IL RAMO D’ORO
Centro d’arte e cultura
Via Omodeo, 124,80128 Napoli
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http://www.artmajeur.com/ilramodoro
DAVANTI A NOI L’ARCHEOLOGIA
Fino al 20/4/2014
a cura di Ugo Piscopo
Opere di : Emanuele Antonucci, Franco Canale, Franco
De Luca, Libero Galdo, Rocco Molinari, Enzo Pagano, Dino Patroni Fabio Rocca,
Mirta (Franca Tortora), Natalino Zullo.
catalogo al
link:
http://issuu.com/ilramodoro/docs/davanti_a_noi
video
inaugurazione al link:
http://youtu.be/3GP0yQHtaYY
La mostra sarà visitabile tutti i giorni tranne il
giovedì dalle 16 alle 20 fino al 20 aprile 2014.
Sabato 12 aprile 2014 dalle ore 18 sarà riservato ai
soli iscritti al seminario “la scelta e la cura” condotto da Franco Lista e
Vincenzo Montella.
Cogliamo l’occasione per augurarvi una
serena Pasqua
Anche l’arte, come la cultura e i saperi, nella
modernità, deve rifondarsi attraverso coraggiosi e audaci lavori di scavo sulle
origini e interrogarsi sul perché funzioni in quelle maniere e non in altre,
con quei linguaggi e non con altri. In breve deve fare archeologia,
esplorandosi per spaccati verticali che portano al sottosuolo della coscienza.
Ed è esattamente questo che fanno i nostri artisti, qui riuniti in gruppo per
affinità e consonanze linguistiche e di ricerca, pur nelle diversità e
distinzioni di gusto e di enunciati: da sempre essi sono intrepidamente
dislocati sui sentieri che vanno verso i boschi delle origini e vi
penetrano profondamente. E l’origine, ormai è noto, non è un punto fermo nel
tempo e nello spazio, ma è una costante imminenza sollecitante e cogente
della coscienza e dei comportamenti, qualcosa che induce a essere diversi in
quanto portatori di informazioni remote, di linguaggi dimenticati, di immagini
rimosse.
A questo
laboratorio di idee e di ricerche, come è nella mostra documentato a
campionatura, si dedicano: Libero Galdo, che più avanza negli anni, più
acquista in levità e in albalità espressiva; Emanuele Antonucci, anche
lui sempre agli inizi e pieno di stupore; Rocco Molinari, un artista
oggi raro, capace di chiudersi in un atelier per sempre; Dino Patroni,
in attento ascolto delle sollecitazioni prime e nascoste della vita alla
comunicatività; Natalino Zullo, preso nel flusso rapinoso della vita
donde trae tutte le conseguenze del caso; Franco Canale, nel quale gli
allacciamenti si stringono da soli ab antiquo; Franca Tortora, per la
quale la libertà del volo è la leva per sollevare il mondo sotto impulso di una
ludicità primigenia; Fabio Rocca, per sua dannazione e nostra fortuna
assorbito integralmente a fare i conti con un intrigato reticolo di relazioni
dinamiche delle cose; Enzo Pagano, indagatore profondo e suggestivo
delle affinità e delle consonanze; Franco
De Luca, il fotografo il cui occhio è costantemente rivolto a sorprendere
il momento di rivelazione della contraddizione fra interrelazione e differenza.
Ugo
Piscopo