PRESENZA LUCANA Presidente:
Michele Santoro
Associazione
Culturale e Sociale
Ventiquattresimo Anno
Via Veneto
106/a Tel.
099/7384301
Cell 338.4945141
E-mail: presenzalucana@libero.it
Sabato 22 febbraio 2014
PRESENZA LUCANA – I Venerdì Culturali – 24° Anno
La
Basilicata tra XIX e XX secolo – di Raffaele Pinto.
Si è svolto presso la sede di
Presenza Lucana, per la serie dei “Venerdì Culturali”e dopo l’incontro “Omaggio
a Pio Rasulo”, un interessante incontro che ha contribuito ad arricchire la
cartella “Storia del sud” con un saggio di Raffaele Pinto, docente liceale, dal
titolo “La Basilicata tra il XIX e XX secolo: uno sguardo ad alcuni
aspetti della vita regionale tra la fine del Risorgimento e l’avvento del
Fascismo”.
L’introduzione e la presentazione
degli ospiti intervenuti all’appuntamento è stata fatta, da Giovanni Di Lena,
poeta e animatore culturale oltre che presidente dell’Associazione culturale
Ce.C.A.M. di Marconia.In passato una sua silloge poetica “Il morso della
ragione” è stata presentata nella nostra sede di Presenza Lucana.
Le relazioni sul testo di Pinto
sono state tenute da Antonio Rondinelli, docente e cultore di dialettologia e
tradizioni popolari di Tursi, Antonio Romano, docente e saggista di Montalbano
Jonico che ha da poco presentato un interessante saggio dal titolo “Il sogno
dell’Italia unita”.
Moderatore dell’incontro Michele
Santoro, presidente di Presenza Lucana.
Il libro si avvale
della prefazione di Dino D’Angella, uno dei più noti cultori di storia patria,
autore di molti testi tra i quali “La storia della Basilicata” in tre volumi.
L’opera di Pinto, dopo “cenni introduttivi di storia lucana dalle origini al
1750”, è composta di otto capitoli.
• L’Unità:
uomini, luoghi ed eventi.
• Il
brigantaggio postunitario: cause, sviluppi, conseguenze politiche, sociali ed
economiche.
• Le condizioni
generali di vita materiale tra la metà dell’Ottocento e i primi venti anni del
Novecento.
• La viabilità,
la sanità e scuola, un capitolo importante per conoscere le condizioni
geografiche e sociali della regione. E’ questa una fotografia che mostra, con
tristezza, sia nel periodo borbonico sia in quello postunitario, una regione
senza strade, ponti, ferrovie, cause principali dell’isolamento e della miseria
in cui versavano gli abitanti dei paesi. Stereotipo del tempo è la fotografia
del presidente Zanardelli che, su un carro trainato da buoi, attraversa un
fiume per mancanza di un ponte.
• L’emigrazione:
cronologie, cause, esiti.
• La Questione
Meridionale: chi, che cosa, quando e perché.
• L’ultimo
capitolo, secondo la libera interpretazione dell’autore, presenta una piccola
biografia di alcuni lucani, (politici, intellettuali, emigranti e fuorilegge)
più conosciuti.
Ogni capitolo
presenta uno studio lineare e corretto dell’argomento trattato.
Il libro è di
facile lettura e aiuta ad avere riferimenti precisi sulla storia della
Basilicata, che è simile a quella di altre regioni povere del sud.
Uno studio, quello
dell’autore, nato a Taranto, di vasto interesse, valorizzato da una ricca bibliografia,
che costituisce la base per un futuro sviluppo degli argomenti trattati.
L’appuntamento
è stato patrocinato dalla Deputazione di Storia Patria per la Puglia (Ta).
Raffaele Pinto ha precisato quali
sono state le motivazioni che l’hanno spinto a scrivere questo libro, che
potrebbe avere sbocchi nelle scuole per far comprendere la storia di una
regione e del sud in particolare e che si presta ad avere ampi spazi per essere
raccontata più a lungo e dettagliatamente.
L’augurio che l’Associazione fa
all’autore è di continuare lo studio intrapreso con “La Basilicata tra XIX e XX
secolo”, per dare maggiore chiarezza e risalto a una storia che, sia a livello
locale sia nazionale, presenta ancora tante zone d’ombra.
Articolo di Michele Santoro