De
Cataldo con gli studenti universitari e del “Battaglini”, un crimine che si sta
compiendo è quello di allontanare i giovani dalla lettura
Il
magistrato e scrittore tarantino, ormai da tempo residente a Roma, ha
incontrato gli studenti universitari e liceali, accorsi numerosi nell’aula
magna del Dipartimento ionico dell’Università di Bari “Aldo Moro” per sentirlo
parlare di “Scrittura tra necessità e piacere”. L’incontro è stato organizzato
dalla stessa università, dal liceo scientifico “Battaglini” e dal Presidio del
libro “Il Granaio”.
La neo dirigente scolastica del
liceo scientifico “Battaglini” di Taranto, Patrizia Arzeni, ha voluto
inaugurare, congiuntamente e con il consenso della comunità scolastica tutta,
una nuova stagione di sinergie finalizzate a proiettare all’esterno il
prestigioso Liceo scientifico che ha in Giuseppe Battaglini il suo riferimento
ideale come uomo del Risorgimento italiano e matematico innovatore
relativamente alle geometrie non euclidee.
Per
questo si è impegnata a costruire un proficuo rapporto di collaborazione
con tutte le agenzie territoriali, nella certezza che i processi formativi
della scuola pubblica debbano consentire ai giovani di confrontarsi
direttamente con forme di comunicazione diverse, e con molteplici esperienze
di vita e professionali.
In questa circostanza gli
studenti del quarto e quinto anno del liceo scientifico si sono confrontati
con De Cataldo sul tema della scrittura.
Francesco Mastroberti, docente
di Storia del diritto italiano ha aperto i lavori dell’incontro proseguiti
con la presentazione dell’autore da parte di Donatella Condorelli nella doppia
veste di docente di Italiano e Latino del liceo “Battaglini” e di membro del
Presidio del libro “Il Granaio”.
"È dal primo settembre
che sono in servizio quindi ho voluto subito iniziare l’anno con una iniziativa
così interessante come quella di questo incontro con l’autore Giancarlo De
Cataldo che è famosissimo anche e soprattutto tra i ragazzi per il suo “Romanzo
criminale”. È un segnale che voglio dare alle famiglie, agli alunni, alle
istituzioni e alle autorità locali, per un nuovo percorso che sta iniziando il
liceo scientifico. Ho voluto far riflettere i ragazzi sull’importanza della
scrittura e della lettura che sono due attività interdipendenti. La scrittura
come processo che serve per meglio conoscere se stessi, per avere più
consapevolezza di se stessi" sono le parole della Arzeni.
"Torno nella mia città
sempre volentieri, quello che è più importante è che la scrittura e la lettura
che ne consegue avvicinino alla curiosità. Capire quali sono i meccanismi che
muovono le nostre esistenze, ciò che si agita intorno a noi che troppo spesso
consideriamo ingovernabile ma che invece ci riguarda direttamente perché poi
governa le nostre esistenze, è importante" ha riferito il magistrato.
E continuando: "È sempre
difficile lanciare messaggi ai ragazzi perché se tu gli dici guarda devi
credere nel merito, nel duro lavoro, nell’impegno, c’è il rischio di passare
paradossalmente per un cattivo maestro, la prima difficoltà in cui si imbattono
diranno ma tu hai detto che la vita era in un certo modo invece funziona
diversamente. Per cui direi semplicemente, lottate e non abbattetevi! La
lettura è fondamentale, assolutamente fondamentale, un crimine che stiamo
compiendo ai danni delle nostre giovani generazioni è quello di allontanarli in
tutti i modi dalla lettura, mentre abbiamo invece il dovere di cercare di
avvicinarli".
Nato a Taranto, Giancarlo De Cataldo è giudice di Corte
d'Assise a Roma.
Scrittore, traduttore, autore di testi
teatrali e sceneggiature televisive, ha pubblicato come autore diversi libri,
per lo più di genere giallo.
Collabora con diverse testate tra cui “La
Gazzetta del Mezzogiorno”, “Il
Messaggero”, “Il Nuovo”, “Paese Sera” e “Hot!”.
Il suo libro più significativo è “Romanzo
criminale” , dal quale è stato tratto
un film, diretto da Michele
Placido e una serie televisiva.
Successivamente è uscito nelle librerie “Nelle mani giuste”, seguito ideale di “Romanzo criminale”, ambientato negli
anni ‘90, dal periodo delle stragi del ‘93, a Mani
Pulite e alla fine della
cosiddetta Prima Repubblica.
Ha curato
per la Rai “Crimini”, una serie tv scritta da
grandi autori italiani. Del 2010 è “I
Traditori”, romanzo ambientato durante il Risorgimento
italiano.
Dal novembre 2013 è giudice del talent show “Masterpiece” di Rai Tre, primo talent show letterario
al mondo.
Le conclusioni del proficuo incontro affidate
a Patrizia Arzeni hanno ricalcato alcune sottolineature già emerse nel confronto,
e cioè hanno riguardato il potere della parola scritta, fondamentale nel
processo di crescita e di consapevolezza di sé. I ringraziamenti non di
circostanza, ma atti a far emergere un significato nuovo della sinergia e della
fiducia tra istituzioni, associazioni, intellettuali, nuove generazioni, che
non è quello meramente economicistico (di riduzione delle spese relativamente
ai locali o alla presenza dell’autore) né quello solo funzionale (porre in
contatto gli studenti liceali con strutture universitarie) ma quello di
produzione di beni relazionali, quale forma di costruzione di un mondo
dialogante e pacifico. Il ruolo della scuola, come parte di un tutto che non
può rimanere isolata se vuole assolvere al compito più alto di formare ed educare
le nuove generazioni, nel dialogo che è lo strumento più nobile per costruire
identità forti, capaci di confrontarsi con la diversità e di trovare insieme le
soluzioni più idonee. E un saluto per un arrivederci in un viaggio da
percorrere insieme di cui l’incontro con De Cataldo è stato solo uno step
iniziale.
Vito
Piepoli