Grottaglie celebra
Machiavelli a 500 anni de “Il Principe”.
23 gennaio una serata
dedicata a Niccolò Machiavelli con lo studio “Il Principe. Il Machiavelli di un
secolo di mezzo” (Pellegrini editore) curato da Micol Bruni. Relazione di
Antonio Morelli Presidente del Tribunale di Taranto.
In volume Introduzione
del Rettore Università degli Studi di Bari Antonio Uricchio e Postfazione di
Alessandro Campi dell’Università di Perugia
Machiavelli
in un secolo di mezzo tra la visione rinascimentale e una lettura della
contemporaneità. È il tema centrale della serata dedicata allo studio a più
voci dal titolo: “Il Principe. Il Machiavelli di un secolo di mezzo”,
(Pellegrini editore) curato, e con capitoli in volume, da Micol Bruni. A
scrivere l’Introduzione al testo è il Rettore dell’Università degli Studi di Bari
Antonio Felice Uricchio. La conclusione è del docente dell’Università di
Perugia Alessandro Campi.
La
manifestazione, organizzata dal Sindacato Libero Scrittori Italiani, dal Liceo
“Giuseppe Moscati” di Grottaglie” e dalla Comunità dei Padri Minimi di Grottaglie,
è fissata per giovedì 23 gennaio al Convento di San Francesco di Paola di
Grottaglie, via XXV Luglio, ore 19.00. A presentare il libro sarà Antonio
Morelli, Presidente del Tribunale di Taranto con l’intervento di Micol Bruni.
Gli indirizzi di saluto saranno portati da padre Salvatore Palmino Superiore
Convento San Francesco di Paola, Anna Sturino, Dirigente Scolastico Liceo
“Giuseppe Moscati” - Grottaglie, Maria Pia Ettore, Assessore alla Cultura del
Comune di Grottaglie. I lavorati saranno coordinati dalla saggista e docente
Marilena Cavallo.
“Il
Principe. Il Machiavelli di un secolo di mezzo”, curato da Micol Bruni,
nell’elegante veste dei Saggi Pellegrini, vede i contributi di: Pierfranco
Bruni, Gennaro Malgieri, Gerardo Picardo, Anna Colaci, Marilena Cavallo, Carmen
De Stasio, Anna Sturino, Neria De Giovanni.
A
500 anni de “Il Principe” il rapporto libertà e politica ne “Il Principe.
Machiavelli di un secolo di mezzo” ha come di riferimento il legame tra il
primato della cittadinanza e libertà di vincere la paura attraverso l’arte
della politica. Corre lungo queste linee chiavi il pensiero di Niccolò
Machiavelli, mostrando il bisogno di andare al fondo della cose, sostenendone
lo sguardo.
''Gli
uomini in generale -scrive il Segretario fiorentino- giudicano più agli occhi
che alle mani, perché tocca a vedere a ciascuno, a sentire a’ pochi. Ognuno
vede quel che tu pari; pochi sentono quel che tu sei''. Ma giudicare solo dagli
occhi è proprio del volgo. I cittadini hanno invece l’imperativo della lettura
critica, decodificano la storia sapendo pesare le facili promesse. Amano la
pace ma sanno fare la guerra. Sanno che “se tu ti aiuterai, ciascuno ti
aiuterà”.
Leggere
oggi 'Il Principe' è un’occasione per tornare a interrogarsi su una figura che
non smette di scandalizzare, ma anche di stupire per la sua modernità e per la
sua capacità di sollecitare sempre nuovi interrogativi. Il testo si avvale
della consulenza scientifica del Sindacato Libero Scrittori Italiani. I
capitoli affrontano la tematica legata a “Il Principe” attraverso una griglia
storica, politica, pedagogica, filosofica, letteraria e antropologica.
Il punto interrogante al
quale hanno cercato di rispondere gli studiosi riguarda quale può essere ancora
oggi l’attualità di Machiavelli. Grazie alle diverse scuole di pensiero e di
formazione degli studiosi si è cercato di intavolare una dialettica di
straordinaria.