IL CERCHIO
Rivista di cultura e politica fondata
nel 1994 da Max Vajro e Giulio Rolando
cerchionapoli@gmail.com
Napoli, via Santa Lucia 110 -081.2405174
Il Papa e la
rivoluzione comunicativa. Su questo tema si confronteranno Pierfranco Bruni,
Giulio Rolando, Neria de Govanni e Massimo Milone, autore di un saggio sulla
questione, nell’aprire i lavori del Premio Scanno 2014
Un
tema affascinante che presenta non solo la sua attualità ma anche una apertura
intorno alla tradiuzione dei linguaggi tra mondo cattolico e mondo laico.
Infatti sarà presentato a Scanno il 6 settembre prossimo, in occasione
del Premio “Riccardo Tanturri”, il nuovo numero della rivista Il Cerchio,
giunta 20esimo anno di ininterrotta pubblicazione. Al centro del nuovo
fascicolo una serie di idee legate all’esperienza del passato e indispensabili
per superare questo controverso momento storico.
Il progetto più suggestivo e
determinante per l’impostazione di un nuovo ordine globale è certo quello di
Papa Francesco.
Il convegno di Scanno sarà aperto
dalla presentazione, con la partecipazione dell’Autore, del libro di Enrico
Massimo Milone “Pronto? Sono Francesco –Il Papa e la rivoluzione
comunicativa un anno dopo” (Libreria Editrice Vaticana).Con i lavori
coordinati da Giulio Rolando discuteranno con l’autore del libro Pierfranco
Bruni e Neria De Giovanni.
Ed è proprio dalla testimonianza
di Milone che Ciriaco M. Viggiano e Micol Bruni hanno tratto spunto per una
recensione ricca di precisi approfondimenti e rimandi a problemi così ampi e
complessi.
Ma per
una rivista di politica e di cultura - nata e vissuta sempre con un
proprio preciso orientamento - non poteva certo venir meno l’esigenza di
rapportare i progetti di oggi all’esperienza del passato e a tanti illuminanti
ricordi che si sono andati cancellando. Qui il sommario si concentra su una
serie di interventi volti a chiarire che significhi, oggi, sentirsi di Destra:
a confronto pensatori e giornalisti del calibro di Luigi Iannone e Mario Bozzi
Sentieri, Luigi Nuzzo e Salvo Iavarone, senza dimenticare Gennaro Malgieri a
colloquio con Rosemary Jadicicco, sul suo progetto di combattere il nichilismo.
Non solo: i ricordi di Gianfranco de Turris e di Giovanni Sessa, a 40 anni
dalla morte di Evola, si intrecciano con la figura di Andrea Emo, filosofo dell’antimodernismo,
presentato per la prima volta ai lettori de Il Cerchio.
Nel centenario dello
scoppio della prima guerra mondiale, non potevano mancare l’analisi di
Pierfranco Bruni e di Aurora Cacopardo sull’opera dei pensatori e scrittori che
vissero quegli eventi: tra i tanti, cara al cuore dei napoletani è la storia di
Raffaele Paolucci, eroe di guerra e poi illustre clinico. Il ruolo determinante
che ebbero le riviste in quell’epoca di burrascosa trasformazione è ricostruito
con dovizia di preziosi dettagli e integrata dall’analisi di due interessanti
letture: “Una Repubblica senza Patria” di Vittorio Feltri e Gennnaro
Sangiuliano e “Dittaura e Monarchia” di Domenico
Fisichella. Nel centenario del Manifesto dell’architettura di
Sant’Elia non poteva certo mancare nemmeno una preziosa pagina sul Futurismo
elaborata, come consuetudine, da Luigi Tallarico. In questa materia le
suggestioni e i ricordi si rapportano con immediatezza ai progetti dell’oggi e
del domani: di qui la progettualità di alcuni eccelsi talenti napoletani
quali Aldo Loris Rossi Massimo e Riccardo Rosi, oltre a Sandro Raffone che ha
voluto ricordare l’ingegno di Benedetto Gravagnuolo.
Completano il
sommario le riflessioni sulla politica internazionale degli Ambasciatori Sergio
Romano e Michelangelo Pisani Massamormile. La presentazione del Premio Nobel
della Letteratura da parte di Stefano Dentice di Accadia Ammone apre le molte
pagine dedicate dalla rivista ai talenti della scrittura,condotti per mano da
Paola de Ciuceis. Francesco D’Episcopo, da par suo, parlando dei grandi
progetti per Napoli, introduce i lettori alla conoscenza di un importante
reperto archeologico dal cui recupero potrebbero dipendere le sorti del centro
storico della città. Da Napoli a Sorrento, gentile come sempre ama
ripetere Giuliana Gargiulo, il passo non è lungo e qui ci si sofferma con le
cronache culturali di Annarita Siniscalchi.
In conclusione dello
speciale fascicolo non poteva mancare un significativo ritorno a Scanno grazie
ai ricordi di Giovanni Anzidei, da sempre artefice col suo entusiasmo e con la
sua esperienza di lavoro all’Accademia dei Lincei, delle più significative
edizioni del passato e che il 6 settembre parteciperà alla presentazione della
nuova tappa della prestigiosa iniziativa culturale.