Serafina Boccuni, in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico
Regionale Puglia, ha partecipato al convegno “L’artigiano digitale e la
democratizzazione della tecnologia” alla Cittadella delle Imprese, nell’Arduino
Day. La giornata programmata non solo a Taranto ma con eventi sparsi in tutto
il mondo, ha riguardato la scheda
elettronica italiana open source più famosa. Open source, termine inglese che significa codice sorgente aperto, in informatica indica un software i cui autori, più precisamente i detentori dei diritti, ne
permettono e favoriscono il libero studio e l’apporto di modifiche da parte di
altri programmatori indipendenti.
Il fenomeno ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori
geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.
Il motivo dell’intervento svolto dalla Boccuni è stato quello di far
riflettere sulla competenza digitale e lo spirito d’iniziativa e di
imprenditorialità. Nello specifico ha risposto alla domanda rivoltale da
Gaetano L’Assainato, presidente provinciale CNA : può la Scuola tutta,
accrescere ulteriormente le competenze per il “nuovo imprenditore”, insieme al
lavoro che fanno le camere di commercio e le associazioni di categoria, cioè
questa integrazione si vuole o si può ulteriormente intensificare? A tal
proposito vale la pena riportare le sue parole e le sue osservazioni.
La funzionaria si è detta innanzitutto
fortemente e positivamente impressionata dall’esposizione dei progetti
presenti per l’intera giornata. Motivo per cui, sua convinzione è senza dubbio,
che non solo “si può”, ma “si deve” intensificare l’integrazione tra la Scuola
e le associazioni di categoria.
Dopo aver fatto i complimenti agli
organizzatori della giornata che a suo dire è perfettamente riuscita, si è
augurata che inizi una tradizione annuale, con sempre più adesioni in modo che
possa arricchire il territorio di prospettive di lavoro.
“Ho visto tanti ragazzi
interessatissimi, preparatissimi, e questo inorgoglisce un po’ me perché vedo
che la Scuola c’è, esiste, funziona e quindi il nostro impegno come amministrazione
non è sprecato, dà i suoi frutti, grazie soprattutto a quello della classe
docente”- sono le sue parole.
La materia digitale è una tecnologia
che evolve continuamente “quindi immagino che sforzo debbano fare i docenti per
tenersi al passo coi tempi. L’evoluzione ha proprio qualcosa di esponenziale,
quello che oggi sembra innovativo, domani è già obsoleto, e quindi davvero
l’impegno dei professori è da apprezzare”- ha sottolineato, ancora una volta
con forza.
La Scuola ovviamente come tutti gli
altri settori della società ha i suoi periodi di crisi. Questa è una crisi globale
che coinvolge tutti. La mancanza di risorse non soltanto finanziarie ma anche
umane, oltre a organici stretti, classi piene, poca possibilità di approfondire
oltre quello che è la competenza acquisita a scuola, queste sono le difficoltà
che oggi bisogna affrontare.
Nonostante ciò ha osservato : “Ho
visto che non ci sono soltanto istituti tecnici che hanno partecipato a questa
giornata. Ho visto alcuni ragazzi di un istituto classico che ha prodotto con
Arduino una stampante in 3D”. Pertanto si può dire che le competenze digitali
non sono limitate agli istituti tecnici, oggi tutti dobbiamo essere digitalmente
avanzati. Quarant’anni fa per sapere cosa significava la parola informatica si
doveva aprire il vocabolario, visto che ancora non si studiava l’informatica a
scuola.
“Ai ragazzi c’è da fare i complimenti
anche se sono nati con i computer in mano. Sono stati eccezionali i prototipi
che avete fatto come i professori che vi accompagnano e quindi ringrazio tutti
e dico che la Scuola si impegna tantissimo per mantenersi al passo coi tempi,
basti pensare anche all’alternanza scuola-lavoro. È la scuola che si affaccia
al mondo del lavoro e il mondo del lavoro che sostiene la scuola e l’aiuta per
raggiungere gli obiettivi che si è prefissati. I ragazzi di oggi che saranno i
professionisti di domani, devono imparare ad essere imprenditori di se stessi,
devono spendere tutta la loro creatività, devono imparare ad assumere rischi
per essere gli imprenditori di domani. Imprenditori coraggiosi perché non è più
il tempo di stare a pensare all’impiego fisso, ma bisogna produrre ed essere
capaci di contribuire al progresso della società intera” – ha concluso.
E a proposito di ragazzi ci siamo
imbattuti con gli alunni Schirano, Parisi e Barnabà. Addirittura sono soltanto di
seconda e terza classe di un istituto tecnico, l’Itis Falanto. Sono
entusiasti, danno spiegazioni dei loro manufatti ai curiosi che si fermano a chiedere
informazioni, tra cui ci siamo noi e con noi nello stesso momento, ci pare di
capire, un docente di un’altra scuola tecnica. Si tratta infatti di progetti
sviluppati per la didattica, come riferiscono i docenti D’Angela, Faita,
Piepoli e Cito, che hanno insegnato l’uso di Arduino agli allievi del “Falanto”
su menzionati. E, prima di andar via, la nostra curiosità non può non calarsi
ammaliata su “Giocando con le onde”, circuito sperimentale didattico per lo
studio del comportamento elettromagnetico delle onde, e su due termometri, di
cui uno con display per la visualizzazione della temperatura.
Vito Piepoli