Recensione di "Camminando una
notte d'estate" di Francesco Leggieri
E' stato pubblicato, in questi giorni,
il libro di Francesco Leggieri denominato "Camminando una notte
d'estate", edito dalla casa editrice "Dellisanti Editori".
Il testo è costituito da un duplice
corpo: il primo narra un’esperienza unica dell’autore, maturata nell’estate
1979 nella Marina Militare, sottufficiale della Forza Armata del mare, facente
parte dell’equipaggio della nave Vittorio Veneto, la seconda parte una serie di
racconti legati alla vita personale, ricordi, aneddoti, insomma alla vita
"civile" dell’autore. Un po’ alla maniera di Conrad, l’autore, prima
testimone e narratore e poi militare, narra l’esperienza maturata, in
quell’estate, insieme all’equipaggio della Vittorio Veneto, finalizzata al
salvataggio di un gruppo di vietnamiti, i così detti "boat people".
Leggieri, consapevole
di partecipare ad un evento di portata storica, traccia, con sagacia, un
racconto indimenticabile di una missione umanitaria, durante la guerra del
Vietnam. E’ consapevole che questa esperienza per lui e per tutto
l’equipaggio, rappresenterà un unicum nel proprio curriculum militare, una
parte indimenticabile dell'esistenza. Attraverso i racconti di alcuni dei
profughi, il narratore esplora in maniera ancor più suggestiva tale
esperienza, evidenziando i motivi della fuga, il perché, l’atmosfera e l’odore
dei tempi ed ancora chi sono oggi questi profughi, che uomini e donne sono diventati, come questo vissuto ha radicalmente mutato la loro esistenza.
Uno spaccato di vita visto dagli occhi di un militare e di un uomo che tratteggia
con sagacia, l’incontro tra due culture e lingue lontane, attraverso un quasi diario di bordo.
Il risultato? Uno struggente reportage che colpisce la mente ma soprattutto il cuore del lettore, una storia che non si legge ma si divora perché superbamente narrata dall’autore, il quale ti conduce dentro gli eventi
ed alla fine hai le lacrime agli occhi...
(Tratto dalla prefazione di Tiziana Molendi)
Biografia dell'autore
Francesco Leggieri nasce a Taranto il
19/10/1956, da padre impiegato dell'Arsenale della M.M., Angelo, e da madre
casalinga, Pasqua. Il 12 settembre del 1973 si arruola in Marina. Dopo aver
frequentato il corso per Allievi del C.E.M.M., per l'inserimento nei quadri
successivi da Sottufficiale, viene destinato su Nave Margottini dove vi resterà
sino ad Ottobre del 1976. Dal 20 dello stesso mese, viene destinato su Nave
Vittorio Veneto dove vi resterà sino ad ottobre del 1982. Le successive
destinazioni lo vedono prima al Collegio Morosini dove riprende, privatamente,
gli studi interrotti per l'arruolamento. Ne1984/85 frequenta, presso l'Istituto
"Don Orione di Roma" per la Marina Militare, un corso atto
all'acquisizione di un attestato che lo qualifica come Fotografo ed addetto
alle riprese cinematografiche. Successivamente, destinato presso Mariscuola,
oltre ai corsi di perfezionamento, prettamente militari, Francesco consegue
altri attestati inerenti all'avanzante tecnologia degli adiovisivi. Cessata
l'attività Militare il 31 dicembre del 2007, inizia una collaborazione con il
quotidiano Puglia Press, nel biennio 2010-2012, sino a conseguire
l'abilitazione all'esercizio della professione di giornalista pubblicista. E'
tifosissimo dell'Inter (che segue ogni qualvolta ne ha la possibilità), è
sposato con Giovanna ed è padre di Angelo (sottufficiale di Marina) e Stefano
(Dirigente di Comunità). Ha l'hobby della Musica e non disdegna di collaborare
con radio e televisioni private, talvolta organizzatore di eventi
d'intrattenimento, senza scopo di lucro, per associazioni ed enti no profit .
Un mix di situazioni legate alla comunicazione che fanno di lui un vero esperto
in materia.
Intervista all'autore
"Scrivere un libro o un presunto
tale, non è cosa facile e non è detto che colui che lo fa debba definirsi, in
seguito, uno scrittore. Lungi da me averlo pensato anche perché, prima di
decidermi a pubblicare la storia che andrete a leggere (mi riferisco a
"Camminando una notte d'estate"), ci ho impiegato trentaquattro anni.
Letto e riletto almeno due mila volte, ho preso la decisione di porlo alla
vostra attenzione, per il semplice fatto che, leggendo alcuni passi ad alcuni
amici, ho visto, alcuni di loro commuoversi. Aver poi ritrovato, ad Agosto del
2009, molti dei protagonisti reali della storia, in una sorta di raduno,
trent'anni dopo, ha rafforzato questa idea e mi ha portato a consegnare
all'editore i miei scritti. La mia vita, turbolenta ma frenetica, mi ha visto,
spesso, protagonista in quella degli altri. La comunicazione ne è per me il
sale e i social net-work sembrano essere nati proprio per aiutarmi a realizzare
il testo che, mi auguro, avrete il piacere (o dispiacere) di leggere. Con
facebook sono riuscito a rintracciare tanta gente e a raccogliere le
informazioni che mi mancavano per completarlo. Quanto pongo alla vostra
attenzione di seguito, tratto dal libro in questionen ne è l'esempio.... MY
LINH DU: CHE FANTASTICA SORPRESA!Quando ormai avevo perso le speranze di
trovare la piccola che vedete in copertina (trentaquattro anni di ricerche...
nessuno dei vietnamiti la conosceva), accade che, per una coincidenza
incredibile, un giovane architetto emiliano, Gianni Schiumarini, mi contatti e
mi scriva, testualmente, rispondendo ad un mio post su Facebook, dove
pubblicizzavo il libro in prossima uscita: “Sarà un’incredibile regalo per la
bambina in braccio nella foto (credo proprio che sia la mia ragazza), la
somiglianza è incredibile, lei aveva un anno, salvata dalla Vittorio
Veneto....”. Improvvisamente tutto cambia: quel volto ha tanto di nome e
cognome: si chiama si chiama My Linh Du, vive a Carpi (Modena) ed è una
eccezionale fisioterapista. Quel lieto fine che tutti gli scrittori del mondo
cercano (e che molte volte si devono inventare) è arrivato, inaspettato, dal
mondo virtuale e mi ha riportato indietro nel tempo, facendomi vivere
un’emozione indescrivibile. Per questo devo ringraziare Gianni per quanto fatto
e, naturalmente, My Linh Du che andrò presto a ri-conoscere. Buona vita a
tutti".