Nel nuovo romanzo di Pierfranco Bruni
c’è la preghiera del dio del Sole.
Dalla disarmante quotidianità al
viaggio tra la pazienza e l’armonia dello sciamano
Un romanzo per raccontare le vie dell’armonia e del
silenzio. “Che il dio del Sole sia con te” di Pierfranco Bruni, per la Casa editrice Pellegrini di Cosenza, in una elegante copertina, percorre, in una lunga
metafora, l’attesa dell’incanto tra l’amore e la contemplazione.
Il romanzo si muove sulle coordinate dell’ascolto.
Ascoltare la voce del cuore per impaginare i ricordi e la memoria attraverso il
racconto di uno sciamano che annuncia un dialogo con un monaco tibetano.
Lo sciamano raccoglie, nel vento, le parole del
silenzio. In un linguaggio tutto vibrato tra le corde dell’osservazione vivono
le storie dei nativi d’America, ma è l’immagine dello sciamano che prende il
sopravvento e con lo sguardo della dolcezza racconta pezzi di vita.
Lo scrittore Pierfranco Bruni stilla un immaginario
che è diventato ormai il suo cammino e l’arma vincente è la pazienza. È un
romanzo sulla pazienza e sull’ascolto, sul raccogliere i silenzi e custodire le
memorie non come nostalgia, ma come testimonianze e come indirizzi di vita.
Una scrittura in cui trionfa il senso della bellezza.
Ma è proprio il concetto della bellezza che lega la disarmante quotidianità
alla necessità di vivere l’armonia. I tagli narranti sono tanti e i personaggi
incanalati tra le pagine attraversano i deserti e i mari per darsi un senso
oltre le ombre. Perché oltre le ombre ci sono le luci e la luce ha sempre, nel
viaggiare di Bruni, il “colore” della luna e del sole. Il suo viaggiare è una
coerente preghiera che si richiama alla devozione dei monaci del deserto.
“CHE IL DIO DEL SOLE SIA CON TE”
PIERFRANCO BRUNI
Letterature
Collana : Romanzi Brossura -
Rif.: 978-88-6822-111-9 - ISBN 9788868221119 - Prezzo: €18,00
“Che il dio del Sole sia con te. Per sempre ti
possa accompagnare tra i sentieri della vita e tra i tagli della luna. Nel
cerchio delle frasi che si legano ai colori tu trovi i respiri. I colori e le parole
non sono sabbia ma vento. Ricordalo. Non perdere la luce dello sguardo. Anche
quando gli anni turberanno i tuoi capelli e la tua pelle avrà incisi di nebbia
tu resterai immensità di orizzonti e avrai con te non il passato ma la bellezza
del ricordo e le foglie che hai sparso lungo le attese che sono diventate
praterie. L’importante è che tu possa vivere nella consapevolezza. Non pensare
di perderti perché perdendoti non ti perderai da sola, perché perdendoti anche
noi ti perderemo. Il popolo delle frontiere ti sia di incoraggiamento. Guarirai
dalle inquietudini soltanto se riuscirai ad ascoltare la voce del tuo silenzio.
Che il dio del Sole sia sempre con te”.