"Dall'Isola che
Vogliamo alla promozione del territorio a tutto tondo", l'invito
dell'Associazione Terra a Roberta Vinci e le nuove iniziative sullo sport
Messa
in archivio la terza edizione de "L'Isola che vogliamo",
l'Associazione Terra rilancia con il nuovo anno la sua attività sul territorio
con l'intento diampliare il proprio raggio d'azione rispetto alla fortunata
kermesse estiva. "Per tre anni - spiega Fabrizio Iurlano, direttore
artistico e vicepresidente di "Terra" - le complessità e le
difficoltà organizzative legate ai mercoledi dell'Isola hanno assorbito per
intero le nostre possibilità operative: era fondamentale assicurare continuità
a un'iniziativa che dura un mese ma che presuppone un lavoro ideativo e
amministrativo lungo un anno. Senza trascurare la manifestazione, riteniamo i
tempi siano maturi per un'azione a più ampio raggio". Promozione turistica
e valorizzazione del territorio restano al centro del nuovo corso di
"Terra". "Siamo convinti della necessità di mettere in campo più
percorsi di valorizzazione - spiega Iurlano. Uno di questi passa
necessariamente dalle esperienze dei tanti tarantini che hanno saputo costruire
le proprie fortune fuori dai confini provinciali e che, troppo spesso, questa
terra dimentica. 'Nemo propheta in patria' è un modo di dire che ben si adatta
a una terra che guarda spesso con eccessiva distanza, quando non con sospetto,
a coloro i quali dovrebbero invece diventare ambasciatori della città. Da loro,
dalle loro storie, vogliamo cominciare a riportare tutto a casa". Tra i
tanti concittadini capaci di dare lustro alla città, "Terra" non ha
dubbi a individuare quello da cui partire. "Vorremmo cominciare da una
piccola tarantina di sei anni, dalla racchetta che quel giorno teneva in mano
per colpire la prima di decine di migliaia di palle", spiega Nausica
Pesari, responsabile del settore sportivo ed anima della prima delle iniziative
messe a calendario dall'associazione. "Quella piccola tarantina si chiama
Roberta Vinci ed oggi è una grande realtà del tennis internazionale femminile,
alla quale Taranto deve il giusto tributo. Nelle ore in cui la numero 12 al
mondo, numero 1 nel doppio, gioca la sua ennesima finale WTA a Sidney, abbiamo
ritenuto giusto dire a Roberta che la aspettiamo a Taranto, per tributarle il
giusto riconoscimento per i suoi successi". Un invito, quello alla
tennista, che è spunto programmatico. "Abbiamo osservato in tre edizione
de L'Isola che Vogliamo quanto lo sport possa fare in termini turistico e
sociali per la città. Tra i vicoli della Città Vecchia abbiamo visto
l'entusiasmo della Fondazione Taras trasformarsi nel primo supporters trust
italiano. Abbiamo visto i campioni della Rari Nantes trasformare con cuffie e
pallone il Mar Grande", osserva la referente sportiva di
"Terra". "Ora collaboriamo alla possibilità di pensare al beach
tennis nell'Isola, consapevoli della importanza formativa ed agonistica di uno
sport individuale dall'alto valore educativo e della necessità di sfruttare
quell'enorme patrimonio naturale che per Taranto è il mare". Beach tennis
come primo seme di un progetto per il quale, spiega Nausica Pesari, si auspica
un raccolto ben più grande. "Guardiamo al passato del Taranto Open, al
tennis e allo sport comestrumento di promozione e attrazione. Crediamo
fortemente alla possibilità di rinverdire quella tradizione, quella storia che
racconta un passato di industria di Stato, con la Vaccarella e l'Ilva al centro
dell'organizzazione del torneo, e che oggi può diventare simbolo futuro di
rinascita e risveglio dal sonno di uno sviluppo imperniato sulla sola
siderurgia. In tal senso abbiamo avviato i primi embrionali contatti per dar
vita dal punto di vista economico ed istituzionale il progetto,ottenendo subito
il patrocinio di “Officine Taranto” e dell’Assessore Regionale Fabrizio
Nardoni,a cui ci auguriamo seguiranno tanti altri". Se il sogno del
Taranto Open richiede tempo e lavoro, l'invito a Roberta Vinci è il primo passo
verso un sogno. "Alla Vinci - conclude Iurlano - inviamo un sentito invito.
Quello di venire a raccogliere l'applauso che questa città sente di doverle
tributare in un incontro/esibizione, magari con le sue colleghe/amiche
Francesca Schiavone, Sara Errani e con la brindisina Flavia Pennetta. Sarebbe
importante far tesoro dell'esperienza della rappresentante tarantina di questo
team da favola che tante soddisfazioni regala all'Italia del tennis, riportando
sullo Jonio il grande tennis, con incasso da devolvere interamente a diversi
enti di beneficenza ed in particolar modo alla formazione tennistica e sportiva
di ragazzi del Borgo Antico. Un torneo/esibizione incredibile dove la citta
potrebbe ammirare alcune tra le più grandi giocatrici al mondo. A loro e alla
città tutta Roberta può raccontare una semplice verità. Credendoci, sudando, combattendo
si può crescere, diventare primi al mondo. Anche attraverso lo sport".