Riparte il Premio Maggio
La rassegna curata dalla CGIL Bari apre le iscrizioni per il contest
2014
Riparte il 20 febbraio il Premio Maggio, manifestazione
che si articola in una serie di eventi dedicati alla musica emergente delle
province di Bari e BAT. Ogni anno il vincitore del contest approda
all'appuntamento fisso del 30 aprile: il concertone finale, sul palco
dell'Arena della Pace di Japigia (sita in via N.Loiacono, nei pressi della
Camera del Lavoro di Bari).
Anche quest'anno si conferma la formula vincente, che
riparte su internet con l'apertura del concorso per progetti musicali inediti:
per partecipare basterà iscriversi sul sito www.premiomaggio.it. Le domande di
ammissione chiuderanno improrogabilmente giovedì 20 marzo.
Ai 12 gruppi che passeranno le fasi di preselezione,
spetteranno 3 semifinali in altrettante tappe dell'ormai tradizionale tour di
qualificazione. Tappa conclusiva la finale del 19 aprile, presso il Teatro
Kismet OperA di Bari.
Il concorso è promosso dalla CGIL di Bari ed è ormai un
appuntamento atteso all'interno del calendario delle manifestazioni legate alla
Festa del Lavoro, tanto da godere ormai di vita propria, con due edizioni dai
risultati strabilianti sia per affluenza che per nomi di artisti nazionali. Il
Premio Maggio celebra il Diritto alla Musica accompagnando riflessioni e una
presa di posizione in musica.
L'anno scorso l'Arena della Pace si colorò della musica di
Roy Paci, Appino, Lo Stato Sociale, Offlaga Disco Pax, Sakee Sed e Camillorè.
A vincere l'edizione del 2013 sono stati i Mai Personal
Mood, band indie-pop canosina, alla fine di una fase finale che vide ospiti
alcune delle proposte più interessanti del panorama indipendente nazionale e
pugliese: Carolina Da Siena, Dimartino, La notte dei lunghi coltelli e Uochi
Toki, prima della finale con Umberto Maria Giardini e il suo ultimo album “La
Dieta dell'Imperatrice”.
Presto saranno resi pubblici tutti i nomi degli ospiti di
quest'anno, sia per quanto riguarda le fasi finali del concorso che per il
concertone conclusivo.
“Viva, viva, viva...viva il 30 aprile” (Lodo Guenzi –
Lo Stato Sociale)