Mi
sapete dire a chi giova il festival di Sanremo? Ai soli amici dei cantanti, ai
discografici, ai pochi albergatori. In atto, c’è una crisi spaventosa, l’euro
ha ridotto il nostro popolo quasi alla miseria e noi ci permettiamo il lusso ,
alla faccia di tanta povera gente, di cantare, anzi mormorare o gridare, senza
alcuna melodia, come una volta Chi lo vuole il festival di Sanremo ?. Il solito
Fazio con la svampita del suo compagno. Un tempo, si cantavano per strada le
canzoni di C. Villa, Sergio Bruni, Pavarotti, ecc. ecc: oggi, il giorno dopo è
simile quello di prima
La
gente che lavora non arriva a fine mese e noi dobbiamo per forza fare il
festival della canzone che altro non è che una vera esibizione dei soliti .Non
ne possiamo più nemmeno dei pacchi, ogni sera, è puntuale come una cambiale e
nemmeno dell ‘Eredità di Conti che fa casa e bottega in TV. Chi non paga il
canone televisivo, questi discorsi se li fa e non perché non voglia pagare , ma
perché i palinsesti sono carenti, non fanno rilassare nessuno. Il
telespettatore si assopisce sulla poltrona e poi va a letto, insomma la nostra
TV, non tutta, diventa un buon sonnifero, mentre abbiamo alla spalle Virgilio,
Dante, Catullo, Lucrezio, Seneca , Orazio, Sallustio, Leonardo, un patrimonio
immenso di cultura da cui attingere tanto e molto, a cominciare dalle
commedie di Plauto e Terenzio, I commediografi tarantini che hanno talento
mettono in scena fatti verosimili ed accadimenti, si disperano per aver uno
spazio per il teatro. La gente ama il teatro dialettale, ci va volentieri e non
si addormenta, come la bella opera di Barbara Lodeserto.. Siamo stufi di vedere
cose e fatti triti e ritriti, i pacchi, l’onnipresente Conti ed ora
l’inamovibile Fazio piglia tutto con quell’altra ridanciana della sua amica.
Possibile che in Italia non ci siano altri talenti e giovani preparati? Uno
come fa a non pensare che vanno avanti i soliti raccomandati di ferro ? E gli
altri che attendono il loro giorno? Da stasera, vorremmo goderci uno
spettacolo davvero bello, non quello deprimente di Sanremo. Esibizionismo da
quattro soldi,mentre la gente che lavora si toglie la vita per debiti.
Aspettiamo il festival di Sanremo come una manna, ma non vengano i soloni della
TV a dirci con le buone e calde critiche e sottolineare la nostra ignoranza
musicale., loro sono prezzolati e diamo un calcio al sedere, diciamo la nostra
che abbiamo anche noi il cervello per capire e distinguere il brutto dal bello.
Questo coraggio di dire la propria sono pochi ad averlo,meglio tacere o essere
buoni diplomatici
Giovanni Parisi Taranto 18-2-2014