Presso
la Biblioteca Civica Italo Calvino di Torino è stata inaugurata la mostra
fotografica di Anna Svelto “Palestina, un carcere a cielo aperto”. Sono
intervenuti Sami Hallac, presidente del Comitato di
Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino e la narratrice ed attrice
Loredana Bagnato che ha letto liriche tratte da autori contemporanei
palestinesi. La mostra è stata promossa dalle Biblioteche Civiche di Torino e
rimarrà aperta al pubblico fino al 28 settembre. L’autrice Anna Svelto di
Taranto, vanta la partecipazione a diversi workshop di
ripresa fotografica, di fotografia naturalistica e a reportage con i
fotografi Gabriele Basilico, Gianluca Colla, Davide Scagliola, Carlo Pinasco,
Fabio Blanco, Erminio Annunzi e Sandro Santioli. Nel giugno 2008 ha esordito a
Roma, nella libreria Liber.mente a Campo de’ Fiori, nella mostra “Contrasti e
Simmetrie”. Ha
esposto sempre nel 2008 una personale dedicata a Taranto: “Per te” con 30
scatti della città tra scorci di vita sul mare ed immagini di denuncia
dell’inquinamento industriale.
Ha pubblicato foto di Bari e reportage sul sito della redazione barese di
Repubblica.it, foto naturalistiche on line su National Geographic – Ambiente
Italia, un reportage sull’inquinamento alle Maldive su Repubblica.it e foto
della manifestazione di Bari 2008 contro tutte le mafie su Lavocelibera
dell’Associazione Libera di Don Ciotti. Anche il quotidiano “Il Corriere del Giorno”
di Taranto ha pubblicato spesso suoi reportage fotografici e racconti di
viaggio. Una sua foto “ Sala da
pranzo “ è presente nel MUVAC,
museo virtuale. Nel 2009 ha
presentato presso Casa Argentina dell’Ambasciata Argentina a Roma una sua
mostra personale: “Emozioni argentine” con 40 scatti sulla Patagonia, Buenos
Aires e Iguazu che è stata riproposta a Bari presso il Consiglio Regionale,
arricchita da altri 15 scatti. Sempre
nello stesso anno è stata scelta e pubblicata sul mensile Focus una sua
foto “farfalla 80”. Dal 22 dicembre 2009 e fino al 15 febbraio 2010, nel
Castello Svevo di Bari ha riscosso molto successo una sua mostra reportage
sulla biodiversità in Puglia.
Il suo progetto fotografico, “I Tesori della Biodiversità: Quattro Luoghi
d’Eccellenza” , è stato l’evento collaterale alla Mostra Internazionale Darwin
ed ha riguardato quattro luoghi splendidi della Puglia poco conosciuti: la
Foresta Mercadante di Cassano, l'Incremento Ippico di Foggia, l'Osservatorio
Faunistico Regionale di Bitetto e la Masseria Russoli di Crispiano. La mostra
sulla biodiversità è stata poi allestita nei maggiori centri pugliesi. Molti
suoi scatti sulla Puglia sono stati esposti nell’Università di Buenos Aires nel
2010 e pubblicati in un libro “Cento itinerari più due in Puglia” ed un
catalogo dallo stesso titolo editi da Gelso Rosso di Bari a fine aprile 2010.
Da ricordare anche che una sua foto è stata scelta per la copertina del romanzo
“La scala di Giacobbe” di Marisa Giaroli, edito da Albatros a ottobre 2010.Nel
maggio 2012, nell’ambito di Fotografia Europea di Reggio Emilia, ha presentato
un progetto fotografico su Taranto: “Taranto, una comunità che rivendica salute
e lavoro”. Nel novembre2012 ha esposto a Bari nella mostra collettiva
“Eternit(à)” sull’amianto. Nel maggio 2013, ha partecipato sempre a Fotografia
Europea di Reggio Emilia nella prestigiosa sede di “Ateliers Viaduegobbitre”
con un’esposizione di profilo ambientalista: “Taranto, una città che lotta per
vivere”. La mostra di Torino sulla Palestina potrà essere visitata tutti i
giorni esclusa la domenica, dal lunedì al mercoledì al pomeriggio mentre dal
giovedì al sabato al mattino. La mostra racconta la vita quotidiana molto dura
dei palestinesi. Anna Svelto ha definito la Palestina, un carcere a cielo
aperto, poco conosciuto. E poi comunque “Un conto è sapere, un altro è vedere
con i propri occhi quello che è la negazione dei diritti civili elementari di
un popolo” ha riferito. In Palestina le hanno fatto promettere che non avrebbe
fatto conoscere la sua testimonianza sulla loro tragedia. Questo l’ha spinta a
volere questa mostra che sarà esposta anche a Roma ed in altre città. La serie
di fotografie scelte contiene scatti che testimoniano gli incontri con coloro
(palestinesi, israeliani ed italiani religiosi e non) che aiutano il popolo
palestinese ad affrontare le gravi difficoltà del vivere nei territori occupati
dalle foto emerge anche, la paura degli israeliani, vittime della stessa loro
politica aggressiva di insediamenti, di demolizioni, di espulsioni. E su tutto
incombe il muro, quello di separazione che come esclude l’altrui persona,
fatalmente isola anche se stessi. Dove c’è un muro, secondo Anna Svelto, c’è
il fallimento del dialogo e della politica come ci insegna la storia ed i muri
prima o poi cadono. Le foto sono state realizzate ad aprile 2013 durante un
viaggio nei territori occupati e a Gerusalemme. Attraverso i 40 scatti in
bianco e nero in mostra, in definitiva la fotografa tarantina ha voluto far
conoscere la realtà politico-sociale della Palestina e le difficili condizioni
di vita quotidiana dei suoi abitanti.
Vito Piepoli