalla nascita” con il saggio di Pierfranco Bruni “Giuseppe Berto. La necessità
di raccontare”. Bruni è stato nominato recentemente Presidente del Comitato per
le Celebrazioni del Centenario di Giuseppe Berto.
L’incontro è fissato
per Venerdì 17 ottobre, alle ore 18,30, Via Veneto, 106.A, nella sede
dell’Istituto Culturale “Presenza Lucana”. I lavori saranno introdotti dal
Presidente dell’Istituto Michele Santoro. Le relazioni saranno svolte da
Pierfranco Bruni, Vice Presidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani,
attento conoscitore di Berto e studioso del legame tra Berto e il Novecento
italiano, e da Marilena Cavallo che ha contribuito al saggio: “La necessità di
raccontare” con delle pagine sulla questione antropologica nella scrittura di
Berto.
Un appuntamento
significativo che tocca per la prima volta la Puglia e inserisce Berto in una rilettura dentro il contesto meridionale. Un appuntamento importante perché giunge
in occasione dell’insediamento del Comitato per le Celebrazioni su Giuseppe
Berto della Regione Calabria, nel quale Bruni riveste un ruolo importante, e in
occasione della Lectio Magistralis che lo stesso Bruni svolgerà al Festival
della Letteratura di Tropea il prossimo 22 ottobre, la quale, Lezione,
affronterà il tema; “Berto e il Mediterraneo”.
“Credo che le
scuole italiane, ha sottolineato Pierfranco Bruni, dovrebbero proporre delle
letture riguardante Giuseppe Berto non solo perché siamo al centenario della
nascita, ma perché Berto rappresenta lo scrittore che fa da spartiacque tra il
realismo letterario e il post realismo, tra la favola raccontata in letteratura
e il rapporto tra scrittura e psicologia, tra teologia del linguaggio e letteratura
cattolica. Ma le scuole non conoscono Giuseppe Berto, oppure sono completamente
assenti per ben altre motivazioni. Basta sfogliare le antologie scolastiche. Invito
le scuole a confrontarsi, attraverso gli alunni, con lo scrittore di ‘Anonimo
veneziano’ e dell’autore che maggiormente ha assorbito la lezione di Italo
Svevo”.