Trattare la
commedia bisogna andare indietro nel tempo a cominciare dal VI secolo a. C come
l’Attica, i fescennini, i versu, . A Roma, inizia la Satura con Giovenale e
Lucilio . Seguono l’Atellana, la Fabula, la Palliata, via via nasce la
contaminatio con Gneo Nevio, la fabula togata, la commedia di Antifone,
Anassandride, Alessi, Aristofane. Si fa avanti Plauto Oggi assistiamo alle
commedie De Filippi, Pirandello, E. Scarpetta , col surrealismo e il
dadaismo nasce la commedia di F. Tommaso Marinetti, Bruno Carra, Dario Fo ,
Giovanni Testori.Se le origini sono antiche, vuol dire che la commedia è sempre
vissuta in quanto specchio, sia pure ironico della realtà e del vissuto
quotidiano. Il teatro romano aveva il suo interprete maggiore in Livio
Andronico,, hanno scritto commedie Stazio, Q. Ennio, Menandro, Machiavelli
con la Mandragola e la Clizia. La prima grande commedia l’ha scritta Dante e
l’ha chiamata “ divina “ Questa breve premessa ci aiuta a discettare della commedia
tarantina in vernacolo, molto spesso snobbata dalla classe intellettuale. Non
vogliamo approfondire l’argomento, ma solo dire con chiarezza che la nostra
commedia è solo la prosecuzione di quella greca e romana, dei sunniti e degli
etruschi, non possiamo che riconoscere l’impegno del teatro popolare tarantino,
attori e registi che sono gli interpreti del nostro vivere e tutto questo ha un
valore trascendentale, sotto qualunque cielo e latitudine, in Italia come
nell’ultimo paesino dell’Africa nera. Se questo è vero, e tale lo è, dobbiamo
prendere atto che ogni azione, movimento, gesto , parola, significato, lemma
non sono altro che il nostro costume. Altri popoli avranno origini diverse, ma
il cuore è sempre uno solo, come la fede, la speranza, la solidarietà. Da qui
non si esce, amici. Ce lo insegna Ciccio Marinelli, Conte ed altri, ma non
bastano questi esempi, va da sé che ogni espressione teatrale trova la sua
genesi nel popolo e guai se cosi non fosse, avremmo trattati di filosofia
astratta, tutto appeso alle nuvole Frequentiamo il teatro ed impareremo a
conoscerci meglio.